Dragon Trainer 2, un capolavoro del 3D e una storia di amicizia e coraggio

Dragon Trainer 2, un capolavoro del 3D e una storia di amicizia e coraggio

Lavinia Consolato

Dragon Trainer 2, un capolavoro del 3D e una storia di amicizia e coraggio

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lunedì 25 Agosto 2014 - 08:44

La storia riprende la mitologia nordica: i vichinghi e le loro tradizioni e il loro rapporto divenuto amichevole con i draghi, diventati animali domestici

Partendo con scetticismo (e con svantaggio, non avendo visto il primo), Dragon Trainer 2 mi ha piacevolmente sorpresa e capisco il motivo per cui è stato premiato: la grafica, i colori, i paesaggi, c’è stato un profondo salto di qualità rispetto agli inizi del cinema in 3D; non per niente è stato più volte sottolineato nelle interviste al regista, Dean De Blois, il fatto che per questo film si sia ricorso ad un direttore della fotografia.

La storia riprende la mitologia nordica: i vichinghi e le loro tradizioni e il loro rapporto divenuto amichevole con i draghi, diventati animali domestici.

Il film si apre con un torneo di “afferra-la-pecora-mentre-cavalchi-il-drago” fin troppo simile al quiddic potteriano. Vi è un giovane protagonista, Hiccup, che come in ogni film d’animazione che si rispetti, è ribelle (cerca l’avventura, ciò che sta al di là dei territori battuti dalla sua tribù), innamorato e in conflitto col padre, che lo vorrebbe capo del villaggio.

Presto si presenta la minaccia di un antagonista, all’inizio confuso dall’apparizione di un personaggio sinistro e misterioso (che tanto sembra un Nazgul de Il signore degli anelli) che si rivelerà la madre scomparsa 20 anni prima di Hiccup, vi è di conseguenza il rito di anagnoisis e di ricongiungimento con il marito ancora profondamente innamorato.

Il personaggio più interessante, come sempre, è il cattivo di turno: Bludvist, un vichingo che si presenta come un “moderno” capitano Achab che cerca la vendetta sui draghi (che gli hanno strappato un braccio): ciò è possibile assoggettando tutti i draghi ad un drago alfa che domina la loro mente, facendoli rivoltare contro i padroni.
Come nei romanzi di formazione Hiccup non può non risolvere tutto nel modo più eroico.

Lavinia Consolato

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