Vincono Accorinti e la voglia di scardinare il sistema. Calabrò paga per colpe non sue

Vincono Accorinti e la voglia di scardinare il sistema. Calabrò paga per colpe non sue

Vincono Accorinti e la voglia di scardinare il sistema. Calabrò paga per colpe non sue

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lunedì 24 Giugno 2013 - 23:18

Con il candidato sindaco del centro sinistra ha perso una un’intera generazione di politici trentenni e quarantenni onesti e capaci, che hanno creduto nella politica sana fatta dentro i partiti, dai quali sono però rimasti schiacciati

Il trionfo di Renato Accorinti non è solo nei numeri, più che raddoppiati rispetto al primo turno ( è passato da 19.939 a 47.866 voti ): è nell’entusiasmo che è via via cresciuto intorno al suo movimento “Cambiamo Messina dal Basso”; è nella «benevolenza» rivolta alla sua persona dopo oltre 30 anni di battaglie in strada, vissuti da emarginato; è nell’utopia che si trasforma in realtà; è nella rivoluzione che diventa potere costituito; è nel finale che non ti aspetti di Davide che sconfigge Golia, «a mani nude, con la sola forza delle idee».

Dietro la vittoria di Accorinti, c’è solo Accorinti e la sua storia di uomo onesto e coerente, che non è mai sceso a compromessi, che non ha mai messo in vendita la sua dignità. La sua figura pulita ed al di sopra di ogni sospetto è riuscita persino a ridare verginità politica a quanti gli sono stati vicino in questo lungo ed esaltante percorso elettorale e che così puri e casti non erano, anche loro con l’ “onta genovesiana” addosso. Ma come il Padre eterno togli i peccati del mondo, Accorinti ha tolto i peccati di qualche esponente politico, non solo riabilitandolo agli occhi dei più ma persino facendone dimenticare i trascorsi.

Situazione completamente opposta nel centro-sinistra, dove l’avversario di Accorinti, Felice Calabrò, ha pagato per colpe non sue. In altri tempi, non certo quelli odierni dell’anti-politica, un candidato quarantenne e fuori dai vertici di partito sarebbe già stata una rivoluzione per Messina. Ma l’elemento generazionale è stato annientato e superato dalla rabbia e dal rancore di tanti messinesi nei confronti dei partiti che hanno sostenuto la candidatura di Calabrò e dei loro leaders, due su tutti Francantonio Genovese e Gampiero D’alia , ripetutamente presi di mira soprattutto sui social network. Il primo più che il secondo. L’ex sindaco e l’attuale ministro per la PA sono considerati da molti responsabili del disastro in cui si ritrova Messina ed i detrattori di Calabrò hanno visto in lui la continuità, mentre Accorinti rappresentava la rottura con un sistema di potere che ha impoverito la città e con una politica fatta per interesse e non per servizio alla collettività.

In fondo, Calabrò ha perso per colpe che non ha e danni che non ha provocato. Con lui ha perso una un’intera generazione di politici trentenni e quarantenni onesti e capaci, che hanno creduto nella politica sana fatta dentro i partiti, dai quali sono però rimasti schiacciati. Quegli stessi partiti che quasi mai puntano sul merito e sulle competenze ma sui “portatori di voti”, che fanno crescere le percentuali ma abbassano il livello e che soprattutto, raggiunto il risultato personale, voltano le spalle. La sconfitta elettorale di Calabrò è dipesa anche dallo scarso impegno o comunque dallo scarso risultato portato a casa da chi solo due settimane fa ha fatto man bassa di voti in Consiglio Comunale.

La vittoria per “acclamazione” di Accorinti apre scenari nuovi e sconosciuti. Mai prima di adesso un anarchico aveva conquistato il Palazzo. Messina e i messinesi si apprestano a vivere l’era accorintiana. (Danila La Torre)

25 commenti

  1. Ieri sera ho pianto per la gioia:
    forse è la volta buona che a Messina cambia qualcosa…

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  2. Era facile prevedere che Il diffuso malessere dei cittadini avrebbe favorito , indotto il cambiamento e spazzato via la vecchia casta politica che non ha ormai più niente da offrire in cambio . Si spera che il nuovo Sindaco Renato possa dare un impulso determinante per la “rinascita” della città . Dipende dalle risorse pubbliche che sarà in grado di attrarre ed intercettare. Per il momento l’unica certezza e nota positiva sembra essere la conquista a costo zero, del tanto ambito e necessario “marketing territoriale” turistico : Messina prima città col Sindaco in “bici blu” e maglietta rossa logata NO PONTE. Saremo finalmente anche se per un breve periodo al centro degli interessi mediatici del mondo. Verranno giornalisti e curiosi da ogni parte…prevedibilmente la scarsa ricettività alberghiera della città sarà messa a dura prova….. Sinceri auguri di buon LAVORO a tutti NOI.

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  3. Come al solito molto interessante l’articolo di DANILA, inauguro lo stile del nostro sindaco, chiamiamoci fra messinesi, anche se non ci conosciamo, per NOME. Mi piace il commento di pgiuttari, cui posso assicurare come ieri, a festeggiare R E N A T O, c’erano i messinesi di tutti i ceti sociali ed economici, che abbiano in testa l’interesse generale, e i custodi di questo impegno saranno i tantissimi giovani, cosa mai vista in politica a Messina, in maggioranza tra quella folla, per la quale rispolvero le parole del Gallo, storico messinese del passato, LE GENTI DI MESSINA, diverse tra di loro ma che abbiano in comune l’amore per la URBS MESSANA. I sognatori, e R E N A T O è un sognatore, hanno cambiato il mondo, tocca ai politici la concretezza di realizzare il sogno, cielo e terra che si tocchino per governare e guidare, in questo caso i messinesi. Sarà durissima per i Consiglieri Comunali, perchè i politici hanno perduto la gioia di sognare e realizzare il sogno, saranno messi alla prova, perchè R E N A T O ha dichiarato solennemente che il Consiglio non è di parte, ma l’assemblea in cui tutti dovranno spogliarsi delle loro magliette, quella di R E N A T O è un NO a scelte calate dall’alto, a noi non dovrà più accadere, per questo è stato votato direttamente dal popolo sovrano. Adesso una testimonianza, conosco personalmente l’ingegnere navale con la delega alle risorse del mare, un giovane che tutti vorrebbero come figlio, serio e preparatissimo, appassionato del mare e conoscitore del suo mondo, migliore scelta R E N A T O non poteva fare, nel designare FILIPPO CUCINOTTA, da domani solo FILIPPO.

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  4. Soltanto pochi mesi fa l’accoppiata Genovese-D’Alia vantava di avere determinato il successo di Crocetta alle elezioni regionali, con l’acquisizione nelle loro liste dei portatori di voto, generalmente le quaglie di quartiere: che ridere.
    L’avv. Calabrò si è demolito da solo perchè ha accettato la parentela delle quaglie di cui sopra che in occasione del ballottaggio lo hanno abbandonato ed avere permesso ai potenti sia vivi (+++, ++++, ecc.) che quasi defunti (++++) che strideva con la conclamata indipendenza.
    Per quanto riguarda la struttura del partito lascerei perdere ogni commento, perchè lo stesso si identifica con Genovese.
    Per un esame completo dei voti sarebbe stato bello conoscere il numero degli astenuti e delle schede nulle per singola sezione.

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  5. Ringraziamenti sentiti da Felice Calabro a: +++ , ++, +++ , +++, ++++, ++++, +++, ++++ , +++, ++++. Tutti questi ” Signori” che si sono spesi per Arcorinti e che ancor di più si spenderanno per interessi personali e al massimo familiari ,a loro va il grazie di chi ha appoggiato Felice sono loro non basta scaricare tutto a Genovese o Rinaldi , le colpe sono da attribuire a tutti i dipendenti ATM,MessinaAmbiente,Fiera,BirraMessina,CasaSerena,Futura,Aicon,Forestali,Precari,ecccccc, che intelligentemente hanno buttato il loro voto con questi consiglieri che una volta eletti hanno tirato per la loro strada guardando solo la loro pagnotta alla faccia dei fessi che ci hanno AMMUCCATO speriamo in un rapido fallimento del comune una volta per tutte

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  6. è la vittoria dei messinesi puliti di destra e sinistra. è la sconfitta di franza, buzzanca, genevose e d’alia.

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  7. Permettetemi di criticare l’articolo, dalla lettura si evince che nella lista di Accorinti ci sono persone che si sono rifatte una verginità grazie a Renato, mentre il povero Calabró è una vittima di sbagli altrui. Bisogna avere il coraggio di dire che Calabró rappresenta, e comunque ha alle spalle i soliti noti e rappresenta il vecchio sistema. Non ci nascondiamo dietro un dito, lo sappiamo benissimo come sono state vinte tutte le precedenti elezioni, buste di spesa, buoni benzina, lavatrici e false promesse di posti di lavoro. Con queste consultazioni elettorali ,aldilà di Accorinti, a Messina per la prima volta abbiamo abbattuto il vecchio sistema ed è questa la vera grande vittoria. Fate i giornalisti.

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  8. CastorinaCarmelo 25 Giugno 2013 07:43

    “Chi di spada ferisce di spada perisce.”
    Sono sicuro che chi legge capirà…….
    Con Renato Accorinti,Marcello Marino,Vincenzo Vasile, Mario e Pietro Sibilla,i fratelli Tiano e Marcello Mento e tanti altri: Abbiamo militato negli anni settanta nella “PELORO” Società sportiva di “Atletica Leggera” abbiamo imparato i valori essenziali che formano l’uomo: Onestà,Correttezza, Lealtà e rispetto dell’avversario, specialmente quando “PERDE”
    Quindi Renato una festa “SOBRIA”.
    Nuove e più impegnative “gare”……ci attendono, in palio c’è la “RINASCITA DI MESSINA” e qui lotteremo per vincere di nuovo.

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  9. Calabrò sarebbe stato un ottimo sindaco, sia perchè conosce la macchin amministrativa, è giovane, preparato, ma nella città della dietrologia gl hanno dato la colpa di essere espressione di Genovese quando in consiglio comunale ha sempre dimostrato lbertà di giudizio e soprattutto ha fatto un’opposizione costruttiva e non la solita opposizione del no ad ogni costo. Ha dimostrato grande amore per la città non facendo ricorso dopo il primo turno e chiedendo il riconteggio delle schede. Ma purtroppo i messnesi schiavi di questo maledetto facebook hanno votato per una persona che non ha nessuna esperienza amministrativa e che ha un prgramma elettorale dove per attuarlo ci vorrebbero miliardi di euro. Cmq in bocca al lupo al nuovo Sindaco.

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  10. ADESSO VOGLIAMO TRASPARENZA, VOGLIAMO SAPERE TUTTO CIO’ CHE ACCADE NEL PALAZZO, NEL NOSTRO PALAZZO, ABBIAMO SCELTO UN SINDACO CON ONESTA POLITICA, ANCHE SE IL SIG. CALABRO’ è UNA PERSONA VALIDA E VA TUTTA LA MIA STIMA.

    PURTROPPO NON SIAMO STATI CAPACI DI SLEGARCI DALLE LOGICHE DI CLIENTELISMO NELLE ELEZIONI COMUNALI, NOMINANDO UN CONSIGLIO PER 3/4 MARCIO… SPERIAMO DI BILANCIARE LE COSE.. E FARE DAVVERO IL BENE DELLA CITTà.. DESIDERIAMO SAPERE IN MANIERA TRASPARENTE QUELLO CHE ACCADE NEL PALAZZO PER POTER DAVVERO SCEGLIERE I NOSTRI RAPPRESENTATI CON ONESTA.
    IN BOCCA A LUPO Rè ACCORINTI

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  11. Elio4president 25 Giugno 2013 08:20

    Sono convinto che Renato farà molto bene. E’ una persona di grande energia e forza morale!

    Con tutto il rispetto per Felice Calabrò, mi sento sollevato che non sia diventato sindaco. Ho seguito le varie interviste e faccia a faccia di questo candidato e sono rimasto sorpeso da come la classe politica dominate messinese abbia potuto presentare un candidato così debole.
    Sarà pure laureato in giurisprudenza ma ha qualche serio problema con la sintassi italiana e con la logica. I suoi discorsi erano sempre molto vaghi e a volte esilaranti come quando ha detto orgoglioso alla rtp che in consiglio comunale lo chiamavano “il pazzo”. O quando, volendo dire l’esatto contrario, ha detto a conclusione dell’ultimo faccia a faccia con Accorinti: “io non do filo da torcere”!

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  12. bonanno giuseppe 25 Giugno 2013 08:25

    Cara Danila parla dei DUE. ma i danni maggiori non li HA provocato la Cosidetta DESTRA MESSINESE che ha governato dal 1994 ad Oggi (GIUNTE LEONARDI BUZZANCA sempre loro alternadosi fra Provincia e Comune), Genovese, credo abbia avuto in mano la città solo 18 mesi e tutti questi danni ha provocato in questo Breve periodo, ??????siamo seri, non voglio fare l’avvocato difensore di Genovese .
    In ogni caso le note positive oltre quella Di ACCORINTI, è la SCOMPARSA di quel CENTRO DESTRA che ci a SGOVERNATO fino a IERI che si è frazionato fra liste e listarelle civiche che pensavano arrogantemente di contare illudendosi, insieme a M5s . Scomparsi si sono ARRESI.
    Attendo il solito commento saggio e lungimirante di MARIEDIT

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  13. bonanno giuseppe,la sx di Provvidenti sindaco ha governato dal 94 al 98, e Genovese un anno ( già assessore di Buzzanca alla Provincia nel 95), tanto per essere precisi.Nessuno è santo in questa città, nemmeno quelli che oggi appoggiano il pur bravo Accorinti.

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  14. Profezia (facile): quanto scommettiamo che gli sconfitti faranno di TUTTO per “sdirupare” il buon Renato…..?

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  15. Secondo Calabró non è l’alterego di Genovese ?? E secondo te i messinesi hanno votato Accorinti perchè sono schiavi di Facebook ??? Ridicolo.
    La cittadinanza finalmente ha mandato a casa il vecchio sistema di favori e baronato. Possiamo solo migliorare.

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  16. tutto ciò che viene detto è sempre bello ma poi bisogna vedere i fatti concreti. ad esempio, io capisco che sono belle le piste ciclabili ma forse prima di fare quelle darei un occhiata alle nostre strade che sono leggermente piene di buchi piu’o meno profondi. certo poi magari tanti punti del suo programma saranno fattibili ma penso, da ignorante, che serviranno n bel po’ di soldini per attuarli. rilanciare l’economia di questa città non significa aprire i negozi la domenica o la notte ma dare l’oppurtinità di creare posti di lavoro per assicurare ai giovani un futuro non tanto roseo ma almeno grigiasto.
    i grandi sognatori spesso riescono a realizzare ciò che sembra impossibile, speriamo veramente che sia cosi. un augurio di tutto cuore a Renato, sindaco di tutti.

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  17. il “buon renato” ha vinto le elezioni. adesso deve amministrare… non si può sempre dare la colpa agli altri…

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  18. non sarebbe il caso di smetterla di infierire? accorinti ha vinto… che amministri.

    calabrò non sarà neppure in consiglio comunale… adesso quello che non si farà (o si farà) dipenderà dal nuovo eletto…

    vedremo come andrà…

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  19. forse il vecchio sistema di favori e baronato (come lo chiami tu) non era poi così forte… semplicemente il voto è libero e liberamente si è votato per accorinti.

    speriamo per la città che faccia bene…

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  20. Mi piace così tanto la conferma delle mie previsioni che ripropongo:
    Non è vero, inutile che i
    Inserito da giacomoprimo il Mer, 12/06/2013 – 12:28.

    Non è vero, inutile che i compari vogliano diffondere pessimismo. Una cosa è il primo turno per le comunali, specialmente nel sud dove il controllo nelle sezioni è capillare secondo il vecchio stile democristiano (e non è un caso che i rappresentanti di lista denunciati a Villa Lina appartengano a quello stile), un’altra sono i ballottaggi.
    E’ vero proprio il contrario. Accorinti ha sopravanzato di molto la sua lista già al primo turno, penalizzato dalla poca chiarezza delle procedure di voto. Calabrò ha invece ottenuto molti voti in meno della sua coalizione, segno che in molti l’hanno sentito come una scelta imposta, quale in effetti è, dai soliti notabili con tanto di promozione pubblicitaria asfissiante (sembrava di tornare ai tempi di Buzzanca).
    Al secondo turno si vota secondo il cuore invece… e l’ufficio marketing di Calabrò dovrà spendersi .. e “spendere” molto di più per convincere i messinesi a votarlo.
    Anche perché ci sono precedenti di capovolgimenti illustri in tal senso.

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  21. mmm… ma che bella foto !

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  22. E perché tu ne dai tante a lui che è salito ieri?

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  23. Non era così forte ???? È almeno da 30 anni che la nostra città era in mano a questo tipo di “gente”, 30 anni in cui chi ha amministrato ha pensato ad i suoi comodi e ai comodi degli amici. Lasciandoci vivere in una città all’abbandono. Devo essere sincero i miei concittadini mi hanno stupito, non credevo riuscissimo mai ad avere una ventata di aria fresca. Era ora.

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  24. Vabbe avrebbe messo l’auricolare e ripetuto

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  25. Crunch crunch crunch….

    e’ sa 2 giorni che non si riesce a dormire…

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