Spending review a Catania, status quo a Messina. A quota 96 consiglieri contro 72

Spending review a Catania, status quo a Messina. A quota 96 consiglieri contro 72

Danila La Torre

Spending review a Catania, status quo a Messina. A quota 96 consiglieri contro 72

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lunedì 22 Aprile 2013 - 15:10

La nostra città avrà 96 rappresentanti per 6 municipalità, che significano gettoni di presenza e oneri riflessi, ovviamente a carico del Comune

Consiglieri di circoscrizione: Catania taglia, Messina mantiene . Se il capoluogo etneo scende da 150 a 72 rappresentanti, 12 per ciascuna delle 6 circoscrizioni, la nostra città resta a quota 96, 16 per ogni circoscrizione, solo 12 in meno (2 per ogni circoscrizione) rispetto alle precedenti elezioni ed esclusivamente per effetto del Censimento, che ha “declassato” Messina, scesa al di sotto della soglia dei 250 mila abitanti .

Mentre il Comune di Catania, dunque, ha applicato la spending review, riducendo i quartieri da 10 a 6 e dimezzando il numero dei consiglieri, il Comune di Messina ha preferito mantenere lo status quo ante, lasciando chiusa in un cassetto la proposta di delibera firmata dal Commissario straordinario Luigi Croce , che con i poteri della giunta aveva approvato alcune modifiche ed integrazioni al Regolamento per il decentramento stilato dall’ex assessore al ramo, Franco Mondello, durante l’amministrazione Buzzanca (vedi correlato).

In base al provvedimento predisposto dal reggente di Palazzo Zanca, che giace agli atti della Commissione decentramento e che nel frattempo è diventato anacronistico, il numero dei consiglieri sarebbe passato dai 18 delle ultime elezioni a 8 per ogni Circoscrizione, per un totale di 48 consiglieri circoscrizionali. Il taglio netto è stato però solo ipotizzato e, rispetto a quel numero, di consiglieri di circoscrizione ce ne saranno addirittura il doppio in più, 48, come ormai ufficialmente stabilito dal Decreto assessoriale n.75 de 10 Aprile 2013 firmato dall’assessore regionale Patrizia Valenti .

Il nostro Comune avrà, infatti, 96 rappresentanti per 6 municipalità, che corrisponderanno ad altrettanti gettoni di presenza , che in molti casi – se non in tutti – si tramuteranno anche in oneri riflessi, ovviamente a carico del Comune.

Alla faccia del contenimento della spesa e dei tagli ai costi della politica, che continua ingrossare se stessa svuotando le tasche dei cittadini , da cui preleva i soldi per mantenere poltrone e privilegi. A dispetto delle promesse e dei proclami. E, poi, i partiti “tradizionali” si stupiscono se vince Grillo. (Danila La Torre)

10 commenti

  1. messina mantiene tutta sta gente per fare che??

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  2. Interrogazioni? segnalazioni?..detta alla Cetto Laqualunque:”una beneamata mixxxia”..

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  3. Sicuramente dovranno rendere conto agli elettori messinesi quei politici locali che hanno fatto “abortire” nei cassetti della competente commissione consiliare uno dei provvedimenti più importanti della politica di “spending review” portata avanti dal Commissario Straordinario di cui forse alcuni non hanno compreso la valenza difendendo strenuamente i propri interessi di parte.

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  4. Tengono famiglia…

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  5. franco martino 23 Aprile 2013 03:23

    L’altro giorno un amico di F B si chiedeva: “per quanto tempo la classe politica pensa di potere prendere in giro il Popolo”, ebbene leggendo simili notizie direi: “PER SEMPRE”.

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  6. pagate l’IMU buddaci !

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  7. Propongo come soluzione di non votare neanche per questi organismi assolutamente inutili ….

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  8. io sono stufo di ingrassare tutta questa gente incapace e incompetente che sa solo rubare. da più di 20 anni Messina e stata depredata violentata abusata da tutta la classe politica. a che servono 96 consigliere di quartiere si potevano più che dimezzare con la rete. tanto noi qui siamo nel quarto mondo grazie alla politica che sa solo fare i propri affari..

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  9. 96 semianalfabeti che si riuniscono il più possibile solo per rubare quei 4 soldi o per essere sicuri di avere turni piu favorevoli al lavoro

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  10. Ma dai veramente 24 Aprile 2013 16:05

    ne conosco qualcuno e posso dire che lo fanno per agevolazioni al lavoro, per prestigio personale, poi perché non si debbano ridurre il numero dei consiglieri tenendo in considerazione che li paghiamo, probabilmente la città è ricca e può permettersi di gettare i soldi dei contribuenti.
    le tasse comunali fatevele pagare dai consiglieri.

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