"The Water Diviner", la drammatica ricerca di un padre

“The Water Diviner”, la drammatica ricerca di un padre

Lavinia Consolato

“The Water Diviner”, la drammatica ricerca di un padre

Tag:

sabato 10 Gennaio 2015 - 22:15

Debutto alla regia per Russell Crowe, che segue le orme del grande Peter Weir, trattando il tema storico della battaglia di Gallipoli, che scosse gli australiani.

Tratto da una storia vera, “The Water Diviner”, che in italiano tradurremmo come “Il rabdomante”, tratta un tema molto importante per gli australiani e neozelandesi: non semplicemente la Prima Guerra Mondiale, ma Gallipoli, che fu il “battesimo del fuoco” per loro, così lontani dall’Europa, condividendone la guerra, in quanto parte dell’impero britannico.

Nel 1915, a Gallipoli, in Turchia, morirono migliaia di uomini, sia turchi (che persero la guerra), sia australiani. In seguito, di 8 milioni di uomini non furono trovati o riconosciuti i corpi, e tutt’ora, ad un secolo di distanza, non tutti sono stati trovati.
Nel 1919, nel Nord West Victoria, Joshua Connor (Russell Crowe), è un rabdomante, che cerca l’acqua in un paese desertico, l’Australia, in cui può non piovere per quattro anni di seguito.
Sua moglie, rimasta traumatizzata dalla perdita di tutti e tre i figli a Gallipoli, ha perso il senno e non gli perdona di non aver riportato i figli a casa: “Sei molto astuto, sei in grado di trovare l’acqua, ma non sei in grado di trovare i tuoi figli”. Finirà col suicidarsi, gettandosi in un laghetto.
Connor, spinto da questo gesto, intraprende un viaggio di tre mesi per giungere a Istanbul, dove si scontra con una cultura ricca, e resta affascinato dalla moschea di Santa Sofia. Nonostante la guerra sia finita, i tempi comunque non sono tranquilli: il movimento nazionalista turco di Mustafa Kemal sta infiammando gli animi, ed i greci (che, temo, non ameranno questo film) stanno aprendo una nuova guerra per impossessarsi di territori.  
Connor si stabilisce in un albergo, dove la padrona, Ayshe (Olga Kurylenko), rimasta vedova del marito sempre a Gallipoli, e il figlio Orhan, lo aiuteranno nella ricerca. Nonostante non gli sia permesso, si reca a Gallipoli, dove già l’Unità imperiale per le tombe di Gallipoli è alla ricerca dei corpi, con l’aiuto di un maggiore turco, Hasan (Yilmaz Erdogan), che tra i soldati australiani era chiamato “Hasan l’assassino” in tempo di guerra.
Connor vaga in quegli ottomila metri quadrati dove c’erano le trincee: terra bruciata, piena di ferro e scheletri senza nome, una terra che riecheggia ancora delle grida e dei colpi di mitragliatrice. Animato dall’amore paterno, come se cercasse l’acqua, riesce a trovare il punto in cui i tre figli, inseparabili, caddero assieme. Non sbaglia, ma ne manca uno, che Hasan – decidendo di aiutarlo perché è l’unico padre venuto da così lontano per cercare i figli – scopre essere stato fatto prigioniero.

Intanto un altro dramma avviene nel piccolo albergo: Ayshe dovrebbe sposarsi con il cognato, seguendo le leggi turche, ma per quattro anni non si era rassegnata e non aveva portato il lutto, e poi, come si può ben immaginare, è affascinata dallo straniero, vittima come lei della guerra.
Connor e Hasan, ormai divenuti amici senza alcun rancore per la guerra, partono alla ricerca del figlio, spinti dalla domanda: se non è morto, perché non è tornato a casa?

Questa storia è un’Odissea al contrario: Ulisse che cerca Telemaco. Si chiuderà con un doppio lieto fine.
Come Eastwood con Sergio Leone, Crowe paga un debito col regista australiano Peter Weir, col quale aveva girato “Master&Commander” nel 2004: ritorna il tema, caro a Weir, dell’amicizia virile, oltre a quello della guerra, sviluppati entrambi nel film “Gallipoli, gli anni spezzati”, di cui consiglio la visione.

Per leggere la scheda del film, consultate il sito: www.comingsoon/the-water-diviner.it
Il film è proiettato nelle seguenti sale: Multisala Iris (ore 18:15, 23:00), Uci Cinemas (ore 15:00, 17:30, 20:00, 22:30, 00:35).
VOTO: 7/10

Lavinia Consolato

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007