Buzzanca intitola la piscina Cappuccini a Mirko Laganà, scavalcando procedure e… Prefettura

Buzzanca intitola la piscina Cappuccini a Mirko Laganà, scavalcando procedure e… Prefettura

Danila La Torre

Buzzanca intitola la piscina Cappuccini a Mirko Laganà, scavalcando procedure e… Prefettura

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venerdì 24 Agosto 2012 - 17:57

Senza nulla togliere alla finalità dell’atto, che mira a commemorare il giovane nuotatore prematuramente scomparso, sembra sia stata compiuta una forzatura. Ecco perché. Il coordinatore dei consiglieri del Pd Calabrò carica contro il sindaco sugli esperti

La firma sulle dimissioni da sindaco della città verrà apposta la prossima settimana, nel frattempo fioccano quelle su nomine e atti amministrativi di dubbia opportunità. Penna in mano, il primo cittadino Giuseppe Buzzanca dispensa incarichi, assegna deleghe e intitola impianti sportivi. Dopo aver nominato il cinquantacinquesimo esperto della sua gestione e trasferito all’assessore Isgrò la delega di Protezione civile (vedi correlato), Buzzanca ha voluto ad ogni costo intitolare, con propria determina, la piscina esterna dell'impianto natatorio Cappuccini a Mirko Laganà, nuotatore diciassettenne di Messina scomparso nel luglio del 2004, a seguito di un incidente stradale.

Senza nulla togliere alla finalità dell’atto, che – come espressamente indicato nella determina sindacale n. 76 del 23 agosto – mira a «commemorare Mirko come esempio di dedizione, passione, altruismo ed amicizia», sembra sia stata fatta una forzatura. Il provvedimento non rispetta né i tempi né le procedure previste dal regolamento di Toponomastica attualmente in vigore, risalente al 1996, ed ispirato ad una legge del 1927. La normativa vigente prevede infatti che «nessun monumento, lapide o altro ricordo permanente può essere dedicato in luogo pubblico o aperto al pubblico, a persone che non sono decedute da almeno dieci anni», tranne che non si tratti di eroi, vittime di mafia, e persone benemerite. Nel caso specifico, di anni ne sono passati otto e, inoltre, si è proceduto all’intitolazione senza il parere preventivo ed obbligatorio della Commissione toponomastica del Comune, in attesa di convocazione da parte del presidente Santi Alligo (IN BASSO I NOMI DI TUTTI I MEMBRI DELLA COMMISSIONE) proprio per valutare sia la proposta del sindaco (oggi provvedimento ufficiale) che quella avanzata dal Consiglio della VI circoscrizione, che avrebbe voluto intitolare al giovane nuotatore prematuramente scomparso la villetta di Faro Superiore “Casalotto”.

Secondo prassi, una volta acquisito il parere, favorevole, della Commissione si sarebbe potuto procedere ad istruire apposita delibera da sottoporre all’approvazione della giunta e da inviare successivamente alla prefettura, a cui spetta l’ufficializzazione dell’intitolazione, attraverso l’emanazione di apposito decreto prefettizio. Questi passaggi però non ci sono stati, il sindaco Buzzanca ha avuto fretta di chiudere la pratica il prima possibile e soprattutto prima delle imminenti dimissioni. Fermo restando che alla famiglia di Mirko va tutto il nostro rispetto ed il nostro sincero affetto, ci chiediamo se sia giusto scavalcare procedure amministrative previste dalla normativa in vigore per un grazie… e qualche voto in più. Sarà un dettaglio, ma la determina emanata dal sindaco porta soltanto la firma della dottoressa Patrizia Russo. Mancano sia quella del segretario generale Santi Alligo, che come detto è anche il presidente della Commissione toponomastica, che quella del capo di gabinetto Antonio Ruggeri. Sarà un caso?

Ai posteri l’ardua sentenza, intanto il coordinatore dei consiglieri comunali del Pd, Felice Calabrò, attacca Buzzanca per le nomine dell’ultima ora ed in particolare quella dell’esperto allo sport. «Malgrado il dott. Buzzanca si stia preparando a lasciare la poltrona di sindaco della città per la riconquista del seggio all’Ars, l’esercito di esperti a titolo gratuito dallo stesso nominati continua ad aumentare di numero. Cinquantacinque emblematiche figure, il cui effettivo contributo per la città ad oggi non è dato sapere qual è, quale sia stato, ammesso che vi sia stato, e quale potrà essere»

Il giudizio di Calabrò è severo: «Più che di una vera e propria utilità per la città, la frotta di nomine pare assumere i connotati di una strategia squisitamente elettorale». Ma in fondo al tunnel la luce: «Fortunatamente, il 31 agosto calerà il sipario su questa tragicommedia che è stata l’Amministrazione Buzzanca». (Danila La Torre)

LA COMMISSIONE TOPONOMASTICA DEL COMUNE

Presidente: segretario generale del Comune Santi Alligo

Componenti :

Presidente del consiglio Comunale P. Previti;

Dirigente viabilità D. Manna

Dirigente alla Pubblica istruzione: S. De Francesco

Direttore Archivio storico: R. Settineri

Presidente Accademia dei Pericolanti F. Tomasello

Presidente Soc. Storia Patria G. Mellusi

Docente Università di Messina A. Sindoni

Docente Università di Messina G.Restifo

Segretario: Responsabile Ufficio Toponomastica G. Bertano

4 commenti

  1. Sarebbe bello se ognuno invece di criticare tutto e tutti parlerebbe di se, delle sue opere, di quanto ha realmente fatto per questa città. Sarebbe bello in generale avere dei giornali, anche quelli su internet ovviamente, liberi dalla politica, liberi di pensare e pubblicare.
    Messina aspetta ormai da tantissimi anni la risoluzione di importanti problemi storici, casa, lavoro, migliaia di bambini che vivono in baracche tra topi e scarafaggi..ect….Ormai la maggior parte dei messinesi sono apatici, hanno perso fiducia e speranza……perchè dei problemi realmente importanti e fondamentali si parla poco….Solo nel periodo elettorale tutti i movimenti politici dalla dx estrema alla sx estrema si ricordano dei problemi della città e le promesse scorrono a fiumi…..finite le elezioni….???finita l’attenzione ai veri problemi della città da parte della politica e di conseguenza da parte dei giornali, che spesso sono solo l’epressione al servizio della politica.

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  2. 'NDDRIA CAMBRIA 25 Agosto 2012 05:07

    Perchè il Viale Giostra viene chiamato cosi’ quando al centro del viale non ci sono abitazioni? Bisognava chiamare ,scendendo monte mare,le strade cosi come si chiamavano. Vale a dire quella a sinistra VIA SINISTRA LUNGO GIOSTRA , quella a destra VIA LUIGI MICALI. A prescindere che il torrente Giostra era la parte alta del torrente da Ritiro al Cuore di Gesu’, da qui in poi era chiamato torrente San Francesco di Paola.

    A proposito dell’ing Manna perchè giace ancora sullla sua scrivania la petizione di trecento firme per avere il semaforo a richiesta davanti la fermata tram Batteria Masotto?

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  3. Giusto! Anzi, Giustissimo!!!
    Ma la colpa di chi è?

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  4. Non è un monumento, non è una lapide, non è sulla strada o piazza: è un impianto sportivo e non rientra nella casistica citata. Temo che questo giornale stia facendo troppa politica…non possiamo fare affari di stato anche per un’inezia, e lo dice uno apolitiico. Scusa per il commento, Danila, ma devo essere sincero. Grazie

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