Non si trovano i "Gratta e Sosta". Torna in auge l'idea dei parcometri

Non si trovano i “Gratta e Sosta”. Torna in auge l’idea dei parcometri

Non si trovano i “Gratta e Sosta”. Torna in auge l’idea dei parcometri

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sabato 27 Aprile 2013 - 07:38

Tanti i vantaggi: non dover cercare il tagliando, poter pagare anche frazionamenti di ore, fare pubblicità sulle colonnine, erogare i biglietti Atm. I costi di realizzazione e installazione delle colonnine potrebbero essere ammortizzati da un minimo corrispettivo sugli introiti che andrebbe versato alle ditte fornitrici

Sulla vicenda dei “gratta e sosta” spesso introvabili, il consigliere della terza Circoscrizione Libero Gioveni rilancia una proposta già presentata l’8 gennaio scorso al commissario Croce e all’ex Commissario dell’Atm Alligo, oggi sostituito da Spicuzza in merito alle modalità di pagamento: eliminare gli scomodi tagliandi sostituendoli con i più funzionali parcometri, seguendo l’esempio già da anni sperimentato positivamente da molti Comuni italiani, di cui parecchi anche siciliani.

“Il nuovo servizio di pagamento delle tariffe per la sosta – ribadisce convinto Gioveni – servirebbe a garantire celerità nell’assolvimento dell’adempimento previsto (in quanto l’immediata operazione di pagamento ed esposizione della ricevuta eviterebbe il disagio di dover ricercare il rivenditore aperto più vicino che, appunto, si trova anche sprovvisto di “gratta e sosta”), ma anche risparmio per gli utenti, che così potrebbero arrivare a pagare solo il tempo di sosta effettiva mediante il frazionamento della tariffa oraria. Sarebbe, infatti, possibile “acquistare” anche un periodo minimo di sosta (ad esempio, nelle aree in cui si paga la tariffa massima di 1 euro l’ora, si potrebbe sostare 15 minuti inserendo appena 25 centesimi) anziché pagare l’ora intera o la mezz’ora che non si
utilizzerebbero completamente”.

“Altri vantaggi di questo nuovo sistema di pagamento delle tariffe per la sosta – prosegue il consigliere – sarebbero quelli di:
1. eliminare i tanti contenziosi legali derivanti da errate compilazioni degli attuali tagliandi;
2. evitare il disagio dell’acquisto dei biglietti negli orari di chiusura delle rivendite;
3. scongiurare gli eventuali tentativi di contraffazione potenzialmente riscontrabili;
4. erogare i biglietti di corsa semplice per le linee urbane o per lo stesso tram obliterabili direttamente in vettura”.

Secondo Gioveni, il sistema porterebbe anche maggiori introiti per il Comune: “I parcometri, infatti, potrebbero essere utilizzati anche come spazi pubblicitari consentiti per le aziende che ne facciano richiesta con conseguenti nuove entrate economiche per il Comune o per la stessa azienda trasporti. E i costi di realizzazione e installazione delle colonnine potrebbero essere ammortizzati da un minimo corrispettivo sugli introiti che andrebbe versato alle ditte fornitrici. Resta inteso – conclude Gioveni – che il servizio di vigilanza e controllo nelle zone blu rimarrebbe sempre a carico degli ausiliari del traffico che tra l’altro, con questo nuovo sistema, avrebbero forse anche meno diverbi che spesso nascono con gli utenti della strada”.

10 commenti

  1. “seguendo l’esempio già da anni sperimentato positivamente da molti Comuni italiani”…..
    I parcometri a Messina li abbiamo già sperimentati e hanno fatto la fine che hanno fatto, come tutte le cose buone messe in atto a Messina. A piazza Pugliatti ce n’è ancora visibile uno: soldi buttati al vento. SE NON SI IMPARA A GESTIRE LA MANUTENZIONE ORDINARIA NON SI ANDRA’ MAI DA NESSUNA PARTE !

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  2. Si Sig. Gioveni..ma….come d’altronde lei, futuro consigliere comunale, mi insegna….
    c’è però da dire che i diverbi legali di cui lei parla comunque resteranno..
    per il semplice motivo che a Messina non parliamo di parcheggi a pagamento con zone libere dal pagamento come il codice della strada, in uso nel resto dello stivale, enuncia..ma di ZTL che in teoria non prevederebbero l’entrata di mezzi a motore nelle zone a traffico limitato se non consentito..
    ..questo sempre quello che dice il codice della strada che va dall’altra sponda dello stretto al confine con gli altri paese della comunità europea ovviamente…

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  3. Dalle altre città potremmo prendere tantissimi esempi….cito solo alcune cose che sono presenti a Catania e qui no:i parcometri,in ogni singola via (in ogni isolato e in tutte le strade di catania) sono presenti le targhe che indicano il nome di quella strada e in ogni edificio è presente il numero civico.Sono presenti ad esempio bidoni per la spazzatura nei marciapiedi,sono presenti ad esempio i parcheggi per le bici,sono presenti i pannelli luminosi nelle fermate dei bus e ogni fermata di bus ha un nome che la identifica.Le strade vengono progressivamente illuminate da plafoniere con lampade a led facendo risparmiare enormi soldi per il costo dell energia.. potrei fare un elenco infinito di quello che manca in questa città…purtroppo non ce la faremo mai e poi mai.

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  4. E se poi facessero pagare solo da un lato della carreggiata magari sarebbero anche legali…….

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  5. A SI RITORNIAMO ANTICO E GLI ADDETTI AUSILIARI DEL TRAFFICO CHE FACCIAMO LI LICENZIAMO MA DAI LA FINISCA DI FARSI PUBBLICITA A GRATIS E POI ALLE SPALLE DEI LAVORATORI MA FINISCILA BASTA OGNI GIORNO TE INVENTI UNA BASTA E POI CON IL LAVORATORI NON SI SCHERZA

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  6. condivido l’osservazione fatta dal Sig. MALOM almeno per 2 ordini di motivi: l’esperienza dei parcometri in questa città è stata fatta parecchi anni fa con risultati disastrosi; il secondo è che in questa città non esiste il concetto di ” manutenzione ordinaria ” tutto una volta installato va in malora – leggasi : segnaletica – fontane – illuminazione -toponomastica -giardinaggio eccc..

    Per cui consiglio al Sig. Gioveni di fare una ricerca in internet e scoprirà che sono in uso sistemi di pagamento elettronici vari e semplici ( dal takitime al sistema in essere a Catania ) Grazie

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  7. Veramente vista l’utilità potrebbero tranquillamente tornare a fare i verificatori. Visto che comunque sugli autobus se non hai il biglietto i verificatori ti fanno la multa..
    Senza contare che non avrebbero i titoli per adempiere alla mansione di ausiliario del traffico dato che non sono stati assunti con regolare concorso…
    Sul fatto che parliamo di qualcuno di loro che facendo lo “sceriffo” ti dice che è un pubblico ufficiale solo perchè ha il blocchetto delle molte del corpo di VV.UU. stendiamo un velo pietoso…

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  8. mi riferisco al commento fatto qualche ora fa nel senso che una delle possibilità, come dicevo, sarebbe quella di utilizzare il NEOS-PARK attivato recentemente a Catania ed iin altre città d’Italia – non cambia niente per quanto riguarda gli ausiliari del traffico in quanto gli stessi dovranno continuare a fare lavoro di controllo – La comodità consiste , in maniera molto semplice, nell’esporre sul cruscotto una tessera con display la quale calcola l’effettivo tempo di sosta ed il relativo consumo in euro sul credito della tessera stessa la quale quando avrà saldo zero potrà essere ricaricata da casa tramite computer o nei punti indicati

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  9. puzza di bruciato 28 Aprile 2013 07:34

    Condivido l’installazione dei parcometri; sn semplici da usare e molto funzionali. Spero solo non vengano dati in gestione a qualche privato e facciamo la fine degli eco-pass che ancora si sta aspettando “la conta” dei numeri!!!.

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  10. Ma andatevene tutti a casa, INCAPACI!
    non abbiamo bisogno di Grillo per mandarvi tutti a quel paese….

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