I quattro consiglieri accorintiani Fenech, Caccamo, Rella e Risistano hanno inviato un documento alla Presidente del Consiglio Comunale Barrile, ai colleghi e per conoscenza al sindaco Accorinti e al segretario/direttore generale Le Donne
La prima seduta di Consiglio comunale dopo lo “sfiducia day” avrà al primo punto dell’ordine del giorno l’elezione dei due vice-presidenti che dovranno affiancare Emilia Barrile. Le dimissioni del consigliere di Sicilia Futura Nino Interdonato e del consigliere di Ncd Nicola Crisafi (vedi qui) hanno lasciato vacanti le due poltrone della vice-presidenza ed urge la nomina dei loro successori.
Come deciso nell’ultima Conferenza dei capigruppo, il Civico Consesso tornerà a riunirsi martedì 28 febbraio e con l’avvicinarsi di quella data cresce il fermento tra i gruppi consiliari . A scalpitare è soprattutto Cambiamo Messina dal Basso- Renato Accorinti sindaco, che non ha alcuna intenzione di rimanere a bocca asciutta, come chiarito già all’indomani della seduta sulla sfiducia dalla capogruppo Lucy Fenech.
La richiesta viene oggi formalizzata nel documento inviato dai quattro consiglieri accorintiani (Fenech, Caccamo, Rella e Risistano) alla Presidente del Consiglio Comunale Barrile, ai colleghi e per conoscenza al sindaco Accorinti e al segretario/direttore generale Le Donne.
«Ci preme sottolineare – scrivono – l’importanza che l’ufficio venga ricomposto, così come avviene nella maggior parte dei Comuni italiani, prevedendo nella sua formazione la presenza di un componente di maggioranza ed uno di minoranza. La presenza di Consiglieri appartenenti alla maggioranza e all’opposizione è, di fatto, in ogni Comune, garanzia di una maggiore democraticità ed imparzialità dell’Ufficio di Presidenza (cfr.art.15 del Regolamento del Consiglio Comunale del Comune di Messina)».
Oltre a rivendicare la poltrona, i consiglieri che sostengono il sindaco indicano anche i requisiti che secondo loro devono avere i colleghi che verranno scelti per entrare nell’Ufficio di Presidenza: «chiediamo inoltre che nella scelta di chi dovrà ricoprire i ruoli di vicepresidenti sia tenuto presente il comportamento dei singoli consiglieri nell'arco dei quasi quattro anni di consiliatura e in modo particolare i conseguenti criteri:1) la presenza ai lavori d'aula; 2) la capacità di gestione imparziale del ruolo e della conduzione dei lavori; 3) l'assunzione di responsabilità nel voto (favorevole, contrario o di astensione) degli atti».
In vista dell’elezione dei sostituti di Interdonato e Crisafi, in conferenza dei capigruppo la Fenech – tra lo stupore dei colleghi – ha “flirtato” con la presidente Barrile, tessendo le sue lodi e facendo sospettare a molti che stia cercando una sponda per favorire l’ascesa di un suo collega di gruppo alla vice-presidenza, magari stringendo un’alleanza con la massima rappresentante del Civico Consesso, diventata meno “cattiva” agli occhi degli accorintiani dopo aver contribuito a bocciare la mozione di sfiducia .
I quattro consiglieri di Cambiamo Messina dal basso però guardano soprattutto in casa degli altri e concludono il loro documento auspicando «che ad animare il voto non siano dinamiche spartitorie o giochi di posizionamento, ma criteri di responsabilità e affidabilità che garantiscano, oggi più che mai, un buon lavoro a servizio della città».
DLT
