Convenzione disattesa tra Comune e ditta costruttrice. A pagare sono i cittadini

Convenzione disattesa tra Comune e ditta costruttrice. A pagare sono i cittadini

Convenzione disattesa tra Comune e ditta costruttrice. A pagare sono i cittadini

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lunedì 08 Aprile 2013 - 15:33

Dopo oltre 20 anni il Comune si accorge che le aree interne al complesso Messina 2 non sono state cedute a palazzo Zanca, come prevedeva invece l’accordo con la ditta costruttrice. L’energy manager Saglimbeni comunica che provvederà alla disdetta dell’utenza elettrica per l’impianto di illuminazione. Il consigliere comunale Giuseppe Capurro lancia l’allarme: “Il Comune deve rifarsi sulla ditta costruttrice, non sui residenti”

“La viabilità interna del complesso residenziale Messina 2 rientrava tra le opere di urbanizzazione che la ditta costruttrice aveva promesso di cedere al Comune al posto degli oneri concessori. Dopo oltre 20 anni il Comune si accorge che la cessione non è mai avvenuta”.

A denunciare la situazione paradossale, è il consigliere comunale Giuseppe Capurro, che ha interrogato a tal proposito il commissario del Comune, Luigi Croce.

E la mancata cessione comporta altri seri problemi. Il Comune di Messina è intestatario dell’utenza di fornitura energia elettrica dell’impianto di illuminazione interno al complesso Messina 2, quindi in un terreno attualmente ancora privato.

A seguito di tale “scoperta”, l’energy manager del Comune di Messina, Salvatore Saglimbeni, ha inviato una nota all’amministratore del complesso comunicando che provvederà alla disdetta dell’utenza che dovrà essere posta a carico degli abitanti.

Ecco quindi che il danno ricade sui residenti. “L’inerzia ventennale dell’amministrazione comunale – scrive Capurro – non può all’improvviso ricadere sui cittadini abitanti del complesso Messina 2 che si vedrebbero caricati di un onere che hanno regolarmente pagato all’impresa sul costo costruzione. L’iniziativa del Comune, pur rispondente ai criteri di efficacia e correttezza della pubblica amministrazione, si sarebbe piuttosto dovuta incentrare nei confronti dell’impresa costruttrice e nei confronti di coloro che hanno rilasciato i certificati di conformità”.

Capurro chiede allora al commissario Croce di dare incarico al dirigente del dipartimento Urbanistica “per verificare se gli impianti in questione sono stati realizzati conformemente al progetto presentato e alla convenzione stipulata e conseguentemente procedere adesso al loro collaudo, cessione e acquisizione al patrimonio comunale al fine di non determinare un’interruzione di erogazione dell’energia elettrica”.

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