“Il ponte delle spie”, una storia della Guerra Fredda

“Il ponte delle spie”, una storia della Guerra Fredda

Lavinia Consolato

“Il ponte delle spie”, una storia della Guerra Fredda

Tag:

sabato 19 Dicembre 2015 - 23:04

Il regista Steven Spielberg conferma la sua passione per i film storici, alla sua quarta collaborazione con l’attore Tom Hanks. Sceneggiato dai fratelli Coen e Matt Charman, “Il ponte delle spie” ha ben sei candidature per i Satellite Awards 2016 e promette bene per gli Oscar.

New York 1957, nel pieno della Guerra Fredda, in un’America in cui ai bambini a scuola vien fatto fare il giuramento alla bandiera e sono insegnate misure di sopravvivenza contro possibili attacchi chimici da parte dei russi, un’America in cui nessuno si sente davvero al sicuro dal pericolo comunista.

L’avvocato James Donovan (Tom Hanks) si è sempre occupato di assicurazioni, ma gli viene chiesto di fare il difensore di una presunta spia russa, Rudolf Abel (Mark Rylance), diventato il nemico d’America, che rischia la condanna alla sedia elettrica. Sin da subito è chiaro all’avvocato Donovan che il processo è una farsa: nel periodo della “caccia alle streghe”, un cittadino straniero diventa il capro espiatorio per una paura collettiva, “una spia russa è qui a minacciare il nostro sistema di vita”. Tutto questo a Donovan non va bene, Abel era condannato già da prima che fosse arrestato e le prove contro di lui sono state viziate. “Nulla in questa storia,” gli risponde il giudice Mortimer Byers (Dakin Matthews), “è strettamente legale, ci sono aspetti più importanti”.

Nello stesso momento quattro aviatori sono scelti per compiere una missione per conto della Cia. La Guerra Fredda è “una guerra che si combatte con le informazioni”, i nuovi soldati sono delle spie, uomini che non esistono per missioni che non esistono. Ma qualcosa va storto e un aviatore viene catturato dai russi e condannato ad una sorte simile a quella di Abel in America.

Si presenta l’opportunità di fare uno scambio di prigionieri, ma la situazione si complica e lo scenario si sposta a Berlino, la città che, con il muro in costruzione, rappresenta la scissione tra Occidente e Oriente.

Il ponte delle spie” non è un classico film di spionaggio, essendo tratto da una storia vera. Spielberg è sempre stato un po’ retorico nei suoi film, ma portare al cinema questa storia, che inoltre vede la sceneggiatura dei fratelli Coen, potrebbe non essere un caso, il genere storico si può sempre leggere come un modo per contestualizzare il presente: il grande nemico sovietico che ultimamente è tornato in voga e la paura del terrorismo sono temi fin troppo attuali.

Consiglio la visione di due grandi film: “Funerale a Berlino”, di Guy Hamilton, e “Le vite degli altri”, di Florian Henckel.

Il ponte delle spie” è in programmazione al Multisala Apollo alle ore 18:30 e 21:30, all’Uci Cinemas Multisala alle 16:15, 19:15 e 22:15.

Voto: 7/10.

Lavinia Consolato

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007