"La Tares è attaccabile, ma non pagare significherebbe dissesto". Le due proposte del Pd

“La Tares è attaccabile, ma non pagare significherebbe dissesto”. Le due proposte del Pd

R.B. - F.ST

“La Tares è attaccabile, ma non pagare significherebbe dissesto”. Le due proposte del Pd

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sabato 11 Gennaio 2014 - 12:21

Conferenza stampa del gruppo Pd sul caos Tares. Felice Calabrò, a nome di tutti i consiglieri, ha contestato l'amministrazione sulla gestione della vicenda ma offre collaborazione. Due le proposte: rivedere le riduzioni e sospendere in autotutela la tassa per avere il tempo di riflettere e intervenire.

Unico obiettivo: collaborazione. Nessuna intenzione di cavalcare la protesta che in questi giorni è esplosa tra i cittadini che si sono visti recapitare bollettini che scottano. Il Pd dice la sua sul caos Tares e lo fa con una conferenza stampa in cui a parlare a nome dei consiglieri comunali che fanno capo al partito è Felice Calabrò. Non sconfessano la Tares, e anche volendo non potrebbero farlo perchè tutti tranne Simona Contestabile avevano detto sì all'introduzione della nuova tassa su rifiuti e servizi. Guardano però con occhio critico l'operato dell'amministrazione comunale e mettono sul piatto alcuni consigli che hanno il sapore della proposta.
Nessun dubbio sul fatto che i cittadini abbiano visto questo balzello come intollerabile, sia per le cifre da capogiro sia per un servizio che in città in questo momento è ai minimi storici. Ma senza la Tares, anche per il Pd, sarebbe stato il disastro per il Comune di Messina.
Per Felice Calabrò però molti errori sono stati commessi. A cominciare da quel piano finanziario che stabilisce che il costo di gestione rifiuti a Messina costa 44,5 milioni di euro. “Questa amministrazione ha preso il Piano Ato redatto il 30 settembre come il Vangelo, considerando quei 44 milioni di euro come un presupposto intoccabile” dice Calabrò che si concentra innanzitutto sul regolamento approvato dall'aula il 12 novembre scorso. “Il regolamento è attaccabile sotto una lunga serie di punti di vista. Ad esempio la legge prevede che il piano sia fatto dall'ente gestore e dunque sarebbe toccato a Messinambiente non all'Ato. Non vi è dubbio che se la gente dovesse impugnare nei prossimi mesi il provvedimento davanti al Tar avrebbe ragione. E potrebbero farlo per svariati motivi, tra i quali anche il fatto che i bollettini sono stati mandati via posta e si può dire di non averli ricevuti. Ma sarebbe un disastro, la fine. Se i messinesi impugnano la Tares o non pagano ci sarà il dissesto”.

Per questo il gruppo Pd vuole fare una proposta partendo dal presupposto che il punto di equilibrio dev'essere la politica. Proporrà un ordine del giorno per dare mandato alla giunta per stabilire riduzioni e agevolazioni serie e concrete, ad esempio tenendo presente che il regolamento che istituisce la Tares prevede in caso di mancato svolgimento del servizio riduzioni fino al 20%. Si vuole puntare ad un'equità fiscale orizzontale e verticale, per Felice Calabrò le somme per recuperare detrazioni e agevolazioni si possono trovare nel bilancio 2014.
“La giunta non può più trincerarsi dietro la frase: abbiamo fatto quello che vuole la legge, perchè possiamo trovare altre leggi che dicono il contrario”.
La seconda proposta che arriva dal Pd, peraltro già avavnzata anche dal comitato che domani si riunirà a protestare davanti Palazzo Zanca, è la sospensione in autotutela, dal momento che i bollettini sono stati inviati in modo da essere contestati. Sospendere e riflettere, fare un bagno di umiltà e provare a capire dove e come si può rimediare. La seconda, la sospensione è un invito alla riflessione, al bagno di umiltà.
Il commento generale però riguarda l'intera politica che il nuovo corso targato Accorinti ha messo in campo nel settore rifiuti. “La verità è che l'amministrazione si è insediata a luglio e aveva tutto il tempo per fare una diversa politica dei rifiuti, come tutti ci saremmo aspettati, e invece non ha fatto nessun cambio di passo. Ad esempio non ha fatto nulla per il fondo di rotazione che ci avrebbe consentito di recuperare 30 milioni di euro” Il riferimento è naturalmente alla famosa delibera sparita e che forse avrebbe anche evitato che Messina dovesse scaricare i suoi rifiuti a Motta S. Anastasia, con un inevitabile aggravio di costi.
“Noi non vogliamo il copyright sulla proposta ma ci piacerebbe che l'amministrazione iniziasse ad ascoltare le proposte e non facesse i provvedimenti chiedendo una partecipazione a posteriori” ammonisce Calabrò. L'amministrazione Accorinti ascolterà i consigli?

36 commenti

  1. Felice Calabrò avrebbe fatto di meglio sicuro si…. di fatto egli appartiene proprio alla vecchia classe politica come genovese ed i suoi ancora presenti diversi al comune che hanno portato Messina allo sbando più totale.

    Adesso è tutta colpa del nuovo sindaco accorinti se la tares arriva adesso con questi reso conti, complimenti a chi agisce come ha sempre fatto ovvero sempre non sapendo i fatti.

    Accorinti distruggili tutti a sti illegali

    p.s.
    Ancora ci sn i corsi di formazione d’oro in fase di indagine e processo genovese, moglie ecc… VERGOGNA E SOLO VERGOGNA

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  2. Chi ha causato il dissesto paghi di tasca propria…

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  3. esatto, e la gente preferisce il dissesto appunto,anche perchè le responsabilità sono non del cittadino

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  4. ma se non sanno neppure cosa significa la parola “umiltà” con tutta la spocchia che hanno

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  5. il PD ha votato a favore della Tares in consiglio comunale, (così come correttamente evidenziato nell’articolo) per evitare il dissesto e dover andare a casa senza potersi ricandidare

    adesso però non bisogna perdere altro tempo….spazio alla farsa e alla finta opposizione, tanto il vero buddace digerisce tutto.

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  6. Come messinese non posso che invitare ognuno di voi a PAGARE LA TARES, ESCLUSIVAMENTE, A RATE E NON, DICO NON, IN UN’UNICA SOLUZIONE. QUESTO LO DOBBIAMO FARE TUTTI, PERCHE’ TALE GESTO ABBIA UN SIGNIFICATO POLITICO EVIDENTE.

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  7. Il consiglio non doveva. Votare il regolamento… Ormai è complice… Tentano solo di nascondere la mano dopo avere lanciato il sasso…

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  8. Ma per evitare il dissesto dobbiamo mettere le mani al portafoglio e con il dissesto dobbiamo mettere mani al portafoglio mi dite cosa cambia x il cittadino miei cari politici ?, assolutamente nulla in una maniera o in un altra sarà sempre il cittadino a pagare, unica differenza con il dissesto e che almeno un poco di pulizia di tanta monnezza verrà fatta, per quale motivo dobbiame evitare il dissesto ? c’è qualcosa che funziona in questa città ? nulla assolutamente nulla, unica cosa è mantenere il posticino a tutti e agli amici degli amici.
    A me la tares non è arrivata e quando arriva la pagherò a rate nei tempi massimi previsti per legge.

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  9. Salvatore Vernaci 11 Gennaio 2014 14:28

    Ho l’impressione che il vero interesse dei Cittadini non viene preso in alcuna considerazione. Se l’alternativa alla TARES sarebbe stato e sarebbe il DISSESTO, che ben venga il Dissesto. I Cittadini non hanno più nulla da temere da una eventuale dichiarazione del DISSESTO del Comune di Messina. Infatti: 1).- Già pagano i tributi con aliquote al massimo, pagano la refezione scolastica, gli asili ed i servizi a domanda individuale, al 36 % del costo. Di più non possono pagare. 2) Gli Impiegati del Comune non hanno nulla da temere, perché il Comune di Messina, dovendo avere, per legge, il rapporto di 1 dipendente per ogni 121 abitanti, deve avere n. 2023 dipendenti. In atto ne ha in servizio n. 1578 dipendenti di ruolo e n. 302 dipendenti fuori ruolo. Quelli che hanno da TEMERE da un eventuale DISSESTO sono: 1).- I CREDITORI del Comune, infatti si bloccano tutte le procedure esecutive in corso, né si possono intraprendere o proseguire altre procedure contro il Comune; eventuali pignoramenti eseguiti sono inefficaci, i debiti non produrranno più interessi, né sono soggetti a rivalutazione monetaria, lo stesso dicasi per le anticipazioni di cassa, dove il Comune è pesantemente esposto.Tutta la massa debitoria viene ridotta tra il 40 ed il 60%, questo è quello che perderanno i Creditori. 2) Gli AMMINISTRATORI del Comune che saranno riconosciuti dalla Corte dei conti responsabili del dissesto, non possono più ricandidarsi, né occupare cariche pubbliche per dieci anni. Questo sarebbe l’inizio del VERO CAMBIAMENTO.-
    Per i semplici Cittadini, ben venga il dissesto. Intanto è auspicabile che l’Amministrazione in carica, sospenda, in autotutela, il pagamento della TARES, che deve corrispondere alla “copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento” (art. 14 legge n. 214/2011 ). Riveda, con immediatezza e con attenzione, il PIANO FINANZIARIO approvato dalla Giunta e dal Consiglio Comunale, in quanto il Piano sembrerebbe contenere servizi inattuati nell’anno 2013 e/o non previsti dall’art. 14, al solo scopo di finanziare il pagamento degli stipendi di 537 operatori di Messinambiente e di n. 56 operatori dell’ATO ME3, quasi tutti assunti senza concorso.

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  10. ED E’ PROPRIO DI QUESTO CHE HANNO PAURA…..DEL DISSESTO, IN PRIMIS CALABRò E SOCI. DOPO IL DISSESTO SI ACCERTEREBBERO LE RESPONSANILITA’…..CHE SCHERZIAMO???

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  11. CastorinaCarmelo 11 Gennaio 2014 15:03

    Hanno scoperto l’acqua calda,questi signori sanno benissimo che il pagamento della “TARES” è inevitabile l’hanno votata anche loro.Ora spuntano con nuove “ricette”, perchè non lo facevano prima nelle sedi deputate????…Secondo il mio parere questo è cavalcare la tigre del malcontento popolare,che è giustificato è deve essere governato con intelligenza ed equità.Poi convengo con l’amico in web con il nick-name “ganzo” che ribadisce il concetto che il dissesto va pagato da chi l’ha generato e troppo facile far pagare i cittadini, paghino i responsabili e penso che la MAGISTRATURA farà piena luce sugli eventuali ammanchi e quant’altro.
    Parimenti una nuova rimodulazione dei pagamenti deve essere effettuata tenendo conto dei parametri chiari riguardanti ognuno e che siano facilmente spiegati e comprensibili da tutti i cittadini anche dei meno scolarizzati.

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  12. e CREDI CHE I mESSINESI HANNO COSì TANTI SOLDI DA POTERSI PERMETTERE ANCHE DI PAGARLA IN UNA SOLA RATA SUBITO? (eccetto te ovviamente)

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  13. HO DECISO: VOGLIO PAGARE DI PIU’….
    Si!! Ho preso coscienza e voglio pagare di più!!…Ho ricevuto la Tares per il 2013 per 500€ e sto pagando la Tarsu per il 2012,(ma mi mancano ancora 3 rate..);nel frattempo però ho acquisito il titolo di campione provinciale del “lancio del sacchetto”..e la candidatuta al Pulitzer sez foto per “prelievo rifiuti con ruspa”…Ho scoperto di lavarmi con l’acqua minerale…e per questo devo pagare 350€ all’AMAM ma d’estate 2 o 3 volte almeno sono Indiana Jones con bidone alla “scoperta dell’acqua perduta”.Mi fanno un’isola pedonale perchè non sanno prenderea calci in c… tutti i maleducati, spocchiosi con soldi, malavitosi e arroganti, che la rendono invivibile, anche se a piedi da p.zza Castronovo a villa Dante ci si sta un’ora a passo veloce.Si ho deciso: Voglio pagare di piu!!…MA ANDATEVENE TUTTI A CASA!!!!E SE C’E’ ANCORA UNA GIUSTIZIA CHE PAGHI CHI HA CAUSATO CIO’.Piu nero del buio non si puo fare! e 500 1000€ in piu di tasse le dilazioniamo….tranq!!!!MA ALMENO PAGO CON PIACERE…..AZZ!!!!

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  14. prima vogliamo vedere la città pulita e poi se ne parla!! Basta pagare per riempire le tasche sempre agli stessi..xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx e abbiate il coraggio e la dignità di sparire dalla circolazione!!

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  15. DETTA COSI’ saremmo tutti tentati di vedere cosa c’è… “dopo il dissesto”. Magari forse una città migliore di questa, dal momento che queste giunte che agitano la parola “dissesto” come un mostro spaventevole da esorcizzare non hanno poi molta intenzione di allontanarlo, anzi si stanno dando da fare per aumentare le spese inutili, per evitare di recuperare i danni.., per sperimentare “a costo zero”.. con tanti zeri preceduti soltanto da una cifra compresa tra ‘1’ e ‘9’. Cosa volete che sia in confronto a tanti zeri.

    Certo sarebbe bello da parte di chi ha votato questa tassa farne poi ricadere la colpa solamente su Accorinti per poi subentrargli come “il salvatore della patria” una volta che “il lavoro sporco” è stato fatto.

    Inizio a pensare che questo “dissesto” non sia poi così brutto come lo dipingono. Mi pare che peggio di così non si possa andare.

    In ogni caso pagherò la Tares perché.. a questo punto non possiamo non dirci masochisti, ed in tre rate giusto per la goduria di farsi tre file alla posta.

    Chi si accontenta gode, ma chi è già Felice di suo gliene frega assai. Si dice “opposizione costruttiva e puntuale”….

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  16. Felice CALABRO’ non conosce la normativa di riferimento alla TARES,cosa molto preoccupante per un avvocato,sindaco in pectore,con questo commento gli rispondo in merito alla validità retroattiva del Regolamento TARES e alla copertura integrale del costo anche in regime TARSU,mi scuso per la prosa burocratica,ma è indirizzata a Felice CALABRO’ avvocato. Le ricordo 1)l’art.14 del DL 201/2011,convertito con modificazioni dalla L.214/2011,istitutivo della TARES a decorrere dal primo gennaio 2013; 2)l’art.14,comma 46 del medesimo decreto che dispone,a decorrere sempre dalla stessa data,la soppressione di tutti i prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani; 3)che in virtù delle predette disposizioni,con decorrenza sempre dal 1/1/2013,cessa di avere applicazione la TARSU; 4)che l’art.52 del D.Lgs 446/1997,disciplinante la potestà regolamentare del Comune in materia di entrate,è applicabile,a norma dell’art.14,comma 45,del DL 201/2011,anche alla TARES; 5)che l’art.53,comma 16,della 388/2000,come modificato dall’art.27,comma 8,della L 448/2001,prevede che il termine per deliberare le aliquote e le tariffe dei tributi locali,nonchè i regolamenti,è stabilito entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del BILANCIO DI PREVISIONE,che i regolamenti sulle entrate,anche se approvati successivamente all’inizio dell’esercizio,purché entro il termine di cui sopra, HANNO EFFETTO DAL l GENNAIO DELL’ANNO DI RIFERIMENTO; 6)che a norma dell’art.5, comma 3,del DL 31/08/2013 n.102 DEVE ESSERE ASSICURATA LA COPERTURA INTEGRALE dei costi di investirnento e di esercizio relativi al servizio rifiuti,ricomprendendo anche i costi di cui all’art.15 del Dlgs 36/2003. Caro Felice CALABRO’ in virtù delle disposizioni normative sopra richiamate, IL REGOLAMENTO E’ ENTRATO IN VIGORE IL PRIMO GENNAIO 2013, la COPERTURA FINANZIARIA dei COSTI è INTEGRALE e vale anche in caso di permanenza in regime TARSU,la differenza si coprirebbe con la fiscalità generale propria del comune,ecco perchè in questi giorni Catania ha deliberato il conguaglio TARES incoda alle tre rate TARSU già pagate dai catanesi. Caro sindaco in pectore,lei vuole appesantire la TARES dei € 6 di NOTIFICA,si sbaglia ancora una volta,non è necessaria nessuna notifica,la TARES come l’IMU è un tributo in autoliquidazione.L’art.5 del Decreto Interministeriale del 14 maggio 2013,Min. Economia e Finanze,dispone che il Comune, o il soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, PUO’ INVIARE, legga bene,PUO’ INVIARE, ai soggetti interessati i bollettini di conto corrente postale, prestampando gli importi del tributo,della tariffa e della maggiorazione predeterminati negli spazi appositamente previsti,sia nel corpo del bollettino che nella zona di lettura ottica, aggiungendo anche i dati identificativi del versante nonchè il codice catastale del comune ove sono situati i locali e le aree scoperte in relazione ai quali sono dovuti il tributo, la tariffa e la maggiorazione.BUONA DOMENICA SINDACO IN PECTORE.

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  17. GIUSTO NOI NN POSSIAMO PAGARE LE xxxxxxx KE HANNO FATTO GLI ALTRI AMMINISTRATORI PRECEDENTI COME I SINDACI PRECEDENTI E ASSESSORI KE xxxxxxxxxxxxx A NOSTRO DISCAPOTO

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  18. alla fine tutti questi signori sono per il pagamento della tares altissima senza servizi, in aggiunta agli altri vari furti di stato che stanno ammazzando la gente.Complimenti ma sin quando la gente andrà a votare, questi sono i risultati, siete tutti uguali

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  19. Tutti sapevano tutto,nessuno è innocente oppure ignoravano tutto ed è ancora peggio,vale soprattutto per Felice CALABRO’ consigliere comunale e capo dell’opposizione,una pacchia per Peppino Buzzanca.TempoStretto dette la possibilità a mariedit di pubblicare nel 2012 un documento tenuto nascosto ai messinesi,il Piano Finanziario 2011 di ATOME3,le cifre contenute mi allarmarono,vi risulta lo stesso di Felice CALABRO’? NO. Analizzai voce per voce il costo del servizio per il 2011 di € 40.753.757,e commentai con preoccupazione a) il costo del PERSONALE pari a € 23.570.965,il 57,8%; b)il costo della RACCOLTA INDIFFERENZIATA € 33.581.549,l’82,4%, tutto in discarica; c)i COSTI GENERALI DI GESTIONE €2.106.653,il 5,2%; d) i costi della DIFFERENZIATA pari a € 5.197.555,il 12,7% del totale,di cui per il PERSONALE € 3.402.234,a fronte di RICAVI CONAI imbarazzanti per € 132.000,lo 0,32%. Incrociai le cifre con quelle del Bilancio di Previsione 2011,le ENTRATE TARSU furono pari a € 28.100.000,mentre la previsione definitiva dei TRASFERIMENTI fu di € 38.870.000. Qualche ora prima di andarsene un Peppino Buzzanca senza opposizione deliberò il piano tariffario TARSU 2012,portò a conoscenza di Felice CALABRO’ il costo totale previsto per il 2012 pari a € 38.312.677,di cui € 31.934.775 da coprire con il gettito della TARSU 2012,l’83,4%, e visto che la previsione di gettito di Romolo Dell’Acqua fu di 26.000.000,deliberarono un aumento per i messinesi del 22% pari a € 5.720.000,un regalo di addio del sindaco più amato e NESSUNO FIATO’ per la miseria,compreso il sindaco in pectore. Le cifre del Bilancio di Previsione 2012 previdero ENTRATE per € 31.048.000, TRASFERIMENTI per € 42.670.559, invece il PEG dello stesso anno uscite per € 38.312.766. Le cifre di questi giorni sono conosciute da tutti,il costo totale è pari a € 44.424.677,tutto a carico dei messinesi,chi vi dice il contrario MENTE. TARSU o TARES, se non è zuppa è pan bagnato.

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  20. Cosa vuol dire il dissesto per i comuni cittadini?
    Seminando il panico volevate fare ingurgitare gli oneri della tassa ha chi ha sempre pagato, mentre nulla è stato fatto per ridurre i danni della gestione e l’evasione dei soliti furbi.
    Il vero danno sarebbe per quella trentina (uno più uno meno) di consiglieri che siedevano in consiglio comunale, ivi compreso l’avv. Calabrò, che è la fonte di tutti guai che si sono reiterati nel secondo semestre del 2013.
    Metta anch’esso una bella maschera per nascondere almeno il suo viso.
    Vergogna.

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  21. MessineseAttento 11 Gennaio 2014 18:43

    Ecco il verginello di periferia rifare capolino tra i “banchi” di palazzo Zanca. Questa volta, però, addolcisce i toni, proprio com’era abituato a fare durante la sua patetica opposizione all’amministrazione Buzzanca.
    Il motivo? Presto detto! Questa volta, incombe l’ombra del dissesto, scaturito dall’incapacità e pressapochismo della classe politica che lo stesso Calabrò rappresenta e che il dissesto spazzerebbe via in un battito di ciglia. Il default affonderebbe definitivamente questi dubbi personaggi che, oggi, si comportano come se non fossero mai entrati nel Palazzo, come se le responsabilità della voragine economica fosse sempre di qualcun’altro, mai la loro.
    Io per dignità e amor proprio avrei serie difficoltà, fossi in Calabrò, a fare vedere la mia faccia in giro. Avrei vergogna, fossi in Calabrò, solamente a pensare di parlare di politica. Mi mortificherei, fossi in Calabrò, anche solo ad incrociare per strada i miei avversari alle primarie.
    Insomma, farei di tutto affinchè ci si dimenticasse del mio nome e del mio modo di intendere la politica, fossi in Calabrò.

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  22. Piero21 alle ore 16.29 dipinge molto bene la realtà messinese e le sofferenze di ogni cittadino di questa “benedetta” (dalla Madonnina) città! Peraltro mariedit alle ore 16.48 ricostruisce nel piccolo dettaglio operazioni contabili sconcertanti che mettono in chiara luce la disastrosa situazione economica. Dai due aspetti, il primo semplice, ilsecondo complicato, si può estrapolare una conclusione: i quasi 50 milioni di euro servono non per raccogliere la spazzatura ma per mantenere in vita un carrozzone e per pagare gli stipendi ai dipendenti. Cioè, l’azienda andrebbe chiusa perchè non è in grado, nonostante i 50 milioni di euro, di espletare il servizio e di conseguenza andrebbero licenziati i lavoratori. Allora per far finta di avere un servizio non si ha il coraggio di dire come stanno veramente le cose. E questo vale anche per la fornitura dell’acqua potabile, vale per il trasporto pubblico, vale per la vigilanza urbana.

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  23. MARIEDIT ma perché non mandi a casa il tuo RENATOSINDACO e il suo vice e assurgi tu alla carica di Sindaco! Poi le barzellette che racconti sempre su Calabrò fanno sbellicare dalle risate! Più avanti si va e più mi convinco che MARIEDIT e MESSINESE ATTENTO che usano i medesimi argomenti siano la stessa persona con nickname diverso! Ma tu te ne accorgi che a difendere l’operato di ACCORINTI è rimasto solo MARIEDIT e/o MESSINESE ATTENTO! Non te ne accorgi che anche chi lo ha votato, compreso il sottoscritto, maledice quel giorno! Scendi a terra e non vagare sulle nuvole.

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  24. Certo… la colpa è sempre degli altri. Ammettere che Accorinti è inadeguato no, vero?
    Sei da… libro Cuore!

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  25. Forse la verità è che una lista civetta……accorinti….ha scavalcato il candidato da favorire….Calabro….ma nulla cambia sono tutti alla corte di Genovese……..ho questa sensazione….non ho visto alcuno scontro….tutti d’accordo nel bastonare i messinesi..

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  26. Grande Rosaria Brancato nel suo articolo domenicale. Ha dimenticato, però, di inserire Mariedit tra coloro che fanno PUBBIRAZZU!!!
    Come tutti i “maestrini” in giro nel mondo, non sa di cosa parla, e pensa di “confondere” le persone facendo PUBBIRAZZU!
    Molte delle persone che scrivono commenti su Tempostretto sono “al soldo” del “tibetano scalzo” o meglio… del vero sindaco di questa città.
    Mariedit, Mariedit… il tuo “ruolo” è ormai chiaro a tutti. Ti ho detto che ti leggo sempre con attenzione, ma non mi limito solo a questo. La tua “preparazione” precostituita, poco ha a che fare con la critica nei confronti di uno o dell’altro, è solo una difesa d’ufficio di Accorinti e company, studiata a tavolino da quelli che pensano che Messina sia popolata solo da “allocchi”
    Non prendi in considerazione il fatto che non sempre è così.
    Continuo a leggerti sempre con attenzione.

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  27. Più che sensazione è la dura e cruda realtà. Il mazziere è sempre lo stesso.

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  28. Ecco perchè il dissesto è necessario: perchè consentirebbe di azzerare un’intera classe politica. Si deve prima distruggere e dopo ricostruire. Non si può ricostruire con delle basi già fracide.

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  29. Calabrò è una persona per bene e che non deve vergognarsi di niente. Esattamente come Accorinti che è una persona onesta (fino a prova contraria). La differenza tra Calabrò ed Accorinti è data solo dalla preparazione di base. Accorinti è lo zero assoluto in fatto di amministrazione della cosa pubblica, Calabrò, invece conosce benissimo la “macchina” comunale. Fare “opposizione” alla giunta Buzzanca era impossibile, così come è impossibile fare opposizione alla giunta Accorinti. Le parole sono un conto, i fatti, un altro. Il consiglio comunale, purtroppo, con questa legge non conta un fico secco. Siamo realisti, e non diciamo sciocchezze. (Ma so che suggerire a te o Mariedit di non dire sciocchezze è come parlare ai sordi…)
    Quindi, che Calabrò continui a camminare per la città a testa alta prerogativa, questa, che non ti appartiene perché da “persona con gli attributi”, sai solo nasconderti dietro una tastiera…

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  30. Se si vuole d’avvero incidere il Consiglio Comunale o i consiglieri che lo ritengono devono proporre una delibera correttiva o modificativa con urgenza all’approvazione del consiglio e non fare conferenze stampa di sollecitazione all’Amministrazione, a ciò bastano le associazioni che non hanno ruolo Istituzionale. Se si ritiene utile una sospenzione del pagamento TARES bene i consiglieri propongano con urgenza al Consiglio Comunale la relativa delibera e si assumano le responsabilità degli atti attraverso il voto e la proposta….. Fatti e non parole!

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  31. CastorinaCarmelo 12 Gennaio 2014 15:06

    Tutti in Piazza Municipio stamattina, i politci messinesi con la “P” minuscola, pronti a spalleggiare in maniera sorniona quanti se la prendono con Renato e compagni,hanno già dimenticato che anche loro hanno votato a favore per il pagamento di questa odiosa tassa nei tempi e nei modi ampiamente descritte.
    Che faccia di bronzo, posso capire ma non giustificare il popolo, molti dei quali non sanno cosa sia la TARES e inveiscono e manifestano contro l’Amministrazione Comunale invece di prendersela con il tecno burocrate e turboliberista Professore Monti.
    Ma voi mestieranti e (Imbroglia popolo) non fate impressione a nessuno,siete l’ombra di voi stessi,sarà la matita copiativa a cancellarvi.

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  32. CastorinaCarmelo 12 Gennaio 2014 15:12

    Bravo “MAREDIT” convengo con te.
    Tutti a nascondersi dietro il dito.

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  33. anche calabrò dovrebbe stare solo MUTO, ma sin quando la gente andrà a votare ecco i risultati

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  34. MessineseAttento 12 Gennaio 2014 21:33

    Mendicare le servirà a ben poco, ammesso e non concesso che la malapolitica torni al potere, di molliche al popolino non ne potrà più distribuire.
    Quindi abbassi i toni e ridimensioni le affermazioni mediocri che è abituato a fare. Se poi insieme a questo riesce a dare del lei a chi non conosce, si risparmia una figura da maleducato, oltre che da mediocre.

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