Cronache da Marte: in esclusiva su Tempostretto le telefonate tra Accorinti e la Raggi

Cronache da Marte: in esclusiva su Tempostretto le telefonate tra Accorinti e la Raggi

Rosaria Brancato

Cronache da Marte: in esclusiva su Tempostretto le telefonate tra Accorinti e la Raggi

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sabato 01 Ottobre 2016 - 22:04

Solo per i nostri lettori i colloqui telefonici tra il sindaco di Messina e la sindaca di Roma a proposito di bilanci, assessori e Renzi... Cronaca immaginaria di una telefonata di fantasia

Siamo venuti in possesso di una serie di telefonate riservate tra Accorinti e la Raggi che pubblichiamo, in esclusiva per il lettori di Tempostretto, declinando ogni responsabilità per i contenuti shock delle stesse. Croanca di fantasia di una telefonata ai confini della realtà

ACCORINTI- Ciao Virginia, sono Renato. Intanto auguri per la tua straordinaria elezione, anche tu, come me, hai combattuto e vinto a mani nude contro una portaerei, una cosa veramente epocale e lo dicevo a tutti, guarda è un’emozione bellissima questo stare al fianco della gente e senti sicuramente verrò a trovarti di persona perché quelli come noi, che vincono a mani nude contro le portaerei devono fare squadra e dopo che abbiamo combattuto 40 anni di battaglie dobbiamo assolutamente incontrarci e parlare di questi nostri 40 anni che se li uniamo diventano 80, 160, 240 anni, milioni di anni di battaglie e facciamo l’area integrata delle battaglie

RAGGI– Ma io non ho 40 anni di battaglie. Sono nata nel ‘78

ACCORINTI– Va bè, non contano gli anni, conta l’intensità dell’emozione. Ma senti, io devo assolutamente venire a Roma per parlare di questa cosa degli assessori al bilancio, sento che c’è affinità tra di noi. Ho visto che ora hai scelto questo Mazzillo, che era tesserato Pd e c’è stato un putiferio, ti capisco, pure a me stanno succedendo le stesse cose con il mio assessore al bilancio che 2 ore dopo che l’ho nominato mi ha portato alla Leopolda sicula con Faraone e tutti quelli che cantavano “grazie Renzi” e si è fatto pure il selfie. Devo capire come hai fatto, ne hai selezionati tanti, casomai se te ne avanza uno o se Mazzillo cambia idea, lo mandi qui. Oppure se vogliamo fare uno scambio in quest’ottica d’integrazione tra Città Metropolitane, tra noi sindaci metropolitani ci s’intende meglio. Anzi sai che ti dico, tra 10, 12 giorni al massimo sono da te a Roma. Vengo a piedi perché se no Trischitta m’insegue per vedere se ho lo scontrino. Lo Stretto mi tocca attraversarlo a nuoto così evito di prendere la Caronte e non mi accusano di fare inciuci con i Franza. Guarda un inferno, se continua così non posso più andare da nessuna parte.

RAGGI– Ma chi è Trischitta?

ACCORINTI– Come chi è Trischitta? Uno che non s’intende di Premi Nobel. Poi ti spiego, ma ora parliamo di Andrea Mazzillo, il tuo assessore al bilancio, mi piace, ha una bella presenza, ecco se se ne va ti presento quello mio. Per ora ho una situazione di “surplus”. Me ne avanza uno. Il mio è bravissimo, straordinario, eccezionale, ha fatto 3 bilanci in pochi giorni, una cosa pazzesca. Noi siamo stati un anno per fare un previsionale 2015 ed un anno per integrare il Piano di riequilibrio. Lui in pochi mesi ha fatto consuntivo 2015, integrazione al Riequilibrio e previsionale. Una macchina da guerra.

RAGGI– Ma se è così bravo perché non te lo tieni?

ACCORINTI- Come dire, è un po’ bizzarro, ma voi siete abituati con Grillo. Usa certe cravatte strane, però è che… è un po’ rigido. Ha preso sul serio sta cosa dei bilanci, dei tagli, ha la fissa del pelo nell’uovo, dell’equilibrio di bilancio. Ste cose va, spunta in giunta con il trolley pieno di carte. E poi, senti, te lo devo dire. E’ del Pd. Non è un semplice simpatizzante, ha proprio la foto di Renzi sul comodino. Però se dici sì lo facciamo esorcizzare prima di mandartelo.

RAGGI- In effetti strappare un soldato di Satana a Satana in persona potrebbe essere un’idea. Però bisogna capire che tipo di esorcismo si fa in questi casi, dipende da quanti anni è posseduto, se è in fase conclamata o meno. Fammici pensare.

Accorinti non ebbe il coraggio di dire alla Raggi che Eller è inesorcizzabile, piuttosto che passare al M5S preferirebbe donare la sua collezione di cravatte al museo egizio. Ma doveva risolvere il problema e liberarsi del toscano. Per riflettere sul da farsi si recò nel Salone delle Bandiere, dove però trovò il caos.

Il Salone era affollato dai dirigenti di Palazzo Zanca chiamati a raccolta da Le Donne in base alla tabella di marcia da lui fissata per il rispetto degli obiettivi del Piano di riequilibrio. Il direttore generale-segretario generale-leader maximo-Napoleone aveva dato ad ognuno la tabella di marcia personalizzata per capire il grado di attaccamento alla causa del Riequilibrio, detto anche il Magico mondo di Amelie. Li aveva riuniti nel Salone delle Bandiere per sottoporli ad un test motivazionale. Aveva programmato un master con la Fata Turchina ed un seminario con il mago Silvan. La scena che vide Accorinti lo lasciò esterrefatto. La Fata Turchina in piena crisi isterica, De Francesco, Dell’Acqua e Di Leo con in mano la bacchetta magica davanti ad una catasta di bollette tari. “noooooo noooo- gridava la Fata- Dell’Acqua noooo. Ti ho detto Bibidi bobidi bu le parole sono importanti, se sbagli la frase la magia non funziona. E tu, Paganoooo non dovevi tagliare le spese entro il 30 settembre? Se agiti così male la bacchetta confondi il calendario” “Ma il 30 settembre era 2 giorni fa come si fanno le magie retrodatate?”. La Fata Turchina sbraitava con Le Donne: “mi stanno diventando i capelli verdi. Pure Silvan da 2 giorni prova a fare uscire dal cilindro 20 milioni di euro per l’Amam, ma è come far arrivare l’acqua a quelli del quartiere Lombardo dopo le 13. I-m-p-o-s-s-i-b-i-l-e”.

Fu così che Accorinti chiamò la Raggi un’altra volta

ACCORINTI- Ciao Virginia, ti serve un direttore generale?Si chiama Le Donne, te lo mando in trasferta così faccio contenti Cambiamo Messina dal basso e Indietro non si torna. Ah, no aspetta, però se te lo mando litigo con Giampiero D’Alia. Ti mando Signorino? No, aspetta, pure così litigo con D’Alia. Sono disperato. Virginia aiutami

RAGGI– Ma come fai senza chi capisce di bilanci se li mandi a me?

ACCORINTI- Ho capito che non mi serve un assessore al bilancio. Abbiamo scongiurato il dissesto facendo un Piano pazzesco per i prossimi 30 anni. Altro che dire NO alle Olimpiadi, noi siamo troppo avanti. Per i prossimi 30 anni diremo NO a tutto, pure al torneo di briscola a 5 al centro per anziani di Villa Dante. Anzi no, pure quello abbiamo chiuso. Virginia so quello che stai passando per i NO che hai detto a Renzi. Pure io, ora se ne è spuntato con sta storia del Ponte, che non ci credeva neanche mia nonna all’epoca figurati oggi. Mi è toccato prendere dalla cantina la maglietta NO PONTE, che puzza di naftalina. Proprio adesso che mi ero fatto fare le magliettine Free Tibet nuove di zecca molto style molto eleganti, colori invernali, materiale morbido. Speriamo che entro Natale la finisce

RAGGI– Ma a parte Renzi come sei messo con l’opposizione?

ACCORINTI– Benissimo, ho un gruppo di sostenitori in Consiglio comunale. Quelli di Forza Italia, i genovesiani insomma. Certo, sono un po’ fastidiosi durante l’anno, come le mosche in autunno, però puoi contare su di loro, le cose giuste va. Al momento del bisogno ci sono, gli porti un bilancio all’ultimo secondo e loro manco lo guardano, se ne innamorano proprio. Ma durante l’anno sono fastidiosi. Soprattutto Trischitta, mi ha fatto un macello perché sono andato ai 90 anni di Dario Fo. Dice che non è missione istituzionale. Ma che vuol dire? D’accordo, magari non è istituzionale, ma la mia è una missione, quella di redimere Messina dal default spirituale. Ho una mission io, mica posso guardare gli scontrini. E’ il mio ruolo salvifico che dà al mio viaggio l’imprinting istituzionale. Ma Trischitta mica capisce la differenza tra un Premio Nobel ed un Premio Oscar. Tra un tappeto rosso e un tappeto di spine. Però gli amici si vedono nel momento del bisogno. Mi votano tutto, per questo mi avanzano gli assessori al bilancio. Potrei farne persino uno io, lo approverebbero sicuro. Anzi, penso che mi prendo ad interim la delega.

RAGGI– Beato te. Qui mi stanno facendo l’inferno. Pure il direttorio ci si mette…

ACCORINTI-Ma è il gioco delle parti. Ti abituerai. Poi sai, con il direttorio, fai come faccio io con Cambiamo Messina dal basso quando si lamentano li stordisco con 12 ore di discorso sulle battaglie epocali. Tu raccontagli le barzellette su Grillo e Di Maio. Allora ci vediamo tra 12 giorni, ma mi raccomando non dire niente alla stampa della nostra telefonata.

RAGGI-Sì lo so, questi giornalisti appostati sotto casa mia per giorni e giorni mi fanno pena

ACCORINTI– Non lo dire a me. Certa stampa è un incubo, pure peggio delle mosche che ti dicevo. Ci sono quelli di Tempostretto poi…. non ne parliamo: hanno il male dentro.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. da sbillicarsi!!!!!!!!!!

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  2. da sbillicarsi!!!!!!!!!!

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  3. ROSARIA, SEI GRANDEEEEEE!!!!!!!!!!!!!

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  4. ROSARIA, SEI GRANDEEEEEE!!!!!!!!!!!!!

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  5. Rosaria….. Favolosa come sempre!!!!!

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  6. Rosaria….. Favolosa come sempre!!!!!

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  7. Mitica!
    Ora speriamo che la Raggi non chiami Accorinti per qualche prestito…ahahah!!!!

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  8. Mitica!
    Ora speriamo che la Raggi non chiami Accorinti per qualche prestito…ahahah!!!!

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