Accorinti e il "mistero" dei fondi ecopass: "Approssimazione da parte di tutti"

Accorinti e il “mistero” dei fondi ecopass: “Approssimazione da parte di tutti”

Accorinti e il “mistero” dei fondi ecopass: “Approssimazione da parte di tutti”

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mercoledì 03 Aprile 2013 - 07:45

Il candidato sindaco per la lista civica "Cambiamo Messina dal basso" individua una serie di punti non rispettati previsti nelle convenzioni ed invita il commissario Luigi Croce ad agire in difesa della città qualora non arrivasse alcun riscontro ai ripetuti solleciti

“La vicenda Ecopass fa emergere approssimazioni e inazioni che riguardano tutti, ciascuno per la propria parte”. A sostenerlo è il candidato sindaco per la lista civica “Cambiamo Messina dal basso”, Renato Accorinti.

“Gli Uffici Comunali – spiega Accorinti – sostengono di non aver mai ricevuto esaustive e regolari rendicontazioni sugli incassi relativi al ticket di attraversamento, e puntano il dito contro le Compagnie di navigazione che non avrebbero rispettato quanto stabilito nei Protocolli di Intesa e nelle Convenzioni. Le Compagnie (o almeno alcune tra esse), affermano di aver provveduto a corrispondere le competenze fino a dicembre 2012, glissando però in merito alle rendicontazioni”.

Secondo Accorinti, il quadro è confuso a causa di ritardi, omissioni e mancate verifiche con responsabilità “equamente ripartite tra l’Amministrazione Buzzanca e le Compagnie di Navigazione”.

E in cosa consistono tali ritardi, omissioni e mancate verifiche? “Le Compagnie avrebbero dovuto – dichiara Accorinti – tenere un doppio registro giornaliero (uno proprio, l’altro per il Comune) con le indicazioni dell’importo incassato (art. 5 del Protocollo di Intesa del 29/05/2010); trasmettere settimanalmente per email un report sul numero dei tagliandi distribuiti, suddivisi per categoria di automezzi (art. 4); versare entro il 10 di ogni mese gli introiti relativi alla mensilità precedente (art. 4). Da parte sua, il Comune avrebbe dovuto vigilare sul pagamento degli ecopass da parte degli utenti tramite agenti di Polizia Municipale e dipendenti comunali presso gli imbarchi. Non si ha notizia dell’esito di queste verifiche, se mai effettuate. Se le Compagnie non hanno rendicontato e/o non hanno versato, il Comune non ha vigilato: né sul comportamento degli esattori, né su quello degli utenti. Non si capisce dunque come mai non si riesca, malgrado i ripetuti (per quanto in verità un po’ tardivi) solleciti degli Uffici Comunali, a venire a capo del numero dei tagliandi rilasciati e del relativo incasso e come mai manchi ogni rendicontazione per gli anni 2010 e 2011”.

“Al di là della colpevole confusione di attività e competenze – conclude Accorinti – il comportamento delle Compagnie, di fatto, arreca un danno economico rilevante alle casse comunali e, soprattutto, incrina il rapporto di fiducia tra soggetti privati e pubblici che resta alla base dei rapporti di concessione tramite cui le stesse compagnie realizzano i loro importanti profitti. Non sono accettabili i ritardi con cui non si è avuto alcun seguito ai ripetuti solleciti inviati in gennaio, febbraio, marzo dagli Uffici, dal Commissario e, tramite essi, dall’intera città; se anche l’ultimo sollecito non dovesse ottenere risposta in termini brevissimi, invito il commissario Croce ad attivare ogni forma di tutela dell’interesse economico e di immagine della Città”.

8 commenti

  1. vorrei sapere quanti messinesi civili e politici ancora hanno il coraggio di dire che questa città è civile e democratica, si facciano un giro all’estero.

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  2. ART.21 COSTITUZIONE libertà di pensiero. Renato ACCORINTI da una dimostrazione di competenza ( conosce a menadito il protocollo d’intesa ) e di autorevolezza ( avrebbe sollecitato con fermezza, ai loro compiti di ufficio, i responsabili di servizio interessati all’ecopass). Quanta differenza con il politico di mestiere Peppino BUZZANCA, la gente di Messina, come Renato ACCORINTI, è più preparata nella soluzione dei problemi, e libera dal voto di scambio, può manifestare autorevolezza nei confronti della burocrazia comunale e delle RSU di palazzo Zanca. B R A V O R E N A T O, sono certo che la soglia di sbarramento del 5% non sia un tuo problema, lo sarà per i galoppini elettorali, oggi presenti in consiglio Comunale.

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  3. SOlamente i messinesi ignoranti che pullulano su queste pagine

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  4. puzza di bruciato 3 Aprile 2013 16:59

    Io non la chiamerei approssimazione ma “COMPIACIMENTO”…

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  5. GRANDE RENATO IO SONO CON TE!!!!!! L UNICO MODO X FAR USCIRE MESSINA DA UN VENTENNIO DI POLITICI CORROTTI E SFRUTTATORI!!! MESSINESI NON CREDETE PIU ALLE PROMESSE DI QUESTI CIALTRONI!!!!! MESSINA PUO’ RINASCERE MA CON GENTE NUOVA…

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  6. VERGOGNOSO……IL COMUNE NON HA I SOLDI PER PAGARE I LAVORATORIN PADRI DI FAMIGLIA……MA DIMENTICA I SOLDIDELL ECOPASS…..MA…!?!?!?!?!? SVEGLIAMOCI MESSINESI…..!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! A NOI RIMANGONO SOLO I TIR….

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  7. Direttori, Dirigenti, Responsabili – Vi chiedo se i soldi dell’eco pass fossero di uno di Voi vi sareste comportati così ??? – di chi le responsabilità ??? – Dott. Croce non crede che ci siano i presupposti di una denuncia “circostanziata” alla Procura della Repubblica ???

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  8. LA SOLUZIONE E’ PIU’ SEMPLICE DI QUANTO SI POSSA PENSARE. siamo nel 2013 e ancora contate sui registri, doppi registri, email settimanali… bastava installare due telecamere con lettura targa (cento euro l’una) una in entrata e una in uscita dall’imbarcadero e sistemare la centralina con il LOG in un apposito ufficio del comune, magari al ced. poi settimanalmente, mensilmente, giornalmente, quando volete voi controllate il numero totale di targhe registrate, magari inserendo un controllo incrociato con i dati della mctc per verificare i vari importi in base alla categoria dei mezzi transitati ed il gioco è fatto. sarebbe il comune stesso a chiedere la cifra esatta a chi deve il corrispettivo.
    chista va dugnu gratis

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