Città in mano alla spazzatura, il IV quartiere in protesta a Messinambiente. Problemi senza fine

Città in mano alla spazzatura, il IV quartiere in protesta a Messinambiente. Problemi senza fine

Francesca Stornante

Città in mano alla spazzatura, il IV quartiere in protesta a Messinambiente. Problemi senza fine

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mercoledì 04 Maggio 2016 - 17:23

Strade e marciapiedi ancora pieni di rifiuti dopo il blocco della raccolta di 24 e 25 aprile, soffrono soprattutto le periferie. Nel VI quartiere si fanno i conti con i cassonetti rimossi, oggi il consiglio di circoscrizione si è riunito in protesta davanti gli uffici di Messinambiente. Riflettori anche sulle mancate esenzioni Tari.

Città sporca. Sporchissima. Zone ancora completamente sommerse dalla spazzatura. Ci vorranno dei giorni per tornare ad una normalità che ormai sembra sempre più spesso un miraggio. Forse la prossima settimana Messinambiente riuscirà ad eliminare le tonnellate di immondizia che dopo lo stop della raccolta tra il 24 e il 25 aprile si sono accumulate per strada, sui marciapiedi, fuori dai cassonetti. Ci sono zone, soprattutto quelle più periferiche, che stanno soffrendo un’emergenza rifiuti che inevitabilmente diventa anche emergenza sanitaria perché le condizioni igieniche sono ormai al limite e in questo momento il Comune non può neanche avviare gli interventi di derattizzazione perché senza bilancio non si possono spendere soldi. Il solito circolo vizioso del ciclo rifiuti, una gestione che continua ad arrancare e che continuando così sarà sempre e perennemente in agonia.

I cittadini sono stanchi e si sentono ancor di più presi in giro pensando che proprio pochi giorni fa sono state approvate le tariffe Tari del 2016 e che presto arriveranno i primi bollettini del tributo sulla spazzatura. Perché a Messina l’immondizia costa cara e la qualità della gestione rifiuti è sotto gli occhi di tutti. Anche per questo oggi il Consiglio della IV Circoscrizione ha deciso di riunirsi proprio davanti le sede degli uffici di Messinambiente in via Dogali. Come si dice, se Maometto non va alla montagna è la montagna che va da Maometto. E così, dopo mesi di richieste di incontro rimaste disattese e dopo aver atteso invano di effettuare i sopralluoghi congiunti per affrontare il problema della rimozione in alcune zone della circoscrizione dei cassonetti, il consiglio presieduto da Francesco Palano Quero si è piazzato nell’androne dello stabile che ospita Messinambiente per avere delle risposte da dare a cittadini che non ne possono più di vivere solo disagi sul fronte immondizia. Il confronto con i vertici della società è stato molto acceso, i toni si sono alzati in più occasioni.

Dal canto suo, il commissario liquidatore Giovanni Calabrò continua a chiedere collaborazione anche ai quartieri, viste le difficoltà in cui si trova a operare la società. “In questo momento non possiamo garantire il vecchio assetto su cui si basava la raccolta. Ci mancano mezzi che abbiamo fermi nelle officine e dunque abbiamo dovuto ottimizzare la disposizione dei cassonetti per evitare di non poter raggiungere le postazioni. Ma sia chiara una cosa: i cassonetti non sono diminuiti, sono stati solo dislocati in modo da rispondere più alle esigenze operative della società”. Ovviamente questo è solo uno dei problemi nel pianeta rifiuti. In questo momento i soldi ci sono ancora ma bastano per gestire il servizio in emergenza. Nel giro di qualche giorno si potrebbe essere punto e a capo. Ad un passo dal non riuscire a garantire i servizi. Calabrò si augura che si arrivi al più presto all’approvazione del previsionale 2015 del Comune perché da lì dipende tutto: “E’ come essere su un cavallo imbizzarrito” dice il liquidatore che davvero non saprebbe come andare avanti se il bilancio sarà approvato al più presto.

Intanto la Tari fa discutere anche per un altro motivo: le mancate esenzioni. A segnalare il problema il consigliere comunale Benedetto Vaccarino e il collega della III Circoscrizione Mario Barresi che ricordano che ad oggi non c’è neanche l’ombra del bando per l’esenzione Tari del 2015 neanche l’ombra a causa della mancata stesura del bilancio previsionale e della relativa approvazione. Per i consiglieri si sta contravvenendo ai diritti che spettano ai disoccupati, a chi ha un reddito annuo non superiore a 7.500 euro, ai diversamente abili e agli ultra settantacinquenni: “Agli assessori Eller Vainicher e Ialacqua volevamo ricordare che ulteriori scuse andrebbero rivolte proprio a questa grande parte di popolazione che a causa di lacune amministrative, non può esercitare un proprio diritto, nel momento in cui però i nuovi bollettini stanno comunque per essere predisposti. Si acceleri, anche per questo altro importante motivo la stesura del bilancio previsionale 2015, che ormai ci relega quale unica e sola città d’Italia a non averlo fatto; si acceleri perché i diritti, specialmente quelli delle classi più svantaggiate, dovrebbero essere gestiti con più responsabilità e maggiore efficienza”.

Francesca Stornante

8 commenti

  1. Faccio una domanda semplice semplice: gli OPERATORI ECOLOGICI sono in ferie oppure hanno le mani legate o ancora sono tanto delicati da non poter prendere quattro sacchi di spazzatura a testa e gettarli dentro un autocompattatore? Rivoglio gli SPAZZINI di una volta.

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  2. Faccio una domanda semplice semplice: gli OPERATORI ECOLOGICI sono in ferie oppure hanno le mani legate o ancora sono tanto delicati da non poter prendere quattro sacchi di spazzatura a testa e gettarli dentro un autocompattatore? Rivoglio gli SPAZZINI di una volta.

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  3. liliana parisi 4 Maggio 2016 19:11

    Si è cercato di fare capire che la nuova dislocazione dei cassonetti crea disagi agli abitanti,specie a disabili ed anziani, senza peraltro semplificare il servizio e renderlo più efficiente e meno dispendioso.I consiglieri di quartiere hanno fatto presente che rappresentano i cittadini ed hanno avanzato anche proposte concrete, ma non mi pare che ci sia molta volontà di ascolto. Spero di sbagliarmi

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  4. liliana parisi 4 Maggio 2016 19:11

    Si è cercato di fare capire che la nuova dislocazione dei cassonetti crea disagi agli abitanti,specie a disabili ed anziani, senza peraltro semplificare il servizio e renderlo più efficiente e meno dispendioso.I consiglieri di quartiere hanno fatto presente che rappresentano i cittadini ed hanno avanzato anche proposte concrete, ma non mi pare che ci sia molta volontà di ascolto. Spero di sbagliarmi

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  5. Chiedo scusa ma questi signori sono andati già in procura, o e solo una bella uscita elettorale ????

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  6. Chiedo scusa ma questi signori sono andati già in procura, o e solo una bella uscita elettorale ????

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  7. Mi sembra riduttivo il titolo: Messina in mano alla spazzatura!!! Comunque se si volesse, si potrebbe fare uno o più termovalorizzatori di ultima generazione come a Parma, ad impatto ecologico praticamente zero a differenza dei liquami che le discariche hanno. Si creerebbero diversi posti di lavoro, si illuminerebbero meglio alcune zone della città (quindi più sicurezza), non si regalerebbero i soldi ai comuni limitrofi….etc. Ma Messina vuole tornare all’età della pietra… A breve sulle nostre strade torneranno i carretti!!!

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  8. Mi sembra riduttivo il titolo: Messina in mano alla spazzatura!!! Comunque se si volesse, si potrebbe fare uno o più termovalorizzatori di ultima generazione come a Parma, ad impatto ecologico praticamente zero a differenza dei liquami che le discariche hanno. Si creerebbero diversi posti di lavoro, si illuminerebbero meglio alcune zone della città (quindi più sicurezza), non si regalerebbero i soldi ai comuni limitrofi….etc. Ma Messina vuole tornare all’età della pietra… A breve sulle nostre strade torneranno i carretti!!!

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