Professionista aggredito appena sbarcato a Messina, necessaria operazione alla mandibola

Professionista aggredito appena sbarcato a Messina, necessaria operazione alla mandibola

Simona Arena

Professionista aggredito appena sbarcato a Messina, necessaria operazione alla mandibola

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mercoledì 22 Maggio 2013 - 20:23

Una prognosi di 30 giorni, due lesioni alla manbibola e un dente del giudizio rotto. E' il risultato di un pugno sferrato in pieno viso da un ragazzo ad un rappresentante milanese di un'azienda di farmaco-cosmesi appena sbarcato a Messina

Ha dell’incredibile l’aggressione subita in piena ora di punta sul viale della Libertà da un rappresentante milanese di un’azienda di farmaco-cosmesi appena sbarcato a Messina. Due fratture multiple alla mandibola, un dente del giudizio rotto, un intervento di chirurgia maxillofacciale da subire il prima possibile e 30 giorni di prognosi. Questo è il referto rilasciato dal pronto soccorso dell’ospedale Papardo dove il cinquantenne professionista ha trascorso tutto il pomeriggio dopo che un ragazzo lo ha colpito con un pugno in pieno viso. Ancora incredulo di quanto accaduto il signore Massimo Albini ci ha contattato telefonicamente per raccontarci la sua storia.
“Sono arrivato a Messina oggi alle 13.30 per la prima volta. Ho trascorso la notte a Reggio Calabria e l’albergatore mi ha cortesemente portato gli aliscafi oggi alle 12. Ma il forte vento ha fatto saltare la corsa e sempre con grande disponibilità – prosegue Albini – l’albergatore mi ha accompagnato a Villa San Giovanni per prendere un traghetto”.
Proprio a bordo della nave il rappresentante si ritrova a camminare dentro il ponte passeggeri. “Sono rimasto incuriosito dalla presenza di un negozio di abbigliamento a bordo della nave – spiega – e mentre guardavo gli articoli in vetrina ho notato che all’interno del locale c’era un ragazzo che ha attirato la mia attenzione per la sua altezza, penso che raggiungesse i due metri, io sono alto un metro e 80, ed era vestito tutto di nero”.
La nave completa il suo percorso e attracca alla rada San Francesco. “Scendo con la mia pesante e voluminosa valigia dalla nave e incrocio lo sguardo della mia collega Veronica che mi stava aspettando per partire verso Palermo dove domani ho un incontro di lavoro. Le faccio un cenno con la mano per farle capire di averla vista e mi incammino quando mi imbatto nuovamente in questo ragazzo che senza una spiegazione o una parola mi colpisce in pieno viso con un pugno”. Il rappresentante cade a terra intontito e l’unica a soccorrerlo e la sua collega sotto lo sguardo impassibile di passanti e dei passeggeri appena scesi dalla nave. “Ho trascorso l’intero pomeriggio all’ospedale pensando a cosa potessi aver fatto di sbagliato, ma non c’è alcun elemento che mi porti a trovare una spiegazione ad un gesto di violenza gratuita come quello che ho subito. Presenterò denuncia ora che ho il referto ospedaliero. Spero che questo signore paghi per quello che ha fatto. Una persona così determinata e violenta è un uomo che se ha picchiato una volta lo farà di nuovo. Amo la Sicilia e vengo spesso a trascorrere le vacanze nelle vostre splendide città. Mi dispiace che la mia prima volta a Messina sia andata in questo modo, ma ci tornerò per ammirare il bello che c’è in questa città”.

25 commenti

  1. tutto vestito di nero ? o un black blok o un calabrocelebroleso !! il vostro amico dovrebbe ricordarsi se si esprimeva in lingue appuntite aspromontane o no?? cmq meglio che a Milano …li lo avrebbero preso a sprangate ! povera Italia..speriamo nelle solite telecamere spia

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  2. Esprimo tutta la mia solidarietà al professionista sfortunato e sono sicuro che tutti i messinesi bravi si associano. Spero che l’aggressore venga identifiicato presto con una condanna esemplare.

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  3. Mah? Mandibola rotta in due punti e “contatta telefonicamente”? E ancora fresco di aggressione dice “ritornerò per ammirare il bello che c’è in questa città”?
    A parte “Il bello” che ci sarebbe, la storia è strana anche se non impropabile. Un bulletto infastidito da quello sguardo prolungato che sembrava insistere su di lui per altro. Magari un violento che si è sentito “scoperto” in qualcosa che sfugge a questo signor Albini. Però la storia è strana

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  4. ggr61, complimenti per l’acume e la raffinatezza delle opinioni espresse… mi ricordano tanto quelle di Borghezio.
    Esprimo solidarietà al professionista, ma i delinquenti o i matti estistono in tutto il mondo, a prescindere dall’Aspromonte!

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  5. Non ho capito perchè il signor Albini abbia scritto questa lettera. Quindi mi faccia capire. A Reggio Calabria sono tutti gentilissimi, a Messina siamo delinquenti. Non ho capito il significato delle sue parole se me le spiega magari più chiaramente, prima di giungere a conclusioni affrettate come probabilmente ha fatto lei.
    Grazie

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  6. fatto molto grave che comunque ,indipendentemente da alcune considerazioni fatte da alcuni lettori, deve essere immediatamente perseguito e stroncato anche per evitare emulazioni che potrebbero instaurare un circolo vizioso.Dalla lettura dell’articolo in particolare mi ha colpito, sempre che risponda a verità, l’indifferenza degli altri viaggiatori che ritengo siano siciliani e calabresi e quindi gente sempre pronta e disponibile nei confronti del prossimo.
    Poichè è chiaro che si trattava di una nave Tourist-Caronte mi meraviglia altresì che la presenza della ” Sicurezza ” nell’ambito dell’area di sbarco (se è avvenuto in quell’area)non sia servito a nulla.Se è così a che serve la ”Sicurezza ” ? Infine l’area è piena di telecamere mi auguro che gli organi di polizia ne traggano utilità .Grazie

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  7. Gli uomini del Sud, la gente che vive il sud…..non ha rivali.

    Siamo sempre bistrattati.
    I deliquenti, la gente di mala affare, i dementi, i folli, i pazzi, i maniaci, i pedofili, gli assassini..etc…esistono in tutto il mondo…..

    e cmq schiacquatevi la bocca con la candengina prima di parlare della gente del sud…..CHIARO!!

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  8. ellepi dillo al tipo … che da per scontato che l’aggressore sia siciliano o messinese !! RAZZISTA

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  9. mi sembra una storia strana e trovo l’articolo totalmente inutile.

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  10. Rimango stupita dai commenti, il signor Massimo si è semplicemente sfogato e direi inoltre in modo pacato e civile , che messina non sia una città particolarmente violenta , almeno negli ultimi dieci anni, è noto, che sia dormiente e cafona , altrettanto, come cafoni ed inopportuni sono stati alcuni commenti, il signor Massimo viene penalizzato perchè di milano e quindi i “polentoni” sono razzisti e tutti a difendere messina da chissà quali accuse! poi in fin dei conti..un semplice pugno, alla faccia del bicarbonato, 30 giorni di prognosi un intervento da fare sono cavolate ..dico, che si lamenta a fare, se qualcuno mi desse un pugno di questa portata magari sarei morta, oltre alla grandissima paura, iniziamo a condannare questi gesti , che avvengano a messina a bergamo poco importa, ricordiamoci che qualcuno non c’è più per un pugno. Soprattutto smettiamo di avere questa mentalità da paesazzo , signor Massimo , le auguro una pronta guarigione e spero che oltre a questa giornata di ordinaria follia le possa restare nei ricordi anche una parte civile del meridione , quella che semplicemente le esprime solidarietà e profondo dispiacere per questa sua disavventura.

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  11. COME NON DETTO…PAROLE AL VENTO..

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  12. Sono d’accordo con Patrizia1972, c’è da rimanere allibiti davanti a questi commenti. Uno si becca un cazotto in faccia e solo perchè manifesta il suo disappunto e perchè non messinese si deve stare zitto? Se fosse successo a voi una volta scesi dall’aereo o dal treno a Milano che avreste fatto? Tutti contenti al Niguarda a farsi operare?

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  13. COME NON DETTO…PAROLE AL VENTO..

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  14. COME NON DETTO…PAROLE AL VENTO..

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  15. Ed io rimango stupito dai tuoi commenti, Patrizia. Ignori che Messina E’ una citta particolarmente violenta, e la violenza è dovuta anche al fatto che, se il pugno vien dato ad un “non-messinese” la faccenda ha risonanza immediata, se avviene tra messinesi si tratta di “rissa”.
    Ci sono vari modi di leggere un avvenimento senza soffermarsi sui ridicoli commenti del tipo “caNdengina” perché per sciacquarsi la bocca basta il collutorio e Messina è una città in cui l’ignoranza e la violenza sono ormai patrimonio comune potendo vantare una tradizione negativa abbastanza antica.
    Fare i cerchiobottisti non serve perché, al di là di come questa faccenda si sia svolta, c’è un gesto violento che non ha fondamento “umano”.
    E’ la stessa violenza che porta dei ragazzini (ed i loro genitori) ad essere “connivventi” con un’insegnabte nell’escludere un ragazzo down da una gita scolastica.
    Dico questo perché, il giornalista riferisce che “Il rappresentante cade a terra intontito e… l’unica a soccorrerlo …è la sua collega sotto lo sguardo impassibile di passanti e dei passeggeri appena scesi dalla nave.
    Ed è questa indifferenza “messinese” alla violenza che rende possibile simili avvenimenti. Quindi non si può dire che Messina non sia particolarmente violenta… è proprio il contrario: Alla violenza si aggiunge la connivente indifferenza alla violenza che la rende particolarissima: a Messina la violenza è cultura che si tramanda e si allarga dai padri ai figli.

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  16. Un buzzurro messinese come se ne incontrano tanti…no? E poi si dice CEREbroleso!

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  17. Purtroppo hai ragione!

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  18. Io non ignoro nulla , ho solo detto che non è particolarmente violenta se confrontata alla città degli anni ottanta , novanta, se rimani stupito mi dispiace ma non penso di aver espresso qualcosa di particolarmente sorprendente, sono solo stufa che venga ignorata la gravità del gesto e dato risalto alla cittadinanza di chi ha commesso o subito il gesto, quindi nessuno stupore.

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  19. ribel..ma il polenta ci ghiediu a tessera pi sapiri si era buddaci o u visti tuttu niru e pensau chi era i riggiu ?? per me era un suo amico di milano che andava a catania ed ha litigato con lui perchè non gli ha pagato il caffè !!!! scusa se parrai siculo ANALFABETA MESSINESE E ZALLO SONO !!

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  20. Polemizzare su chi non sa essere “testuale” ma vuole esprimere opinioni piacevoli sulla realtà? Non ne ho voglia, non serve: “Il rappresentante cade a terra intontito e… l’unica a soccorrerlo …è la sua collega sotto lo sguardo impassibile di passanti e dei passeggeri appena scesi dalla nave”
    Se non ti risaltasse per “spiacevoli esperienze personali” dimmi se non risalta ugualmente leggendo quelle tre righe quale è il problema?
    Ti stupisci tu della “moffa” e non posso stupirmi io del tuo mancato stupore per “il vizio”?
    Anche questo è sintomatico.
    Ora io non voglio attribuirmi la patente di saggio né offendere nessuno, purtroppo è il proverbio cinese che etichetta ruoli: “quando il saggio indica la Luna lo sciocco guarda il dito”

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  21. Esprimo la mia vicinanza al signor Albini, a Messina non siamo tutti così. Prego e spero che il nuovo sindaco faccia pulizia di delinquenti e zalli, cancro della città.

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  22. Massimo Albini 23 Maggio 2013 17:55

    Vede mio caro signore, a differenza sua io l italia la sento tutta intera, ii. mio sangue arriva al sud come al nord, ma se mi capita qualcosa di inusuale , per il luogo (fuori dall imbarco dei traghetti) , l ora ( alle 13.10) e le circostanze (inspiegabili rispetto una modalita’ civile), penso di avere tutti i diritti di denunciare e di far sapere cio, aldila di dove questo possa essere accaduto.

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  23. Senza se e senza ma
    chiedo scusa a nome di tutti i Messinesi educati ed accoglienti, che sono la maggioranza, al Sg. Massimo Albini per l’ assurda e paradossale disavventura in cui è incorso a Messina . Auspico, altresì, che il Commissario o altra Autorità competente facciano sentire tangibilmente la nostra vicinanza e solidarietà a difesa dell’immagine della nostra Città. Infine spero che il Questore faccia eseguire attente ed approfondite indagini atte a denunciare alle Autorità competenti il responsabile di tale inaudibile violenza, che tanto danno fa a tutti quanti noi.
    PS. Condivido in toto i commenti di PATRIZIA1972, Toruccio e giacomoprimo.

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  24. …Scusate, ma è sicuro e certo che il tipo vestito di nero era messinese ?…Forse prima di sferrare il pugno gli ha mostrato la carta di identità ?….non può essere che sia magari qualche tedesco o francese o polacco o americano…L’esperienza mi sussurra che tutto il mondo è paese, e quello che è successo a Messina accade in ogni luogo del mondo e anche peggio, quindi….mi dispiace per quel signore, ma i delinquenti,i matti, o qualsiasi persona che rotea in questo genere, ricordate bene tutti, non hanno ne città e ne nazionalità, sono solo quel che sono, e si trovano in tutto il globo……e forse anche più in là……

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  25. Sei uno spasso compare!!!

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