E' stato parroco nella cittadina jonica per sei anni. Il commiato nel corso di una solenne celebrazione eucaristica Nella chiesa Madre. Ieri il sacerdote è stato ricevuto in municipio da amministratori e funzionari
Mons. Giò Tavilla ha salutato le comunità parrocchiali di Furci Siculo e della frazione Grotte, che ha servito come parroco per sei anni. Si insediò il 31 gennaio del 2010, dopo due mesi trascorsi nella cittadina jonica in qualità di amministratore, in seguito al trasferimento a Taormina del predecessore, padre Salvatore Sinitò. Adesso è stato richiamato nella sua Messina, a guidare la parrocchia di S. Caterina. L’ingresso è in programma domenica alle 19. Monsignor Giò si è congedato dai fedeli nel corso di una solenne celebrazione eucaristica, nella chiesa Madre, dedicata alla Madonna del Rosario, alla quale hanno partecipato anche il sindaco, Sebastiano Foti, insieme ad assessori e consiglieri e il comandante della stazione dei carabinieri di S. Teresa di Riva, competente per territorio, il maresciallo maurizio La Monica.
Ieri il sacerdote è stato ricevuto in municipio da amministratori comunali e funzionari. A fare gli onori di casa è stato il presidente del Consiglio, Gianluca Di Bella. Sono seguiti gli interventi dell’assessore Alessandro Niosi e del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo, Mirella Guta Sauastita. Il primo cittadino ha donato a nome dell’Amministrazione e dell’intero paese una targa ricordo. Visibilmente commosso, mons. Giò ha ringraziato “l’intera comunità per l’accoglienza” riservatagli nel corso di questi anni. “Grazie per questi sei anni – ha detto padre Giò – che costituiscono e costituiranno una delle stagioni più belle della mia vita sacerdotale. Grazie per tanta felicità, benché essa non sia sinonimo di facilità, ma con voi tutto è stato straordinario. Grazie, cari operatori pastorali e collaboratori generosi ed intelligenti, grazie per il vostro cuore e per la vostra intelligente opera. Grazie per quanto da voi ho ricevuto e che le parole non sanno tradurre. Grazie sindaco e gentili autorità presenti di ieri e di oggi, per la vostra presenza che mi onora e dà ulteriore respiro di unitarietà del nostro tessuto sociale”.
A Furci venerdì si insedierà padre Massimo Briguglio, nato e cresciuto nella cittadina jonica. La funzione d’ingresso è prevista alle 18. Mons. Giò domenica inizierà il suo nuovo mandato, come dicevamo, nella parrocchia S. Caterina di Messina. Raccoglie il testimone di mons. Mario di Pietro, vicario foraneo per Messina centro e rettore della chiesa di S. Giuseppe a Portalegni, che ha guidato la comunità parrocchiale di S. Caterina per dieci anni e che ora riceve la nomina di canonico effettivo e penitenziere della basilica Cattedrale. Padre Giò è stato ordinato sacerdote il 16 luglio del 1994 esercitando sibito il ministero nelle parrocchie S. Maria della Consolazione (come vicario parrocchiale) e dei Santi Pietro e Paolo (come amministratore). Nel 1994 il compianto arcivescovo mons. Cannavò lo nominò direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale giovanile (incarico ricoperto fino al 2001).
Nel 1997, l’arcivescovo metropolita mons. Giovanni Marra lo chiama al servizio della Curia come collaboratore dell’ufficio insegnanti di religione cattolica e vice cerimoniere arcivescovile, incarico che assumerà ufficialmente nel febbraio 2003 unitamente a quello di segretario particolare del presule (dall’ottobre 2005) e che continuerà a ricoprire anche dopo l’arrivo di mons. La Piana, nel gennaio 2007 (fino a gennaio 2010, come segretario particolare e come cerimoniere, fino a luglio 2011). Le sue competenze, gli sono valse il conferimento da parte del Santo padre Benedetto XVI dell’onorificenza pontificia di cappellano di Sua Santità e l’investitura a Cavaliere dell’Ordine Equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme. Dal dicembre 2008 ricopre il ruolo di consulente ecclesiastico della sezione provinciale dell’Unione cattolica della stampa italiana e dall’ottobre 2013 è direttore del periodico diocesano La Scintilla. Inoltre è stato docente di religione alle medie e alle superiori. A seguito dell’introduzione della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Giuseppe Marrazzo, il 20 marzo 2008 l’arcivescovo La Piana lo nominò tra gli Officiali del Tribunale in qualità di notaio.
C. Casp.
