Servizi e lavoratori in ginocchio. Niente soldi per Messinambiente, il dramma continua

Servizi e lavoratori in ginocchio. Niente soldi per Messinambiente, il dramma continua

Francesca Stornante

Servizi e lavoratori in ginocchio. Niente soldi per Messinambiente, il dramma continua

Tag:

venerdì 22 Aprile 2016 - 16:59

Dai servizi sociali al personale comunale, passando per le cooperative che gestiscono servizi fino alle partecipate. L'assenza del bilancio 2015 sta mandando in tilt servizi e stipendi. Ancora brutte notizie per Messinambiente, nonostante la soluzione alternativa della transazione. Per avere i soldi la società dovrà attendere la prossima settimana.

La tensione è ormai alle stelle. I lavoratori si sentono presi in giro e già da ieri sera hanno iniziato a temere che le rassicurazioni ricevute in questi giorni non si tramutassero in realtà. E infatti dovranno aspettare ancora. Perché, come se non bastasse quanto sopportato in questi giorni, adesso ci sarà questo lungo week end festivo e dunque, se non ci saranno altri intoppi, gli stipendi li vedranno non prima di mercoledì. A Messinambiente è ormai una storia infinita. E gli stipendi non sono l’unica emergenza che il liquidatore Giovanni Calabrò deve affrontare. C’è un servizio pubblico essenziale da mandare avanti senza ormai neanche un centesimo in cassa, ci sono i fornitori che stanno avendo un’immensa pazienza ma che avanzano già tanti soldi, ci sono le utenze da pagare perché la società rischia di vedersi tagliata la luce se entro la prossima settimana non salda le bollette. La crisi finanziaria di Palazzo Zanca sta lentamente facendo sprofondare la sua già agonizzante società dei rifiuti. La soluzione alternativa era stata trovata nei giorni scorsi con una transazione tirata fuori dal cilindro che sbloccava comunque delle somme per la partecipata di via Dogali. Si doveva risolvere tutto entro mercoledì. Invece stamattina un nuovo problema al sistema informatico di Palazzo Zanca ha bloccato tutto. Calabrò ha trascorso l’intera mattinata al Comune sperando di ricevere una buona notizia, si è dovuto rassegnare alla rassicurazione che il problema è stato risolto nel pomeriggio. Questo però significa che Messinambiente dovrà aspettare almeno fino a martedì, forse mercoledì, per disporre materialmente della somma di 1.437.000 euro che basteranno a stento per gli stipendi e i fornitori, soprattutto quelli del gasolio, del noleggio dei mezzi e le officine.

«Se tutto andrà per il verso giusto – affermano la segretaria generale della Fit Cisl Manuela Mistretta e la segretaria provinciale Rosaria Perrone – i soldi arriveranno in azienda non prima di metà della prossima settimana e poi saranno necessari altri ulteriori giorni per essere a disposizione dei lavoratori che, così, avranno maturato già due mensilità arretrate». In pagamento, infatti, andrebbe lo stipendio di marzo ma quando già è stato maturato quello di aprile. «È il cane che si morde la coda – continuano le rappresentanti sindacali – e le prospettive, senza il bilancio preventivo del 2015 approvato, sarebbero devastanti. Per i lavoratori e per la città».

I sindacati sono sul piede di guerra perché ritengono sia stata tradita la fiducia che hanno posto nell’Amministrazione. «Siamo pronti a convocare nuovamente un’assemblea di tutti i lavoratori per concordare tutte le azioni, anche eclatanti, che si riterrà opportuno mettere in atto a tutela di diritti, come il salario già maturato, e di dignità dei lavoratori».

Per la Fp Cgil lla mancanza di liquidità nelle casse comunali si aggiungono l'incompetenza e la negligenza da parte di chi non ha provveduto a prendere le adeguate misure atte ad evitare quanto accaduto nella giornata odierna, vale a dire che i tutti i mandati effettuati dalla Ragioneria ritornassero al mittente. "E’ il segno del fallimento della dirigenza del Comune e di chi ne detiene il timone. Un disastro. Non troviamo altri termini per definire l’attuale situazione" questo è il commento di Clara Crocè Segretaria Generale della FPCGIL e di Carmelo Pino Segretario del settore. "Auspichiamo che il mandato rifatto oggi non subisca ulteriori impedimenti e che il Comune abbia superato i problemi con la banca. Per evitare che la fiducia accordata dai lavoratori non effettuando lo sciopero del 19 aprile non si traduca in manifestazioni incontrollate da parte dei lavoratori"

. A Palazzo Zanca sul fronte dei servizi e dell’occupazione la mancanza del bilancio sta diventando un dramma di dimensioni immani. Oggi davanti la porta del sindaco c’erano i lavoratori della coop Azione Sociale che gestisce una serie di servizi per conto del Comune. Alcuni sono impegnati negli appalti della legge 328 e tra di loro c’è chi non prende lo stipendio da addirittura 11 mesi. Ci sono anche gli operatori dei servizi comunali che sono senza soldi da dicembre. Una crisi senza fine che sta gettando nella disperazione decine di famiglie.

L’elenco dei lavoratori che in questo momento non sanno quando prenderanno lo stipendio è però molto più lungo. Ci sono i dipendenti comunali, che ieri hanno protestato al Comune, ci sono i lavoratori della cooperativa che si occupa del servizio di pulizie a Palazzo Zanca, ci sono gli altri operatori dei servizi sociali. All'ATO3 il Comune non paga le fatture da gennaio e tra mille salti mortali il liquidatore Michele Trimboli è riuscito fino ad ora a garantire tutte le mensilità, anche se adesso anche i 51 dipendenti Ato aspettano di ricevere lo stipendio di marzo. La lista rischia di diventare sempre più lunga.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. E nessuno paga per gli errori commessi, neanche Dirigenti pagati fior di quattrini….
    Non mi è sembrato di aver sentito nessuno che abbia pronunciato almeno la parola “scusateci”….

    0
    0
  2. E nessuno paga per gli errori commessi, neanche Dirigenti pagati fior di quattrini….
    Non mi è sembrato di aver sentito nessuno che abbia pronunciato almeno la parola “scusateci”….

    0
    0
  3. MessineseAttenta 11 Luglio 2016 08:29

    Cosa c’entrano i Dirigenti?
    In questo caso, la colpa non è loro, ma degli organi politici.
    Se i bilanci non sono pronti la colpa è della giunta Accorinti che non fornisce i dati alla Ragioneria.
    Cosa dovrebbero scrivere nero su bianco?
    Ma perchè cercate di difendere sempre questi incapaci, che hanno carpito la buona fede dei Messinesi, approfittando della disperazione di chi è stato da sempre mal governato?
    In cassa rimangono pochi spiccioli.
    Con il mese di luglio finiranno i fondi a disposizione.
    La giunta ha cazzeggiato, inseguendo fantasmi ed asini volanti.
    Adesso, finiranno col sedere sulla dura realtà.
    Povera Messina!!!!!!!!!!!

    0
    0
  4. MessineseAttenta 11 Luglio 2016 08:29

    Cosa c’entrano i Dirigenti?
    In questo caso, la colpa non è loro, ma degli organi politici.
    Se i bilanci non sono pronti la colpa è della giunta Accorinti che non fornisce i dati alla Ragioneria.
    Cosa dovrebbero scrivere nero su bianco?
    Ma perchè cercate di difendere sempre questi incapaci, che hanno carpito la buona fede dei Messinesi, approfittando della disperazione di chi è stato da sempre mal governato?
    In cassa rimangono pochi spiccioli.
    Con il mese di luglio finiranno i fondi a disposizione.
    La giunta ha cazzeggiato, inseguendo fantasmi ed asini volanti.
    Adesso, finiranno col sedere sulla dura realtà.
    Povera Messina!!!!!!!!!!!

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007