“Dancing With Maria”, la metafisica della danza

“Dancing With Maria”, la metafisica della danza

Lavinia Consolato

“Dancing With Maria”, la metafisica della danza

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venerdì 27 Febbraio 2015 - 23:21

La danzaterapia di Maria Fux: non un semplice documentario, ma una spiegazione sulla vita, sul respiro, sulla poesia che c’è nella musica, e su come essa possa essere espressa anche da chi, apparentemente, non può danzare.

“Chi sei? Perché hai fretta?” Così comincia una lezione di Maria Fux. Il regista friulano Ivan Gergolet ci ha aperto il suo mondo: un mondo in cui tutto ciò che importa è l’interiorità, ciò che si può donare, ballando.

“Io non chiedo mai ai miei allievi chi sono o che lavoro facciano: io li guardo danzare e capisco chi sono.” La danzaterapia non essendo schematica è aperta a tutti: ci sono ragazzi down, donne cieche, una donna sordomuta e una che da neonata è stata affetta da poliomelite. Non ci si aspetterebbe da loro di poter danzare, ma è ciò che si riesce ad esprimere, anche solo ascoltando il silenzio, attraverso le vibrazioni, che può rendere un movimento, danza.
“Il modo in cui le persone che non potevano muoversi, riuscivano poi a farlo con me: quella che era una danza, diventava terapia”, terapia per l’anima.

Maria Fux (93 anni) è nata in una famiglia ebrea russa scappata dal pogrom; la madre era affetta da una malattia alle ginocchia, era zoppa. Così, Maria, riuscì ad esprimere ciò che la madre non poteva fare: “Io sono la gamba malata di mia madre”.
Sin da giovanissima ha danzato in tutto il mondo, portando con sé ciò che è anche una rappresentazione dello spirito femminile argentino; il suo stile è stato considerato molto espressivo: questo è ciò che stava alla base per l’idea di un nuovo tipo di danza, idea che ebbe nel 1942, quando, senza alcuna musica, riprodusse un movimento naturale, ovvero una foglia mossa dal vento. Ecco perché una sordomuta può ballare, perché la Natura lo fa e con il ritmo del suo respiro.

L’evento cinematografico è stato preceduto in tutt’Italia da flashmob della scuola di Maria Fux, con una significativa presenza anche a Messina; vedi pagina Facebook: Danzaterapia Metodo Fux Mirella Avenoso Messina e Calabria.

Lavinia Consolato

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