Il sindacato scrive al provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria: “Chiediamo la convocazione urgente delle segreterie regionali per la dovuta concertazione, sospendendo intanto tutti i provvedimenti”
“E’ stata formalmente definita la chiusura della centrale operativa regionale di Messina”. A darne notizia il vice segretario generale dell’Osapp, sindacato della Polizia Penitenziaria. “Il personale – continua Nicotra – è stato distribuito, come da loro richiesta, al Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria di Palermo, alla Casa Circondariale di Messina ed all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona”.
Spiega ancora il vice segretario sindacale: “Questa è probabilmente la naturale conseguenza di tutti quei procedimenti tesi al contenimento della spesa pubblica, finalizzati ad una più efficace gestione delle ormai ridotte risorse umane ed economiche”.
Se il sindacato Osapp accetta la chiusura in nome della logica della spending review, lo stesso non può dirsi per la Uil Penitenziari, che già il 19 ottobre scorso aveva scritto al Ministero della Giustizia, contro la chiusura della Centrale proposta dal Prap, il provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria di Palermo.
Mercoledì scorso, come si legge sulla pagina facebook della Cor di Messina, la Uil Penitenziari ha scritto al provveditore del Prap, Maurizio Veneziano: “Abbiamo appreso che a decorrere dal 5 dicembre, ha disposto la chiusura definitiva della C.O.R. di Messina e, conseguentemente a tale determinazione, trasferiranno tutte le attrezzature radio e informatiche presso la C.O.R. di Palermo. Nel merito, considerata l’assoluta mancanza di informazione, ci pare poter affermare che tale chiusura non sia stata effettuata attraverso un Decreto Ministeriale. Tra l’altro ci giunge notizia che non siano state accolte tutte le istanze del personale operante, nonostante le sue assicurazioni fornite al personale in occasione della visita a Messina. Per quanto sopra, al fine di ristabilire corrette relazioni sindacali, si chiede di convocare con urgenza le Segreterie Regionali rappresentative per la dovuta concertazione, sospendendo nelle more tutti i provvedimenti eventualmente adottati in difformità”.
