Ai domiciliari il preside di Farmacia, prof. Bisignano, e il prof. Teti. Tra gli indagati l'ex rettore Tomasello

Ai domiciliari il preside di Farmacia, prof. Bisignano, e il prof. Teti. Tra gli indagati l’ex rettore Tomasello

Veronica Crocitti

Ai domiciliari il preside di Farmacia, prof. Bisignano, e il prof. Teti. Tra gli indagati l’ex rettore Tomasello

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lunedì 30 Settembre 2013 - 07:03

Questa mattina all'alba, i finanzieri della Compagnia di Messina hanno arrestato il preside della facoltà di Farmacia, Giuseppe Bisignano, e il prof. ordinario della stessa facoltà, Giuseppe Teti. I due sono responsabili di aver gravemente inquinato un concorso per ricercatore in Microbiologia e Microbiologia Chimica, allo scopo di pilotarne l’esito

Presentare la propria candidatura al bando di concorso per ricercatore in Biologia e Microbiologia era permesso a tutti.

In questo caso, infatti, non vi era bisogno di essere il nipote o il parente di qualche big dell’Università di Messina.Bastava iscriversi, far valere i propri titoli e partecipare.

Vincere il concorso, però, era tutt’altra storia. Requisito fondamentale per risultare primo era sostanzialmente uno: essere sangue dello stesso sangue di un professore universitario.

Certo, poteva anche accadere che un altro concorrente, più bravo e meritevole del prescelto, possedesse titoli e qualità per risultare vittorioso.

Ma, anche in questo caso, nessun problema. Bastava semplicemente dire “pacta servanda sunt” (i patti vanno rispettati) e istigare il ritiro dello “scomodo” e legittimo vincitore dietro la promessa di una sua successiva sistemazione in un altro concorso: “Questo non è il concorso per te, meglio che ti ritiri. Cambia e vedrai che ne vincerai un altro”.

“Quello messo in luce è un vero e proprio sistema deviato delle procedure concorsuali che regolano l’accesso al mondo accademico. I legami familiari, d’affari, sono così intrecciati che ci permettono di capire che il concorso di cui parliamo oggi non è che un tassello. Oggi faccio sì che tuo figlio vince un concorso, domani fai sì che un mio parente ne vinca un altro”, hanno dichiarato stamani i finanzieri della Guardia di Finanza che hanno seguito e portato a termine le operazioni.

Le indagini si protraevano da mesi. Intercettazioni telefoniche, appostamenti, controlli a tappeto: è bastato sollevare, di poco, il tappeto per far emergere una discarica di immondizia sparsa in tutto l’Ateneo messinese.

A finire agli arresti domiciliari, questa mattina all’alba, sono stati il Preside della Facoltà di Farmacia Giuseppe Bisignano ed il professore ordinario Giuseppe Teti.

Ma non solo. Indagati anche altri cinque nomi eccellenti: Francesco Tomasello (ex rettore dell’Unime), Cesare Grillo (gestore dell'economato), Maria Chiara Aversa (ex delegata del Rettore per la formazione delle Commissioni d’esami), Giuseppe Nicoletti (di Catania), Sandro Ripa (di Camerino) che rispondono a vario titolo di concussione, peculato, abuso d’ufficio e falso.

Il tutto aveva preso avvio da una denuncia per false fatture: si trattava di ottenere rimborsi su fondi che annualmente l’Università stanzia (circa 8000 euro di appropriazione illecita). “Da questo, quasi per caso, abbiamo scoperto la vicenda del concorso”, hanno dichiarato durante la conferenza stampa.

La storia si è svolta così. Era l’aprile 2013. Al bando di concorso truccato vi erano stati tre iscritti. Secondo la Commissione, una ragazza non aveva titoli, uno aveva titoli medi (il figlio di Bisignano) ed uno eccellenti (avrebbe dovuto vincere). Ma il legittimo vincitore non avrebbe potuto vincere. Così la chiamata di Teti: “Ritirati e vinci un altro concorso”.

Detto fatto. Cinque giorni prima della prova orale, il ragazzo decide di abbandonare la corsa.

In realtà, per cinque giorni, neanche Bisignano è a conoscenza della rinuncia (e quindi dell’automatica vittoria del figlio). Perché? Perché lo stesso Teti voleva utilizzare il tutto per poi chiedere un favore per un altro concorso in cui avrebbe partecipato una sua parente.

Insomma, un mare di legami e parentopoli, una vera e propria organizzazione perversa e a regola d’arte.

“Una consorteria criminale, un furto al futuro dei giovani” hanno dichiarato i finanzieri della Guardia di finanza di Messina che, questa mattina, hanno spiegato in conferenza stampa lo svolgimento delle operazioni e degli arresti. Le ordinanze di custodia cautelare, firmate dal GIP Massimiliano Micali, sono state eseguite all’alba ed hanno colto nel sonno sia Bisignano sia Teti. Ma saranno anche stati colti di sorpresa?

Veronica Crocitti

Twitter @VCrocitti

44 commenti

  1. Uno degli indicatori della qualità di una Università è quello che misura l’a t t r a z i o n e verso i giovani, misurato con il numero delle iscrizioni alle facoltà dove non vige il numero chiuso o pragrammato o altra diavoleria per rendere oomplicata la libera scelta degli studenti. Forse non sapete che la facoltà di GIURISPRUDENZA sia l’unica rimasta senza questo scoglio, ebbene a Messina, le iscrizioni a questa facoltà sono in caduta libera, in particolare negli anni della sciagurata era TOMASELLO, da cinquemila a meno di mille studenti, praticamente in quella segreteria sempre affollata all’inverosimile, con file fino a via Cesare Battisti, NON C’E’ PIU’ NESSUNO. Ecco il frutto marcio di una gestione, che la magistratura stia facendo venire a galla, causa della fuga, anche dei giovani messinesi, verso altre Università. CARO MAGNIFICO, DIDATTICA CERCASI NELLA STUDIORUM UNIVERSITAS MESSANAE.

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  2. puzza di bruciato 30 Settembre 2013 07:58

    Forse non hanno tutti i torti quando consigliano di chiudere l’università di messina.. Escluso che ci si rimbocchi le maniche per far saltare il coperchio e iniziare una pulizia molto certosina…. ma ho forti dubbi che sia questa volontà…

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  3. E vai! Finalmente un po di pulizia!
    Aspetto con ansia i nomi di questi illustri docenti.

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  4. alberto da giussano 30 Settembre 2013 09:14

    c era un articolo tempo fa su repubblica ( giornale del PD, quindi giornale dell area di molti prof ” rivoluzionari da salotto “di unime) che diceva che coem brevetti e robe simili, invenzioni e scoperte visto che è piena di ricercatori è tra le ultime di Itaglia, se non l ultima. In bocca al lupo!!! io penso che ora sia migliorata rispetto alla fine degli anni 90 durante la rettorazione del PD.
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    p.s. No problem finchè c è Pantalone padano che paga potete fare ricerca senza cercare

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  5. vergogna, siete la vergopgna di questa città!! xxxxxxxxxxxxx

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  6. come posso, da genitore, incitare mio figlio a dare il massimo per il conseguimento di una laurea o di un titolo di studio, quando esistono tutte queste brutte storie, con chi se la dovrebbe prendere mio figlio che si sforza di studiare se non con me, suo padre. perchè? perchè non ho un cognome eccellente od illustre, così la sua vita (lavorativa) andrebbe benissimo.
    spero solo che queste persone, vengano trattate come la peggior specie di delinquenti, pagare sia con la galera che economicamente, per costituire un fondo per le vittime della ingiustizia del lavoro.

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  7. Questo Paese non ha futuro.
    Come si fa a rimanere in un posto dove non è il merito a governare il progresso delle persone, ma le conoscenze e le raccomandazioni? Ovvio che chi può scappa, ed in genere trattasi pure dei più capaci ed intraprendenti e qui ci restano i figli di… che portano il livello di tutto sempre più in basso.
    Lo vediamo negli ospedali, negli uffici pubblici, nell’università.
    Purtroppo non credo che da questa piaga ne verremo mai fuori in quanto è insito nella nostra natura; l’Italiano ma soprattutto il meridionale ha un solo motto: tengo famiglia!

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  8. alberto da giussano 30 Settembre 2013 10:39

    ma io ricordo che già 10 anni un certo presidente
    diceva che aveva sistemato tutto ED ELIMINATO LA MAFIA DALL ATENEO e che sarebbe stato preso da esempio, BELL ESEMPIO dico io ora !! è super noto ormai il carisma ipnotico del suddetto, lui riesce a convincere anche un terrun marxista a diventare serenissimo e secessionista !!!!

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  9. Ci si scandalizza quando chi vince il concorso e’ un parente oppure uno non meritevole. Ma lo stesso sistema viene usato per quasi tutti i concorsi, anche quando a vincerlo sono persone tutto sommato meritevoli. Quello dei concorsi universitari e’ un segreto di pulcinella, tutti sanno come vengono gestiti. Ci sono delle eccezioni, magari qualche volta vince anche qualcuno che non era predestinato, ma sono appunto eccezioni. Chiedete ad un professore ordinario che cosa e’ una “cordata” nell’ambito del concorso nazionale per professori ordinari. Ma la stessa cosa avviene per tutti i livelli, dal concorso per dottorato in su. E non credo che Messina sia molto peggio di altre citta’ per quanto riguarda la regolarita’ dei concorsi, magari il nepotismo e’ piu’ forte e quindi spesso sono persone non meritevoli a vincere, ma nel resto d’Italia non credo si possa dire mettere la mano sul fuoco sulla regolarita’ dei concorsi universitari.
    Come gia’ detto da qualcuno: ““In Italia Einstein o Kant non otterrebbero un posto da ricercatore””

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  10. A Conferma di quello da te detto ti faccio notare un fatto accaduto in questi giorni raccontatomi da una persona a me vicina che studia a lingue e letterature straniere, ramo della facoltà di lettere e filosofia che di recente cambiato la presidenza…
    ..si è posto il problema di fare delle sessioni di esami in più a ottobre e novembre (come d’altronde erano state fatte nell’anno precedente) per favorire i fuoricorso…
    ebbene…i signori professori e presidenza compresa stanchi di alzarsi alle sett’albe per scaricare i container al porto hanno rigettato la richiesta…
    …ti faccio anche notare che le sessioni di esami in questa facoltà si contano al lumicino..quindi..che “valia” possono avere i ragazzi di iscriversi in università..senza contare le spese extra, che finendo sicuramente fuoricorso, a cui sono soggette le famiglie…..a me sinceramente gonfierebbero un pò perchè lo riterrei un modo per tenere vive le casse dell’ente…

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  11. alberto da giussano 30 Settembre 2013 10:53

    diciamolo francamente a tomasello lhan beccato perchè non ha parenti magistrati o amici a roma nè nel partito nè nel sindacato magistratura democratica del PD. non è che gli altri siano peggio di lui. E’ il SISTEMA!!!!!!! mi fa molta rabbia che certuni falsi comunisti al 100%, di alto livello in unime negli anni 90 mi parlavano di meritocrazia. SI UN poco di meritocrazia c è nel nord est! ma a messina è come bestemmiare se si nomina tale parola

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  12. Un covo si xxxxx, molto peggio di quanto si possa immaginare, Per 2 che ne prendono altri 200 sono dietro ad intrallazzare

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  13. Di a tuo figlio di continuare a studiare e non appena possibile fallo andare all’estero. Fara’ carriera e sara’ felice!

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  14. Il 90% di professori e ricercatori e’ li grazie a questo sistema.
    Ci sono dipartimeti che hanno sistemato tutta la famiglia. Padre, madre, figli e nipoti.
    Ve la ricostruisco io la trama!

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  15. Non è giusto condannare moralmente questi fatti. In una società che sta perdendo i valori della famiglia e del rispetto queste persone vanno lodate per il grande amore ed attaccamento ai legami familiari ed allo spirito di abnegazione parentale.

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  16. alberto da giussano 30 Settembre 2013 11:40

    beccano solo quelli che non hanno amici nel partito a roma, o non hanno amici o parenti magistrati…………perchè se li dovrebbero portare a tutti in manette dal piu famoso falso comunista dichiarato al piu piccolo fascistello cambia casacca usciere, con quelle faccine di “sola” bestemmiano parlando di meritocrazia., loro prendono le cattedere e i posti tecnico amministrativi andando avanti da soli senza calci in xxxx

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  17. ilbaronemascarato 30 Settembre 2013 11:40

    «La realtà italiana è che è una democrazia assoluta con delle anomalie». «Credo ci sia un elemento di gelosia in ognuna di queste persone perchè non riesco a trovare un’altra spiegazione».

    Per dirla in breve: “Cu po’ fari e nun fa, campa scuntentu”.

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  18. Teti (4), Navarra (4), Galletti (4), Bisignano (3), Cuzzocrea (2), Squadrito (3), Dugo (3), Tomasello (3)Ecc…….
    Non è una formazione di calcio, ma solo la punte di un icerberg ,con numeretti che rappresentato i fruitori o beneficiari appartenenti alle famiglie, facilmente identificabili negli organigrammi dell’ateneo (tutti coinvolti appassionatamente, tutti nessun escluso !!!!) il cui fenomeno è diffuso in tutte le ex Facoltà, che trova oggi conferma nell’accesso alle scuole di specializzazioni, e comunque un fenomeno comune a tutte le Università Italiane, nessuna esclusa.
    Che dire, chi è senza peccato scagli la prima pietra…………e dopo un’ora neanche un sassolino, ahimè !!

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  19. vincenzo cartagenova 30 Settembre 2013 12:09

    complimenti vivissimi alla redazione per avere inserito da subito i nomi nell’articolo, cosa che, come spesso accade, non ha invece fatto … il ns. quotidiano locale GdS!!, peraltro nemmeno sul proprio sito web, che dovrebbe essere sempre aggiornato ….che cittadella di provincia! (senza offesa per le fantastiche cittadine di provincia ricadenti ad altre latitudini del ns. belpaese, ovviamente, ndr)

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  20. I concorsi di quella, e delle altre facoltà sono stati tutti gestiti allo stesso modo.. non c’è bisogno di sorprendersi.
    E gli altri emigrano.
    Grazie Messina

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  21. vincenzo cartagenova 30 Settembre 2013 12:11

    bella battuta, quando ci vuole…ci vuole!

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  22. vincenzo cartagenova 30 Settembre 2013 12:12

    GdS ha aggiornato la new solo adesso!!…mah!

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  23. Ma per cortesia, ma dai, ma cosa dite!
    Non è possibile, non ci posso credere che all’ateneo messinese succedono queste cose!
    Vi esorto a fare ricerche più approfondite, vedrete che altro fango verrà a galla!
    Studia figlio mio vedrai che qualcosa arriverà!
    Brutti b…..i,studiano le assunzioni di figli e parneti a tavolino, a discapito di ragazzi che hanno fatto grandi sacrifici per poter partecipare ai concorsi.
    In galera tutta questa gente,e…..sarebbe il caso di buttare la chiave infondo al mare…per sempre.

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  24. Caro Alberto da Giussano (poteva anche chiamarsi Topolino, tanto è acclarato che Alberto non è mai esistito), innanzitutto mi chiedo perchè un leghista padano abbia tanto interesse a leggere un giornale di Messina… evidentemente sarà più interessante del giornale (quello di Feltri, ha letto bene, con la minuscola), libero, la patania… Detto questo, la ricerca all’ununiversità di Messina farà anche pena come dice lei, ma se riesce a trovare i dati sulla spesa statale procapite per studente, vedrà che non la paga assolutamente il Pantalone patano. Il sistema dei finanziamenti concepito dal ministro della pubblica distruzione Gelmini, infatti, è esclusivamente pensato affinchè le grandi università (che godono dei finanziamenti di aziende private e delle fondazioni bancarie), crescano sempre di più, mentre quelle piccole diventino sempre peggiori. Finchè il sistema sarà questo non ci sarà possibilità per una università del sud di fare concorrenza a quelle del Nord.

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  25. ecco perchè quando e SE accertate le precise responsabilità dell’ex rettore sig.tomasello sarebbe cosa buona e giusta chiedere i danni d’immagine dell’Ateneo.
    Da queste pagine e più volte nei miei commenti ho chiesto quali “interventi”, quali “risoluzioni” hanno adottato i rappresentanti degli studenti.MAI UNA RISPOSTA!!!

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  26. una volta c’erano le miniere di sale e i lavori forzati…facevano risparmiare lo Stato e mantenevano in forma i detenuti !

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  27. e poi scusate..andatevi a leggeri i ruoli del personale dell’università, fate prima no??

    guarda caso..i figli dei pezzi grossi…sono sempre geni come i papà….mah..segreti della genetica!

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  28. alberto da giussano 30 Settembre 2013 13:23

    –mentre quelle piccole diventino sempre peggiori,– SI ti gha rason, l università piccole come unime 30 mila studenti e univr 22 mila circa dati wikipedia, ma per impiegati e prof unime è come unibo da 76 mila studenti e MEZZA città campa dentro il policlinico, IMPIEGATI a unime o tramite consulenze esterne della stessa, o fittando disdicevoli case a prezzi esosi agli studenti calabresi, io ricordo che nel 1994 andavo a leggere la gazzetta ufficaiel alla biblio sotto le scale del rettorato, se serviva a qualche prof, i siori addetti a ciò dicevano che se l era presa il prof e non l aveva piu portata, vabbè che costava solo quelle 3 mila lire circa, il prof non aveva schei per comprarsela o farsi le fotocopie come facevo io. VIVA LA MERITOCRAZIA ALLORA e viva i dolci di messina che nessuno nel mondo sa fare, lì c è veramente meritocrazia nel fare i dolci messina è la prima in assoluto !!! e pure gli arancini, ho vomitato subito quello della rosticceria accanto al colosseo .

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  29. alberto da giussano 30 Settembre 2013 13:25

    il primario cardiochirurgo piu giovane di england è un veneziano ha 36 anni

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  30. ilbaronemascarato 30 Settembre 2013 13:38

    “Sapete che cos’è la Mafia … faccia conto che ci sia un posto libero in tribunale … e che si presentino 3 magistrati … il primo è bravissimo, il migliore, il più preparato .. un altro ha appoggi formidabili dalla politica … e il terzo è un fesso … sapete chi vincerà??? Il fesso. Ecco, mi disse il boss, questa è la MAFIA!!!”(P.B.)

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  31. ilbaronemascarato 30 Settembre 2013 13:43

    Di a tuo figlio di continuare a studiare, poi di iscriversi ad una loggia massonica e magari di candidarsi, alle prossime elezioni, nel movimento 5Stelle … lascia perdere l’estero, ci vuole troppo tempo per far carriera! 😉

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  32. Concordo pienamente! Inoltre questi figli di pezzi grossi, ben sistemati all’interno dei dipartimenti accanto ai loro genitori, sono pure arroganti oltre che essere palesemente incompetenti. Persone che non hanno mai fatto sacrifici e che non provano la minima vergogna! Fate una visita anche al polo Papardo che è pieno di fenomeni da baraccone in veste da ricercatori.

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  33. E’ bello vincere facile. Sbaragliare la concorrenza non con le proprie capacità ma con le pedate.

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  34. Brava Veronica Crocitti!! degna Nipote di un Comandante dei Vigili del Fuoco di Messina!! Gente di altri tempi!!

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  35. un ex capo governo delinquente ed a scendere un massa di politici, dirigenti ,professionisti e quaqquaraqqua sempre della stessa risma , non provoca alcuno scandalo in queste storie .però una domanda sorge: come mai sempre in mezzo Tomasello?

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  36. Ma come fa un giovane a investire nell’Università, soprattutto a Messina, dove non mancano i sotterfugi…. Speriamo che non si sentano più cose del genere… Noi giovani siamo stanchi di essere trattati come pedine nelle mani di pochi tiranni attratti solo dal potere e dai soldi…

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  37. Nascono raccomandati, studiano da raccomandati sempre con il massimo dei voti perchè guai a non regalare con insegnanti che riconosciuto il cognome si informano immediatamente del grado di parentela, preoccupati di eventuale ritorsione. I professori universitari vivono con terrore il momento di attribuzione del voto: guai a dimenticare la lode per l’esaminando figlio, nipote o cugino che sia.
    Il collega professore farebbe l’inferno.
    Conseguita la laurea con il massimo dei voti perchè non potrebbe essere altrimenti, il genitore si preoccupa soltanto per indirizzarlo dove esiste il collega con cui scambiarsi il reciproco favore: insomma è tutto un intrallazzo.
    Detto ciò la magistratura dovrebbe premurarsi di rimettere in libertà il cotanto prof. Bisignano, altrimenti prenda analogo provvedimento per tutti i suoi colleghi.
    Altrimenti qualcuno spieghi come vengono offerti contratti da 500 euro mensili o poco più a chi raggiunge dopo qualche mese il primo premio mondiale sulla ricerca fatta in altro ambito universitario.

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  38. Come mai nessuno parla del nipote du” patri nostru”?

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  39. Andate a vedere cosa ha combinato al Policlinico la xxxxxxxxx di uno degli xxxxxxxxx, xxxxxxxxx xxxxx xxxxxx xxxxx in due concorsi per ricercatore grazie all’aiuto dell’ex xxxxxxxxx. Non sarebbe anche lì il caso d’indagare?

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  40. E’ bello sapere che c’è qualcuno che fa ancora indagini accurate senza limitarsi alla specifica dell’indagine iniziale.
    I più disfattisti diranno che la loggia vincente indirizza le indagini per far fuori quella perdente. Ma nel caso dell’Università di Messina (ed in genere quella italiana) fare una indagine è come affondare il coltello nel burro fuso.

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  41. Perchè meravigliarsi? Perchè si debbono vergognare? E’LA PRASSI NAZIONALE!! Per eliminare questo vecchio sconcio bisognerebbe eliminare la corruzione che ci governa. Poi le Istituzioni di controllo, con leggi appropriate, possono rintracciare ed eliminare definitivamente (attraverso la magistratura con armi e mentalità nuove) gli elementi che dovrebbero essere integerrimi e che invece approfittano della loro posizione. L’unica RIVOLUZIONE civile è quella del voto; ci stavamo riuscendo e forse nel vicino futuro, la maturità dei cittadini italiani riuscirà a scrollarsi di dosso le caste e le lobbies che ci hanno rovinato.

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  42. Alberto da Giussano……..è da condannare il sistema dell’università di Messina, comunque, a mio parere, diffuso in tutti gli atenei…ed anche nella politica …..esempio….tra i tanti…il Trota non ha avuto vantaggi????…..se invece di essere il figlio di Bossi… era figlio dell’operaio “x” o del disoccupato “y” andava in Parlamento…o faceva il disoccupato…..Anche se suscita sdegno il fatto che essere figli di chi conta porta vantaggi…..e pur vero che per amore dei figli gli italiani sono disposti a fare carte false………certo è sbagliato, da condannare….ma è l’amore per i figli che ha generato questo assurdo sistema di parentopoli…comunque se sarebbe stato l’interesse economico, il denaro a muovere questo sistema, sarebbe stato più grave.

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  43. se finisci nelle mani di uno di questi medici “figli d’arte”
    cambierai opinione….

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  44. alberto da giussano 1 Ottobre 2013 07:06

    of course i figghi so pezz ‘e core, diciamo che nel caso del trota qualcuno ci ha messo lo zampino per farlo fuori, non è che il xxxx non abbia sistemato la famiglia per intero ma nessuno lo denuncia, il nessuno sarebbe= il giuda pagato, il bruto di cesare, il giulio per moro aldo, qualcuno che vuole il tuo posto e ti fa fuori, è strano che moltissimi= l 80% fanno così lì dentro unime, sopratutto il clan dei compagni, falsi compagni falsi rivoluzionari da salottino messinese, che non hanno mai preso in vita loro il manganello celerino sulle gengive coem succede ai no tav o no dal molin etc etc, beccano semopre a tomasello e controllano solo il suo telefonino, mi pare strano ecco tutto. GLI ALTRI pezzi grossi “comunisti d alemiani messinesi” NON FANNO RACCOMANDAZIONI alle mogli quando comandano forse ? mi spiace tanto per la gente costretta a emigrare per colpa di questi gentlemen, almeno tomasello e amici hanno L ONORE di non nominare la parola meritocrazia come fanno le famiglie del PD dentro unime, che poi sono peggio di tutti IN ASSOLUTO, con le loro faccine toste e pulite.

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