Il gruppo Alpini di Maggiora a Messina al Duomo e alla Batteria Masotto

Il gruppo Alpini di Maggiora a Messina al Duomo e alla Batteria Masotto

Il gruppo Alpini di Maggiora a Messina al Duomo e alla Batteria Masotto

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giovedì 23 Agosto 2012 - 12:19

Ricordato monsignor Fasola, maggiorese arcivescovo di Messina e i caduti della battaglia di Adua, nel 1896

E’ stata calorosa l’accoglienza riservata dalla città di Messina al Gruppo Alpini dell’ANA Associazione Nazionale Alpini di Maggiora (Novara).

I piemontesi sono giunti a Messina in 40 assieme ad Alpini della vicina Borgomanero, con il sindaco Giuseppe Fasola, il parroco Don Fausto Giromini e il coro Alpe Pianello. La prima cerimonia ha avuto inizio in mattinata lungo la passeggiata a mare al monumento dedicato alla “Batteria Masotto”. Tante le bandiere, i gonfaloni, gli stendardi e i gagliardetti delle associazioni d’arma, con in testa il labaro del Nastro Azzurro e a seguire tutti gli altri. Molto apprezzata la presenza dei Bersaglieri, i Fanti piumati dell’area etnea, che a fine cerimonia hanno voluto sfidare l’afa chiudendo di corsa la manifestazione. Il generale Michele Pellegrino, Comandante della Brigata “Aosta”, assieme al Colonnello Aldo Maria Vergano, Comandante del 24° reggimento “Peloritani”, ha portato il saluto della piazza militare di Messina. La delegazione dell’ANA era composta dal vice presidente nazionale, Nino Geronazzo, dal presidente della sezione Sicilia, Giuseppe Avila e dal capogruppo di Messina, Luciano Di Nuzzo.

Gli Alpini, sbarcando a Messina, hanno reso omaggio al monumento dedicato alle “Batterie Siciliane”, 120 montanari siciliani che come artiglieri alpini furono mandati nel 1896 in Africa, combattendo eroicamente ad Adua: solo 20 tornarono, pur gravemente feriti. Nella stessa battaglia, morì anche il maggiorese Carlo Magistrini: così davanti al monumento di Messina, presente anche una rappresentanza della Sezione ANA siciliana assieme alle associazioni combattentistiche e d’arma, si è commemorata una pagina di storia, che ha visto accomunati il nord e il sud, il Piemonte e la Sicilia. E’ stato ricordato anche l’eroismo del borgomanerese caporalmaggiore artigliere alpino Serafino Savoini che, per aver salvato il suo capitano rimasto ferito nella battaglia, si meritò la medaglia d’argento al valor militare.

L’assessore Pippo Isgrò, in rappresentanza del sindaco, ha accolto gli ospiti a piazza Duomo, assieme ai rappresentanti del Comitato Maria SS. della Lettera, Antonio Tavilla e Marco Grassi, che hanno donato agli ospiti delle stampe. Non meno importante è stato il significato religioso del viaggio, perché a Maggiora nasce nel 1898 Francesco Fasola, che sarà ordinato sacerdote nel 1921 e nominato nel 1954 vescovo coadiutore per la Diocesi di Agrigento; fino al 1977 operò in Sicilia, passando da Agrigento a Caltagirone e infine come Arcivescovo a Messina, affascinato dalla terra siciliana e lasciando ovunque tracce indelebili della sua missione episcopale: fu così che volle essere sepolto nella Cattedrale di Messina e che fedeli siciliani hanno promosso il processo di beatificazione, tuttora in corso e che si spera prossimo a positiva conclusione. In Duomo, la delegazione è stata accolta nella cappella del SS Salvatore dal parroco Mons Letterio Gulletta e dal Comitato messinese per la beatificazione di Mons. Fasola. La Santa Messa è stata celebrata dal parroco di Maggiora, don Fausto Giromini accanto alla tomba di Mons. Fasola. A fine messa è stato letto un messaggio di ringraziamento e di saluto ai messinesi inviato da Lella Fasola, nipote di Mons. Fasola.

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