Transazioni e riconoscimento debiti fuori bilancio: il Comune è all'anno zero

Transazioni e riconoscimento debiti fuori bilancio: il Comune è all’anno zero

Danila La Torre

Transazioni e riconoscimento debiti fuori bilancio: il Comune è all’anno zero

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lunedì 12 Settembre 2016 - 10:43

Il segretario/direttore generale Le Donne ha rappresentato una situazione che ha preoccupato i consiglieri comunali, chiamati nei prossimi giorni a votare bilanci, rimodulazione del piano di riequilibrio e debiti fuori bilancio

Transazioni sottoscritte con circa 30 creditori su 200 per i crediti superiori a 50 mila euro e una mole enorme di debiti fuori bilancio inferiori a 50 mila euro da riconoscere in Consiglio comunale. A un anno e mezzo dall'approvazione del piano di riequilibrio, avvenuta il 28 febbraio 2015, e alla vigilia della sua rimodulazione, il Comune di Messina è ancora all' anno zero, come commenta la capogruppo del Pd Antonella Russo. La dura realtà è emersa nella seduta ordinaria della commissione bilancio, nel corso della quale è intervenuto il segretario/direttore generale Antonio Le Donne, che incalzato dalle domande dei consiglieri comunali ha rappresentato una situazione preoccupante.


LE TRANSAZIONI. In base alle linee guida della Corte dei conti per la redazione del piano di riequilibrio da parte degli enti locali, le transazioni avrebbero dovuto essere sottoscritte dai creditori prima di adottare la manovra finanziaria. Palazzo Zanca, invece, è ancora in alto mare. Sebbene la giunta Accorinti abbia da tempo stabilito il criterio in virtù del quale le transazioni vengono proposte ai creditori che avanzano dal Comune somme superiori a 50 mila euro, secondo quanto affermato in commissione da Le Donne, che si è riservato di fornire i dati precisi con nota scritta, ad oggi il Comune ha sottoscritto circa 30 transazioni a fronte di 200 creditori.
DEBITI FUORI BILANCIO. Lo scorso 5 agosto, il segretario/direttore generale ha inviato una nota a tutti i dirigenti al fine di predisporre le delibere di riconoscimento dei debiti fuori bilancio da portare in Consiglio comunale e oggi in commissione ne sono arrivati una decina. Da parte di Le Donne è arrivata però anche una proposta per il futuro, accolta con qualche perplessità dai consiglieri comunali, vale a dire quella di accorpare in un'unica delibera i debiti fuori bilancio che abbiano natura omogenea. Ad esempio, le 12 mila delibere del Dipartimento di Polizia municipale. Le Donne ha parlato espressamente di "delibera massiva". Ovviamente l'obiettivo è quello di accelerare l'iter di approvazione dei debiti fuori bilancio, cercando di recuperare il tempo perso sino ad oggi.
LE RESPONSABILITÀ DEI DIRIGENTI. Dal consigliere Adamo alla consigliera Fenech, passando per le consigliere Faranda, Russo e Risitano si è levato un coro unanime: "è necessario avviare le azioni di responsabilità nei confronti dei dirigenti che hanno prodotto debiti che potevano essere evitati".
LE TAPPE FISSATE DA LE DONNE. Il segretario/direttore generale ha invitato il Consiglio comunale ad approvare velocemente i debiti fuori bilancio che verranno sottoposti all'Aula per innescare un meccanismo virtuoso. "Man mano che i debiti dal Consiglio comunale verranno approvati saranno trasmessi alla Corte dei Conti e successivamente verranno avviate le verifiche per accertare eventuali responsabilità nei confronti dei dirigenti" ha affermato Le Donne, aggiungendo – in risposta ai consiglieri comunali – che su questo fronte sono stati fatti numerosi passi avanti, anche se l'accertamento di responsabilità non è una procedura nè semplice né automatica.
La commissione presieduta da Claudio Cardile è stata aggiornata all prossima settimana, quando – salvo approdi in aula il consuntivo 2015 – inizierà il dibattito sulle delibere relative ai debiti fuori bilancio.

Intanto, proprio in vista della prossima approvazione del rendiconto 2015, il capogruppo di “Felice per Messina”, Giuseppe Santalco, ha scritto all’amministrazione comunale e per conoscenza ai vertici delle società partecipate.
“Con riferimento alla nota integrativa delle società partecipate approvata dalla Giunta– si legge testualmente – si ritiene indispensabile, al fine di una completa e formale approvazione del Rendiconto finanziario 2015, che siano allo stesso allegati i Conti Consuntivi 2015 di Amam, Messinambiente e Atm comprensivi dei verbali di approvazione del CdA per Amam, Asssemblea dei soci di Messinambiente e Commissario Atm, in uno ai verbali del Collegio dei Sindaci delle singole partecipate”.

“Tale richiesta – conclude Santalco – viene fatta in via preventiva per evitare che il Consuntivo che sarà sottoposto al Consiglio sia privo della documentazione che formalmente con la presente viene espressamente richiesta”. (DLT)

4 commenti

  1. Vabbè, qui scherzano con noi come fosse un gioco. Iniziate a togliere (oltre che a tagliare) gli stipendi dei funzionari e dirigenti e vedrete come i loro uffici inizieranno a produrre tutto ciò che serve…
    Sono certo che si potrà anche stabilire che tutta la massa di impiegati del settore è eccessiva rispetto al reale fabbisogno dell’ente… ma questa è un’altra faccenda!

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  2. Vabbè, qui scherzano con noi come fosse un gioco. Iniziate a togliere (oltre che a tagliare) gli stipendi dei funzionari e dirigenti e vedrete come i loro uffici inizieranno a produrre tutto ciò che serve…
    Sono certo che si potrà anche stabilire che tutta la massa di impiegati del settore è eccessiva rispetto al reale fabbisogno dell’ente… ma questa è un’altra faccenda!

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  3. osservatore esperto 12 Settembre 2016 19:01

    L’accertamento delle responsabilità non richiede una procedura complicata. La responsabilità, se esiste, è già individuabile in sede di istruzione dell’atto di riconoscimento in quanto propedeutico. Ciò che risulta complicato è invece perseguire i responsabili tra i quali non è escluso possano far parte anche gli amministratori.

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  4. osservatore esperto 12 Settembre 2016 19:01

    L’accertamento delle responsabilità non richiede una procedura complicata. La responsabilità, se esiste, è già individuabile in sede di istruzione dell’atto di riconoscimento in quanto propedeutico. Ciò che risulta complicato è invece perseguire i responsabili tra i quali non è escluso possano far parte anche gli amministratori.

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