Segnalazioni e riflessioni da Legambiente Messina

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lunedì 20 Giugno 2011 - 09:15

Verde pubblico, rifiuti, spiagge, buche, trasporti, concerti: la lettera di Santina Fuschi

Secondo Pasteur "Meravigliarsi di tutto è il primo passo della ragione verso la scoperta”, quindi un senso di sorpresa dinanzi a qualcosa di nuovo e inatteso. Dovremmo esserne investiti per fenomeni straordinari e non per opere di ordinaria amministrazione che concernono ad una città: manutenzione delle strade, rifiuti, pulizia di marciapiedi e spiagge. Il decoro di una città non è una questione straordinaria, ma la base per la convivenza civile e civica. Eppure questo weekend lo stupore e la meraviglia si sono fatti vive in me e in qualche altra decina di cittadini messinesi. Peccato, perché lo spettacolo che tanto ci ha colpiti riguardava solo la presenza di numerosi operatori di Messinambiente atti a svolgere il proprio lavoro con la giusta attenzione sul marciapiede di fianco alla fiera e operai della manutenzione stradale al lavoro di notte sul corso Cavour a riparare il crollo “imprevisto”.

E’ assurdo meravigliarsi, ma siamo talmente abituati al modo andante, all’incuria, alla mancanza di senso di appartenenza alla città d’altronde sono anni che aspettiamo gli svincoli, la raccolta differenziata, la pulizia delle spiagge, il piano del verde, una viabilità migliore, il sevizio pubblico di trasporto efficiente, la messa in sicurezza del territorio. Si continua con la mentalità dell’emergenza e delle toppe, ove è possibile. In alcuni casi si adoperano i cittadini, le associazioni, qualche forza politica, ma bisogna distinguere la vera opera, la vera indignazione, il vero interesse dal bisogno di farsi notare e strumentalizzare. La verità è che il lassismo amministrativo ci sta soffocando, ma pochi sentono il bisogno di respirare a pieni polmoni. Il segno evidente l’ultimo referendum: dinanzi a questioni di pubblica utilità come l’acqua e l’energia, la nostra città abbassa la media nazionale. Due settimane fa Legambiente Messina denunciava a presenza di varie discariche abusive. A distanza di 15 giorni sempre più alte e ricche di materiali: elettrodomestici e materassi prima, cumuli di materiale di risulta e arredamenti vari, oggi. Salire dalla isola ecologica di Gravitelli per credere.

A proposito della piattaforma dell’ATO3/Messinambiente per lo smaltimento dei rifiuti differenziati, sabato è stato segnalato a Legambiente un episodio increscioso che ha visto per attori impiegati comunali, ai quali è stato negata la possibilità di smaltire una grossa quantità di carta per uno pseudo cavillo, anche dopo essersi qualificati come dipendenti e come fruitori abituali dell’isola ecologica. Oltre alla mancanza di collaborazione e di ausiliarità, si è scaduti nella licenza di dare dei mistificatori a dei pubblici ufficiali. E’ così difficile far cambiare abitudini al cittadino, che non sembra assolutamente necessario rendere il percorso irto di ostacoli, persino alla stessa pubblica amministrazione. Scuole, uffici, ospedali, caserme, tutti dovremmo essere parte attiva, tutti dovremmo avere cassonetti puliti a disposizione dietro le porte. Lasciar perdere campane, cassonetti bianchi ecc. sempre più sporchi, strapieni. Tutti dovremmo essere in condizione di fare la differenziata come consuetudine.

Un’altra segnalazione dei cittadini riguarda le spiagge come ogni anno incubatrici di spore di tetano a voler essere ottimisti. Nulla a che vedere con le porzione di spiagge occupate dai lidi. Al solito, chi vive gli spazi pubblici e comuni vive di scarti…di bottiglie di vetro rotte, di plastica abbandonata ad avvelenarci tutti, di accessi improvvisati e pericolanti, di canaloni di scolo a cielo aperto, eternit.

A tale proposito, ci giunge, anche un’altra segnalazione da parte di due cittadini che hanno notato un movimento di carico e scarico materiali sospetti, all’interno del porto. I cittadini in questione hanno espresso il dubbio che si trattasse di amianto. Ovviamente è solo la segnalazione di un sospetto, e quindi da parte di Legambiente questa è una richiesta di chiarimenti all’autorità competente. Non è un’accusa, non è certezza, ma vale la pena chiedere e controllare. Probabilmente il problema più grande della nostra città è la mancanza di controllo. Non basta progettare ed eseguire, ma progettare bene, eseguire meglio, sincerarsi che le opere siano fatte nel rispetto degli standard di sicurezza e siano equiparate alle spese che la città sostiene. I nostri servizi non funzionano…ma costano. I servizi sono prestati dalle persone alle persone. Da cittadini a cittadini e tutti abbiamo il diritto/dovere di non abbandonare questa città all’oblio di decadenza sociale e ambientale. Legambiente Messina ha ascoltato la voce di tre cittadini che già avevano cercato d’interloquire con l’amministrazione, ma la loro voce non è stata abbastanza forte o forse, le parole poco intellegibili. Segnalare è importante. Chiedere spiegazioni e controllare che non restino tra le maglie contorte della burocrazia o, forse, del disinteresse è il nostro compito.

Non meravigliamoci se perdiamo sempre più spesso l’opportunità di mettere Messina al centro del Mediterraneo, al centro dell’attenzione nazionale abbiamo perso anche il treno che portava Vasco Rossi al S. Filippo. Un danno enorme per le potenzialità di una città come Messina. Non era solo un concerto, ma la possibilità di far parte di un circuito di grandi eventi, di introiti per i servizi offerti e di guadagno per tutto l’indotto. Sono gravissimi gli episodi di crollo, sono inenarrabili gli sbagli progettuali sia che riguardino la costruzione di uno stadio, di una edicola votiva o di una strada. E’ possibile prima o poi che si possa imputare la colpa o il dolo a qualcuno che è stato pagato per non commettere errori?

Il presidente di Legambiente Messina

Santina Fuschi

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