Passaggio Ato-Amam, ci sono gli atti ma è tutto fermo. L'Orsa denuncia ostruzionismi

Passaggio Ato-Amam, ci sono gli atti ma è tutto fermo. L’Orsa denuncia ostruzionismi

F.St.

Passaggio Ato-Amam, ci sono gli atti ma è tutto fermo. L’Orsa denuncia ostruzionismi

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mercoledì 25 Novembre 2015 - 11:45

Il sindacato riprende la nota dello scorso 6 novembre del commissario dell'Ato3 Michele Trimboli in cui si elencano tutti gli atti già prodotti per effettuare il passaggio dei lavoratori dall'Atto all'Amam, ma ad oggi continua questa fase di stallo. L'Orsa punta ancora una volta il dito contro Leonardo Termini e chiede chiarezza al sindaco.

Ancora tutto fermo. Nonostante sia trascorso più di un anno dalla famosa delibera del 9 ottobre 2014 che dava il via alla mobilità tra le partecipate comunali e sanciva tutti i passaggi per il trasferimento all’Amam dei lavoratori di Ato3, ex Feluca ed ex Agrinova, ad oggi l’unico punto rispettato è stato quello che ha condotto i lavoratori ex Feluca tra le fila dell’Amam. Quello che invece sembrava il percorso più semplice ad oggi si rivela invece ancora un vicolo cieco. E i dipendenti dell’Ato3 continuano ad aspettare in un clima sempre più incerto e con la preoccupazione della nuova imminente scadenza dell’ennesima proroga regionale che finora ha tenuto in vita il sistema Ato. A Palazzo Zanca ormai da un anno si discute della nuova Amam, quella che dovrà svolgere anche i servizi legati al ciclo dei rifiuti, inglobando i lavoratori di Ato3 e Messinambiente. Sono stati anche prodotti diversi atti che dettano la linea burocratica e amministrativa da seguire. Nei fatti però è tutto impantanato. Oggi pomeriggio a Palazzo Zanca si terrà un nuovo vertice tra i rappresentanti delle tre partecipate coinvolte nell’operazione e il vicesindaco Guido Signorino, ma le preoccupazioni soprattutto in casa Ato sono tate.

A segnalarle è la segretaria dell’Orsa, Francesca Fusco, che chiede con forza al sindaco Accorinti di fare chiarezza una volta per tutte, spiegando quali siano le responsabilità per il nulla di fatto prodotto fino ad oggi. Il sindacato riprende una nota dello scorso 6 novembre siglata dal liquidatore dell’Ato3, in cui Michele Trimboli ha rappresentato formalmente al sindaco Renato Accorinti il compimento di tutti gli atti propedeutici per la definizione della procedura di mobilità interaziendale attraverso cui è previsto che i 51 dipendenti della partecipata di Via Cavalieri della Stella transitino all’Amam.

In particolare la nota del Liquidatore specifica come si siano consumati i seguenti passaggi: affidamento all’Amam dei servizi già svolti dall’Ato3, con la delibera di giunta del 3 settembre 2015 in attesa della integrale devoluzione delle competenze in materia ambientale; approvazione dello schema di accordo interaziendale da parte delle assemblee dei soci delle due società; sottoscrizione dell’atto di impegno con cui si sono definiti tempi e modalità di attuazione del trasferimento dei lavoratori già a partire dall’1 novembre 2015 con avvio dei servizi da parte dell’Amam nel corso della conferenza dei servizi del 7 ottobre 2015 nella quale hanno preso parte l’Amministrazione Comunale rappresentata dall’assessore Daniele Ialacqua, il dirigente del Dipartimento Sanità e Ambiente, l’Ato 3 e l’Amam rappresentata dal Consiglio di Amministrazione e dal Direttore Generale; definizione del capitolato d’oneri per lo svolgimento dei servizi da parte di Amam nella riunione del 10 ottobre 2015 in cui hanno preso tutti gli stessi soggetti interessati.

La lettera del commissario Trimboli si conclude con la richiesta al Sindaco di “… voler dare indicazioni definitive sul processo di mobilità del personale Ato3 già avviato ma non concluso”. Un documento che ha acuito l’amarezza dei lavoratori che non riescono a comprendere come, nonostante il compimento di tutti gli atti propedeutici, trascorso più di un anno di snervante tira e molla e di impegni pubblici assunti dal Sindaco e dalla Giunta, il trasferimento all’Amam non si sia ancora realizzato.

Per questi motivi non si esclude che gli stessi lavoratori possano decidere di presidiare la riunione convocata per oggi pomeriggio alle 18:30 a Palazzo Zanca, dalla quale si attende la produzione di atti determinanti per l’esito della questione e per la definizione di un’operazione amministrativa necessaria sotto più profili e pienamente legittima.

L’Orsa che già aveva posto l’attenzione sulla “colpevole inottemperanza” da parte del Presidente dell’Amam, Leonardo Termini, torna all’attacco per ribadire quanto già rilevato il mese scorso nei confronti dell’ostruzionismo da parte di Amam: «Seppure in modalità molto “politically correct”, la nota dell’ingegnere Trimboli assume nella sostanza i connotati di una “messa in mora” nei confronti del presidente dell’Amam in primis, ma anche nei confronti del Sindaco ed dell’Amministrazione Comunale tutta che è socio ed ha nominato questo Consiglio di Amministrazione» scrive la segretaria Fusco. Per il sindacato l’operazione di mobilità interaziendale tra le due partecipate costituisce un’azione amministrativa trasparente, sussistendovi tutti i presupposti previsti dalla normativa vigente, nonché la determinante fase iniziale del processo che porterà alla creazione del ramo di azienda destinato alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti ed al trasferimento dei lavoratori della Messinambiente. «Nel suo complesso si tratta di un’operazione fondamentale per la salvezza dell’intero settore rifiuti che, come più volte pubblicamente ribadito dall’assessore Ialacqua, potrà consentire di uscire dall’empasse scaturente dal perdurante stato di liquidazione di Ato3 e Messinambiente da cui, tra l’altro derivano diversi problemi amministrativi per le stesse aziende e per i lavoratori. Argomenti questi, del resto, già ampiamente sviscerati in tutte le sedi amministrative possibili nel corso di questo “lunghissimo” anno, cui sembrava essersi messo un punto con l’approvazione della modifica statutaria di Amam e con la successiva emissione dell’ordinanza sindacale del 30 luglio 2015». Ordinanza che però, ricordiamo, fu al centro di mille polemiche e che l’amministrazione aveva annunciato di voler ritirare per seguire una via ordinaria e non un provvedimento straordinario, facendo però poi cadere tutto nel dimenticatoio.

L’Orsa attacca a muso duro l’amministrazione: «Fino ad oggi il sindaco ha dimostrato di non essere in grado di chiudere la partita nei tempi stabiliti, facendosi letteralmente prendere per il naso dai suoi partners politico-amministrativi, tra cui spicca l’ultimo nominato presidente Leonardo Termini, il quale evidentemente se ne frega delle disposizioni amministrative, sebbene espresse nelle forme più solenni e cogenti. Dinanzi a cotanta schizofrenia amministrativa, i lavoratori dell’Ato3 e le loro famiglie corrono il serissimo rischio di ritrovarsi nella medesima inquietante situazione già vissuta nel luglio di quest’anno, ovvero: scadenza della proroga regionale della fase liquidatoria, nessun trasferimento in mobilità all’Amam, futuro occupazionale totalmente nebuloso. Ma per quali ragioni?

È quello che, in tutta coscienza, dovrebbe spiegarci Renato Accorinti».

12 commenti

  1. Mi (Vi) domando è possibile fare un’unica società tra partecipate/controllate/ in parte (pubbliche) con una parte di parte (privata). Grazie

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  2. Mi (Vi) domando è possibile fare un’unica società tra partecipate/controllate/ in parte (pubbliche) con una parte di parte (privata). Grazie

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  3. Se al posto della sindacalista Francesca FUSCO ci fosse la nostra FRANCESCA, si porrebbe una domandina semplice semplice, a chi tocca finanziare questa mobilità? I dipendenti ATO sono regionali, uno spudorato stipendificio tra i responsabili del drammatico stato della raccolta dei rifiuti in Sicilia, messo in piedi per raccogliere voti nelle urne e sistemare gli amici, come i tanti liquidatori pagati con i soldi dei siciliani. Cara FUSCO perché mai i messinesi dovrebbero addossarsi per sempre, attraverso la TARI, la spesa corrente per questi dipendenti regionali, in assenza di un impegno legislativo che impegni la Regione a trasferimenti di risorse in direzione dei Comuni? Cara FUSCO chi sono quelle donne senza divisa vaganti per le ville?

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  4. Se al posto della sindacalista Francesca FUSCO ci fosse la nostra FRANCESCA, si porrebbe una domandina semplice semplice, a chi tocca finanziare questa mobilità? I dipendenti ATO sono regionali, uno spudorato stipendificio tra i responsabili del drammatico stato della raccolta dei rifiuti in Sicilia, messo in piedi per raccogliere voti nelle urne e sistemare gli amici, come i tanti liquidatori pagati con i soldi dei siciliani. Cara FUSCO perché mai i messinesi dovrebbero addossarsi per sempre, attraverso la TARI, la spesa corrente per questi dipendenti regionali, in assenza di un impegno legislativo che impegni la Regione a trasferimenti di risorse in direzione dei Comuni? Cara FUSCO chi sono quelle donne senza divisa vaganti per le ville?

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  5. Salvatore Vernaci 25 Novembre 2015 17:34

    Voglio sperare che il progetto di massima tecnico-finanziario della costituenda Multiservizi metta bene in evidenza i mezzi con cui il Comune intenda far fronte alle spese di impianto e di gestione. Soprattutto le unità di personale necessario per la gestione dei servizi, perché se vi saranno esuberi, la pressione tributaria sui Cittadini sarà insopportabile. Non dimentichiamo che, agli atti del Comune, esiste una attenta analisi sulla gestione della raccolta dei rifiuti e relativo smaltimento che ritiene necessario e soddisfacente per l’igiene cittadina n. 355 unità.- Non dimentichiamo che in altre realtà siciliane, il Personale ATO è stato assorbito dalla SRR.- L’AMAM non può costituire un ricettacolo di salvataggio.

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  6. Salvatore Vernaci 25 Novembre 2015 17:34

    Voglio sperare che il progetto di massima tecnico-finanziario della costituenda Multiservizi metta bene in evidenza i mezzi con cui il Comune intenda far fronte alle spese di impianto e di gestione. Soprattutto le unità di personale necessario per la gestione dei servizi, perché se vi saranno esuberi, la pressione tributaria sui Cittadini sarà insopportabile. Non dimentichiamo che, agli atti del Comune, esiste una attenta analisi sulla gestione della raccolta dei rifiuti e relativo smaltimento che ritiene necessario e soddisfacente per l’igiene cittadina n. 355 unità.- Non dimentichiamo che in altre realtà siciliane, il Personale ATO è stato assorbito dalla SRR.- L’AMAM non può costituire un ricettacolo di salvataggio.

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  7. Probabilmente non ho capito.Se i servizi Ato sono già passati ad Amam,i dipendenti Ato che fanno ? Amam come espleta questi servizi ?

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  8. Probabilmente non ho capito.Se i servizi Ato sono già passati ad Amam,i dipendenti Ato che fanno ? Amam come espleta questi servizi ?

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  9. E’ notorio e storico il pessimo rapporto tra l’Ato e Messinambiente ( il nome Ruggeri vi ricorda qualcosa ?),varie le cause ed i decreti ingiuntivi emessi da Messinambiente contro l’Ato per decine di milioni.Qualcuno si è chiesto come normalizzare la coesistenza nella stessa azienda (Amam)di tutti questi personaggi ? Ci penserà Termini ?

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  10. E’ notorio e storico il pessimo rapporto tra l’Ato e Messinambiente ( il nome Ruggeri vi ricorda qualcosa ?),varie le cause ed i decreti ingiuntivi emessi da Messinambiente contro l’Ato per decine di milioni.Qualcuno si è chiesto come normalizzare la coesistenza nella stessa azienda (Amam)di tutti questi personaggi ? Ci penserà Termini ?

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  11. Ricordo a tutti che in questa vicenda anche l’assessore Signorino si era impegnato con i lavoratori “Ex Maggioli” per trovare una soluzione alla vicenda rimasta irrisolta e dimenticata da tutti.
    Noi staremo a guardare e vigilare su ciò che verrà fatto e sulla legalità degli atti e vedremo se ci sono lavoratori con diritti acquisiti ed altri no!!!!
    A mio parere sono tutti ex lavoratori che hanno svolto dei servizi per conto del comune, con società private!!! Pertanto non vi è alcuna differenza, non vi sono lavoratori che possono essere assorbiti da un ente ed altri no!!! La legge è uguale per tutti!!!

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  12. Ricordo a tutti che in questa vicenda anche l’assessore Signorino si era impegnato con i lavoratori “Ex Maggioli” per trovare una soluzione alla vicenda rimasta irrisolta e dimenticata da tutti.
    Noi staremo a guardare e vigilare su ciò che verrà fatto e sulla legalità degli atti e vedremo se ci sono lavoratori con diritti acquisiti ed altri no!!!!
    A mio parere sono tutti ex lavoratori che hanno svolto dei servizi per conto del comune, con società private!!! Pertanto non vi è alcuna differenza, non vi sono lavoratori che possono essere assorbiti da un ente ed altri no!!! La legge è uguale per tutti!!!

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