Presentata la mostra “Messina, dalla distruzione alla rinascita”, una raccolta di fotografie che riguardano la città peloritana realizzate dal 1943 al 1959, visitabile fino al 30 Ottobre. Ingresso libero.

È stata presentata ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa al Palacultura, la mostra “Messina, dalla distruzione alla rinascita”, una raccolta di fotografie che riguardano la città peloritana realizzate dal 1943 al 1959 dal fotografo messinese Aldo Pintaldi. La mostra, organizzata dall’associazione Comunicarte e patrocinata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e dal Comune di Messina, sarà visitabile sino al 30 Ottobre, ogni giorno dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.00 (gli orari sono suscettibili di variazione causa personale del Palacultura – Domenica pomeriggio chiusa).

Il percorso della mostra parte dalla dimensione familiare, biografica del Maestro e procede poi lungo la sua attività fotografica, nata a soli quattordici anni su una collina di Messina quando immortalò le fortezze volanti degli anglo-americani che bombardavano la città. Pintaldi, attraverso queste foto, ci racconta la storia di Messina, ma, in fondo, anche la sua storia, in una mostra che però –ha sottolineato la dott.ssa Melina Prestipino della Soprintendenza− è soltanto un sunto della sua collezione che non si esaurisce certo nei circa 80 fotogrammi che si è deciso di esporre. Curatore dell’esposizione e promotore dell’iniziativa è stato il figlio Roberto, giornalista ed esperto d’arte, che si è detto emozionato ma al tempo stesso orgoglioso per la riuscita di un progetto non facile che si è servito della complicità di molti. Fra questi lo storico Franz Riccobono che ha voluto sottolineare come Pintaldi fissi nei suoi scatti «una Messina eclettica, raffinata ed elegante che oggi non è possibile cogliere passeggiando per le strade della città».

Testimone della distruzione della città, delle sue macerie, Pintaldi è testimone anche della sua rinascita: il primo grande evento è la riconsacrazione del Duomo avvenuta il 13 Agosto 1947. Nell’esposizione trova posto anche l’8. Giro di Sicilia, corsa automobilistica di grande importanza che si corse nel 1948 sui Peloritani, trova posto la Festa della Matricola dello stesso anno dove il giovane Pintaldi vestiva i panni di attore (perché studente) ma anche di fotoreporter. Tante altre realtà si riattivano dopo la pausa che la guerra aveva brutalmente imposto. Una fra tutte è quella della processione della Vara, così magistralmente immortalata negli scatti di Pintaldi. Un ultimo settore della mostra è dedicato alla Rassegna Cinematografica Internazionale di Messina svoltasi nella cittadella fieristica negli anni’50 e ai tanti divi del tempo. Se dovessimo scegliere una foto in particolare con cui provare a sintetizzare il valore della mostra, la nostra attenzione ricadrebbe su quella che ritrae una Messina silenziosa, ovattata nell’atmosfera umida, quasi parigina, di un pomeriggio invernale dopo la pioggia, semplicemente sublime da farci concludere che “Basta il silenzio e un’immagine per dilatare il tempo e dialogare con i propri sentimenti”. (CLAUDIO STAITI)

Tempostretto.it aveva avuto il piacere di intervistare il fotografo Aldo Pintaldi lo scorso Agosto CLICCA QUI PER l’INTERVISTA

FOTO di Dino Sturiale