Giro d'Italia. A Bergamo trionfa Jungels. Nibali tra i big è settimo

Giro d’Italia. A Bergamo trionfa Jungels. Nibali tra i big è settimo

Piero Genovese

Giro d’Italia. A Bergamo trionfa Jungels. Nibali tra i big è settimo

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domenica 21 Maggio 2017 - 16:10

È Bob Jungels il vincitore della 15ª tappa del Giro, 199 km da Valdengo a Bergamo. Ancora a secco di vittorie gli italiani. Il lussemburghese in maglia bianca piazza lo sprint decisivo proprio sul rettilineo finale, più veloce di tutti gli altri big di classifica rimasti nel gruppetto di testa. Nibali sulla discesa e la successiva ascesa finale ci prova, ma al traguardo giunge settimo.

È Bob Jungels il vincitore della 15ª tappa del Giro, 199 km da Valdengo a Bergamo. Il Giro d'Italia umero 100 quindi, ancora non porta la firma di un italiano, un fatto mai accaduto al Giro. Il lussemburghese, sul traguardo finale ha anticipato in volata Quintana e Pinot, abili a guadagnare qualche secondo di abbuono utile per la classifica generale.

Nibali coraggioso e dopo il tonfo di ieri, è stato abile a scattare sulla discesa e successiva ascesa finale verso Bergamo. Solo spaventi per Quintana e Formolo, caduti rispettivamente sulla prima e sulla seconda discesa di giornata, mentre peggio è andata a Kangert, finito contro uno spartitraffico e dolorante per una frattura al polso sinistro.

I primi chilometri di percorso, interamente pianeggianti, hanno dato vita a fughe e controfughe. Dopo 10 km allungano Jan Barta (Bora Hangrohe), Jeremy Roy (FDJ), Moreno Hofland (Lotto Soudal), Dries Devenyns (Quick Step Floors) e Eugert Zhupa (Wilier Selle Italia). Successivamente, si assiste ad un altro allungo con protagonisti Enrico Barbin (Bardiani CSF), Silvan Dillier (BMC), Rudy Molard (FDJ), Evegeny Shalunov (Gazprom RusVelo), Fernando Gaviria (QuickStep Floors), Jacques Janse Van Rensburg (Dimension Data), Enrico Battaglin (Lotto NL Jumbo), Philip Deignan (Sky), Simone Petilli (UAE Team Emirates) e Julen Amezqueta (Wilier Selle Italia).

Paura sulla discesa di Miragolo San Salvatore per Quintana, che, tradito dalla traiettoria presa male dal compagno di squadra, finisce a terra. Domoulin invece di attaccare e guadagnare secondi, fa cenno ai suoi compagni di squadra, in quel momento in testa al gruppo impegnati a spingere, di rallentare. Intorno ai 10 km dall'arrivo brutto volo anche per Kangert, che non vedendo uno spartitraffico gli è finito addosso rischiando moltissimo.

Al'imbocco dello strappo verso Bergamo Alta il gruppo si ricompatta, prima Jungels e poi Nibali allungano cambiando passo con il solo plotone dei big che resta al comando della corsa. Nel finale in volata, Jungels alla fine, ha avuto la meglio su tutti.

Domani riposo mentre martedì si riprende con le montagne. In programma la 16esima frazione, partenza da Rovetta e arrivo a Bormio dopo 222 chilometri e tre GPM durissimi. Si potrà davvero fare grandi differenze. Dopo il traguardo volante di Malonno si inizia a salire: è il momento del Passo Mortirolo, scalato solo una volta da questo versante. 12 chilometri e 600 metri, pendenze meno cattive rispetto alla salita affrontata più volte negli ultimi anni, ma non di certo semplici (media sul 7%, ma con un breve tratto che spiana e ultima parte durissima nettamente oltre il 10%).

Dopo una lunghissima discesa, si riinizia a salire verso la Cima Coppi: lo storico Passo dello Stelvio. Un’ascesa che non finisce mai: addirittura 21 chilometri, con pendenza costante sempre intorno al 7%, ma è soprattutto è il dislivello a far male, si va oltre i 2700 metri di altitudine.

Le fatiche di giornata per i ciclisti non sono finite. Previsto uno sconfinamento in Svizzera per approcciare il terzo ed ultimo GPM di giornata: Umbrail Pass. Salita sostanzialmente inedita, ma durissima: 13 chilometri al 9% di pendenza media, per scollinare a 2500 metri. Si rientra in terra italiana, lunga discesa e arrivo tradizionale a Bormio.

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