Ancora un'intimidazione a Messinambiente: gomme tagliate in autoparco

Ancora un’intimidazione a Messinambiente: gomme tagliate in autoparco

Francesca Stornante

Ancora un’intimidazione a Messinambiente: gomme tagliate in autoparco

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giovedì 07 Dicembre 2017 - 14:20

Ad essere prese di mira sono state le stesse due auto che erano già state oggetto di uno stesso episodio intimidatorio che si è verificato nell'autoparco di via Salandra. Durissimo il commento del liquidatore Calabró

Era successo già lo scorso 16 novembre e oggi nell’autoparco di Messinambiente la stessa amara scoperta: due auto con le gomme tagliate. Esattamente gli stessi mezzi che erano stati presi di mira una ventina di giorni fa, una Fiat Punto e una Fiat Panda che vengono utilizzate dai sorveglianti e che sono diventate ancora una volta oggetto di un grave atto intimidatorio che assume contorni ancora più preoccupanti considerato che si è ripetuto con le stesse modalità e nei confronti degli stessi mezzi. Questa volta sono stati tagliati cinque copertoni, ma la sostanza non cambia. Un atto intimidatorio che si lega con moltissima probabilità a dissidi interni tra operatori e sorveglianti.
A Messinambiente il clima è pesantissimo ed evidentemente c’è chi pensa che i “conti interni” si possano regolare così.
Il commissario Giovanni Calabró ha denunciato tutto alla Polizia e durante la mattinata uomini della scientifica solo sono recati sul posto per effettuare i primi rilievi.
Calabró, che già due settimane fa era stato durissimo nel commentare la vicenda, questa volta rincara la dose: “Non posso accettare in alcun modo che all’interno di Messinambiente ci possano essere lavoratori che infangano in questo modo l’immagine dell’azienda e gettando ombre e discredito su chi ogni giorno lavora con costanza e dedizione. Queste persone non sono degne lavorare per Messinambiente”.
Il liquidatore adesso attenderà l’esito di queste nuove indagini, ma spera che possano arrivare delle risposte anche prima: “Faccio un appello a tutti: chi sa qualcosa parli”. Calabró si rivolge naturalmente ai suoi stessi dipendenti, considerato che anche questo secondo episodio si è verificato in pieno giorno e all’interno dell’auto parco di via Salandra che durante la mattinata è frequentato solo dai lavoratori.
Francesca Stornante

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