Ennesima figuraccia con la Corte dei Conti. Scatta l’allarme per il previsionale 2014

Ennesima figuraccia con la Corte dei Conti. Scatta l’allarme per il previsionale 2014

Francesca Stornante- Danila La Torre

Ennesima figuraccia con la Corte dei Conti. Scatta l’allarme per il previsionale 2014

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lunedì 07 Luglio 2014 - 22:05

Slitta l’approvazione delle misure correttive da inviare a Palermo: dopo la sospensione di un’ora, al rientro in aula mancava il numero legale ed il termine imposto dalla magistratura contabile non viene rispettato. Intanto, è guerra aperta tra la Ragioneria ed il Dipartimento Tributi di palazzo Zanca

Prima una lunghissima seduta della Commissione Bilancio, una “maratona” come l’ha definita il presidente Franco Mondello. Poi alle 18, con due ore di ritardo rispetto all’orario di convocazione, l’inizio del Consiglio comunale, chiamato in fretta a furia in aula per esaminare e votare le misure correttive che l’amministrazione Accorinti ha messo a punto all’ultimo momento per rispondere alla delibera n. 58 della Corte dei Conti. La lunga giornata dei consiglieri comunali dedicata alle preoccupanti questioni finanziarie del Comune si è, però, conclusa con un nulla di fatto, perché – dopo tre ore di seduta – il Consiglio ha dovuto sospendere i lavori e riaggiornarsi ad un’ora per aspettare i pareri del ragioniere generale, Antonino Cama, agli emendamenti allegati alla delibera predisposta dall’esecutivo. Al rientro in aula, intorno alle 22.15, erano presenti solo 20 consiglieri sui 21 necessari per considerare valida la seduta. Nuovo rinvio di un’ora e medesimo epilogo, seduta definitivamente sospesa e riaggiornata a 24 ore.

I LAVORI D’AULA. Come detto, al vaglio del Civico consesso la delibera esitata venerdì sera con cui la giunta Accorinti risponde punto per punto alle 14 osservazioni della Corte dei Conti, che ha bocciato il bilancio consuntivo 2102 e bloccato le spese di Palazzo zanca, tranne quelle indifferibili ed espressamente previste dalla legge.

La seduta si è aperta con una nota allarmante proveniente della Ragioneria del Comune, di cui ha voluto immediatamente dar conto ai colleghi la presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile. Il Ragioniere generale Antonino Cama ha messo nero su bianco che dal Dipartimento Tributi, diretto da Romolo Dell’Acqua, non sono ancora state inviate le previsioni di entrata e di spesa da inserire nel bilancio 2014, motivo per cui l’area economico-finanziaria si trova impossibilitata a predisporre gli atti propedeutici al bilancio entro i termini stabiliti dalla legge che prevedono l’approvazione del documento entro il 31 luglio. La nota di Cama ha acceso la presidente Emilia Barrile, che durante la seduta ha duramente puntato il dito contro l’incapacità dell’amministrazione di governare e indirizzare i dirigenti comunali.

GLI EMENDAMENTI. Nel brevissimo tempo a disposizione, la delibera della Giunta, arrivata in Commissione alle 13, è stata esaminata dai consiglieri comunali. Quattro gli emendamenti portati in aula , aventi tutti come primo firmatario Giuseppe Santalco capogruppo di Felice per Messina. Con gli emendamenti di fatto il Consiglio sottolinea la mancanza di tempo a disposizione per esaminare a fondo il provvedimento e ribadisce le “obiettive difficoltà del Consiglio Comunale di poter accertare che l’amministrazione ha dato seguito alla eliminazione delle criticità evidenziate nella delibera n. 58 della Corte dei Conti, non potendo analizzare contestualmente sia i dati del Bilancio consuntivo 2013, né i dati di entrata e uscita inseriti nel Piano di Riequilibrio decennale che l’amministrazione comunale ha costantemente richiamato nella delibera”. Considerati però “i tempi ristrettissimi in cui l’ha indotto la Giunta comunale, non può esimersi dal deliberare entro il termine massimo assegnato dalla Corte dei Conti, ai fini della relativa verifica e ciò per evitare di incorrere in ritardi e omissioni”.

Con il secondo emendamento, poi , il Consiglio aggiunge “di prendere atto solo formalmente delle controdeduzioni con le quali la Giunta comunale dimostra l’effettuazione delle azioni poste in risposta alle osservazioni evidenziate dalla Ragioneria generale della Corte dei Conti nella delibera 58 e dei documenti allegati alla delibera di Giunta in quanto gli stessi dovranno essere analizzati dal consiglio comunale solo in occasione dell’approvazione del conto consuntivo 2013 e alla presentazione del Piano di Riequilibrio decennale corredati dalla Relazione dei Revisori dei Conti”. Un ulteriore passaggio per rimarcare la mancanza di tempo a disposizione e l’impossibilità di conoscere tutti i documenti a cui si fa riferimento perché non ancora pronti o consegnati.

LA POSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE. In aula naturalmente il vicesindaco e assessore al Bilancio Guido Signorino, che ha voluto sottolineare la notevole importanza della delibera esitata dall’amministrazione e che fa tesoro di numerosi approfondimenti e documenti. Signorino ha ribadito che la deliberazione della Corte dei Conti evidenzia criticità che questa Giunta e questo Consiglio hanno ereditato, poiché si riferisce al Consuntivo 2012.

GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI COMUNALI. A dare filo da torcere all’ amministrazione la consigliera di Cambiamo Messina dal Basso Nina Lo Presti, che continua a rappresentare la voce critica e fuori dal coro del fronte accorintiano. “Quella che ci presenta l’amministrazione è una delibera aleatoria che posticipa le misure correttive, arrivata alle 13 dell’ultimo giorno utile e che non segna alcuna discontinuità con il passato”. La Lo Presti, con il suo secco no all’atto della sua giunta, ha contestato il provvedimento sotto tutti i punti di vista, definendola più una relazione difensiva che un atto con misure correttive.

Polemica la consigliera NCD Daniela Faranda, inizialmente unica esponente del centro destra presente in aula, poi raggiunta da Piero Adamo. La capogruppo del Nuovo Centro Destra ad un certo punto ha abbandonato l’aula, per poi tornare a tarda sera, sottolineando che le risposte fornite dall’amministrazione ai singoli punti non sono affatto esaurienti. “Non viene chiarito com’è stato effettuato lo stralcio dei residui attivi vetusti per il 2006 e 2007, si dice che sono stati rimossi alcuni parametri di deficitarietà strutturale elencati e numerati, ma senza capire con quali azioni lo si è fatto. Sui debiti fuori bilancio nulla si evince ma si rinvia ad una nota successiva, per non parlare del piano di riequilibrio in scadenza che, nonostante le numerose proroghe e gli ampi tempi concessi per la sua presentazione, non è stato ancora presentato al Consiglio”.

Il Pd si è invece dichiarato pronto a votare positivamente il provvedimento e ancora una volta per “senso di responsabilità” nei confronti della città. Lo ha detto Antonella Russo, pur spiegando che l’aula si aspettava un disegno politico ma alla fine ciò che viene chiesto al Consiglio è solo un timbro. “Siamo di fronte ad una banda di dilettanti allo sbaraglio, ma proporremo noi stessi delibera di dissesto se non cambia la musica”. Sempre dal fronte Pd il consigliere Santalco ha rilevato l’assenza di tutto il centro-destra addebitandola ad un problema politico ormai oggettivo: il ritardo con cui si arriva puntualmente a votare atti così importanti. Santalco ha puntato il dito contro la costante diatriba tra il Dipartimento Tributi e quello Finanziario, “Le Donne non può svolgere il ruolo di segretario generale, di direttore generale e anche quello di dirigente. Non vedo luce in questa amministrazione. O cambia strada o andiamo tutti a casa, Giunta e Consiglio, per il bene della città”.

Il presidente della Commissione Bilancio Mondello ha invece ricordato che sono state dedicate circa sette audizioni ad amministrazione e dirigenti per capire quali contromisure si intendeva mettere in atto. “Nessun atto è stato concordato con il Consiglio comunale, la mia non è una speculazione politica ma l’amministrazione ha avuto 60 giorni di tempo per proporre un provvedimento completo, non si può rimandare tutto al Piano di riequilibrio”.

IL RINVIO DEI LAVORI La seduta è andati avanti a lungo per impantanarsi al momento del voto degli emendamenti. Mancando i pareri del Ragioniere Cama, i consiglieri hanno chiesto garanzie, ne è scaturito un dibattito con il segretario Le Donne sulla possibilità di rinviare di 24 ore il voto, nonostante il termine per l’approvazione delle misure correttive scadesse a mezzanotte. Alla fine, il rinvio è stato di un’ora ma – come detto – al rientro in aula non c’era il numero legale. Né alle 22.15 né alle 23.40. Seduta aggiornata a 24 ore.

LA SANZIONE. I mancati adempimenti da parte dell’amministrazione nei tempi utili potrebbero portare ad una sanzione da parte della Corte dei Conti : il divieto per l’ente di sostenere spese prive di copertura. Secondo il segretario Le Donne nulla di preoccupante: “Ci mancherebbe pure che il Comune sostenesse spese che non può coprire”, ha detto per tranquillizzare i consiglieri comunali.

La sanzione in cui potrebbe incorrere il Comune potrà anche non preoccupare, ma inviare in ritardo le misure correttive non aiuterà certo il Comune di Messina a migliorare la pessima opinione che i magistrati contabili della Sezione di Controllo di Palermo hanno del nostro ente. Da anni ormai soggetto a continui ed inascoltati richiami.

Francesca Stornante- Danila La Torre

30 commenti

  1. In effetti prima occorreva certamente cambiare messina dal basso. Adesso si deve cominciare dall’alto!

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  2. In effetti prima occorreva certamente cambiare messina dal basso. Adesso si deve cominciare dall’alto!

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  3. Avvilente figuraccia di una pseudo-amministrazione ignava ed incapace.
    Gli accorintiani hanno dimostrato che al peggio non c’è fine.
    Ancora una volta, hanno presentato una delibera in zona Cesarini, solo per potere ottenere la complicità del Consiglio, che,nuovamente, li ha mandati ++++++.
    Sembrava impossibile che si potesse andare più in basso delle amministrazioni Buzzanca-Genovese e loro emanazioni.
    Questi +++++ ++++ porteranno Messina alla definitiva rovina.
    Una grandissima soddisfazione per chi, come me, solo e irriso dalla ricca ed inconcludente intellighenzia accorintiana e dei sempliciotti che si sono fatti abbindolare dalla proopopea dell’ex ciclista tibetano scalzo, aveva avvertito una cittadinanza allo sbando di non affidare il destino di una ex città ad un +++++.
    Arrangiatevi.
    George.

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  4. Avvilente figuraccia di una pseudo-amministrazione ignava ed incapace.
    Gli accorintiani hanno dimostrato che al peggio non c’è fine.
    Ancora una volta, hanno presentato una delibera in zona Cesarini, solo per potere ottenere la complicità del Consiglio, che,nuovamente, li ha mandati ++++++.
    Sembrava impossibile che si potesse andare più in basso delle amministrazioni Buzzanca-Genovese e loro emanazioni.
    Questi +++++ ++++ porteranno Messina alla definitiva rovina.
    Una grandissima soddisfazione per chi, come me, solo e irriso dalla ricca ed inconcludente intellighenzia accorintiana e dei sempliciotti che si sono fatti abbindolare dalla proopopea dell’ex ciclista tibetano scalzo, aveva avvertito una cittadinanza allo sbando di non affidare il destino di una ex città ad un +++++.
    Arrangiatevi.
    George.

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  5. “Il Pd si è invece dichiarato pronto a votare positivamente il provvedimento e ancora una volta per “senso di responsabilità” nei confronti della città. Lo ha detto Antonella Russo”.
    Hai visto mai che a tirare le fila di accorinti è Calabrò?
    George

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  6. “Il Pd si è invece dichiarato pronto a votare positivamente il provvedimento e ancora una volta per “senso di responsabilità” nei confronti della città. Lo ha detto Antonella Russo”.
    Hai visto mai che a tirare le fila di accorinti è Calabrò?
    George

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  7. Indecoroso…

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  8. Indecoroso…

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  9. La linea editoriale di TEMPOSTRETTO è chiarissima,fornire a noi messinesi le NOTIZIE,anzitutto quelle tenute dietro le quinte,utili a formarsi un’opinione libera dalle speculazioni politiche messe in scena da chi vuole confondere le idee,MARIEDIT come commentatore è pienamente dentro questa linea.Oggi c’è un’importante Consiglio Comunale,tratterà l’approvazione delle misure correttive richieste dalla Corte dei Conti,a questo proposito vi fornisco il documento in mano ai Consiglieri Comunali,anche per farvi capire che le mie considerazioni su Romolo DELL’ACQUA,dirigente storico del più anacronistico,ottocentesco ufficio TRIBUTI del pianeta,erano scevri da pregiudizi,andatevi a leggere da pagina 128 del documento,di cui vi fornisco il link(è lento nel caricamento),le tabelle di Romolo DELL’ACQUA sull’attività di individuazione delle risorse di entrata aggiuntive da destinare al piano decennale di riequilibrio,quell’ufficio cosi com’è organizzato e formato,lo dimostrano i risultati ottenuti in questi anni,non ha nessuna possibilità di rispettare quelle tabelle di marcia. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2014/Docs19119/516.pdf. Voglio fornirvi,IN ANTEPRIMA rispetto a tutta la stampa cittadina,le cifre del PRIMO SEMESTRE 2014,la FONTE è la rilevazione SIOPE,quindi i flussi di cassa reali comunicati dal TESORIERE. Totale Generale INCASSI € 205.302.375,95(100%),cosi suddivisi:Titolo 1 ENTRATE TRIBUTARIE € 59.043.472,22(28,7%).Titolo 2 TRASFERIMENTI € 9.371.783,89(4,6%).Titolo 3 ENTRATE EXTRATRIBUTARIE € 5.799.242,44(2,8%).Titolo 4 ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI,DA TRASFERIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONE DI CREDITI € 3.211.639,47(1,5%). Titolo 5 ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONE DI PRESTITI € 747.495(0,4%).Titolo 6 ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI € 14.172.449,55(6,9%).A queste dobbiamo aggiungere i codici gestionali 9998 INCASSI DA REGOLARIZZARE DERIVANTI DALLE ANTICIPAZIONI DI CASSA € 86.020.207,88(41,9%) e 9999 ALTRI INCASSI DA REGOLARIZZARE € 26.936.085,39(13,2%).Totale Generale PAGAMENTI € 205.303.130,78(100%) così suddivisi:Titolo 1 SPESE CORRENTI € 111.384.522,46(54,2%).Titolo 2 SPESE IN CONTO CAPITALE € 3.913.052,15(1,9%).Titolo 3 SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI € 4.109.381,18(2%).Titolo 4 SPESE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI € 13.173.650,15(6,4%).A queste dobbiamo aggiungere i codici gestionali:9998 PAGAMENTI DA REGOLARIZZARE DERIVANTI DAL RIMBORSO DELLE ANTICIPAZIONI DI CASSA € 72.662.967,17(35,4%) e 9999 ALTRI PAGAMENTI DA REGOLARIZZARE € 58.802,84(0,02%).Nel prossimo commento calcolerò alcune cifre relative all’EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE del PRIMO SEMESTRE 2014,come vedete non faccio sconti a nessuno,il mio SOVRANO POLITICO è il popolo messinese.

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  10. La linea editoriale di TEMPOSTRETTO è chiarissima,fornire a noi messinesi le NOTIZIE,anzitutto quelle tenute dietro le quinte,utili a formarsi un’opinione libera dalle speculazioni politiche messe in scena da chi vuole confondere le idee,MARIEDIT come commentatore è pienamente dentro questa linea.Oggi c’è un’importante Consiglio Comunale,tratterà l’approvazione delle misure correttive richieste dalla Corte dei Conti,a questo proposito vi fornisco il documento in mano ai Consiglieri Comunali,anche per farvi capire che le mie considerazioni su Romolo DELL’ACQUA,dirigente storico del più anacronistico,ottocentesco ufficio TRIBUTI del pianeta,erano scevri da pregiudizi,andatevi a leggere da pagina 128 del documento,di cui vi fornisco il link(è lento nel caricamento),le tabelle di Romolo DELL’ACQUA sull’attività di individuazione delle risorse di entrata aggiuntive da destinare al piano decennale di riequilibrio,quell’ufficio cosi com’è organizzato e formato,lo dimostrano i risultati ottenuti in questi anni,non ha nessuna possibilità di rispettare quelle tabelle di marcia. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2014/Docs19119/516.pdf. Voglio fornirvi,IN ANTEPRIMA rispetto a tutta la stampa cittadina,le cifre del PRIMO SEMESTRE 2014,la FONTE è la rilevazione SIOPE,quindi i flussi di cassa reali comunicati dal TESORIERE. Totale Generale INCASSI € 205.302.375,95(100%),cosi suddivisi:Titolo 1 ENTRATE TRIBUTARIE € 59.043.472,22(28,7%).Titolo 2 TRASFERIMENTI € 9.371.783,89(4,6%).Titolo 3 ENTRATE EXTRATRIBUTARIE € 5.799.242,44(2,8%).Titolo 4 ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI,DA TRASFERIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONE DI CREDITI € 3.211.639,47(1,5%). Titolo 5 ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONE DI PRESTITI € 747.495(0,4%).Titolo 6 ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI € 14.172.449,55(6,9%).A queste dobbiamo aggiungere i codici gestionali 9998 INCASSI DA REGOLARIZZARE DERIVANTI DALLE ANTICIPAZIONI DI CASSA € 86.020.207,88(41,9%) e 9999 ALTRI INCASSI DA REGOLARIZZARE € 26.936.085,39(13,2%).Totale Generale PAGAMENTI € 205.303.130,78(100%) così suddivisi:Titolo 1 SPESE CORRENTI € 111.384.522,46(54,2%).Titolo 2 SPESE IN CONTO CAPITALE € 3.913.052,15(1,9%).Titolo 3 SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI € 4.109.381,18(2%).Titolo 4 SPESE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI € 13.173.650,15(6,4%).A queste dobbiamo aggiungere i codici gestionali:9998 PAGAMENTI DA REGOLARIZZARE DERIVANTI DAL RIMBORSO DELLE ANTICIPAZIONI DI CASSA € 72.662.967,17(35,4%) e 9999 ALTRI PAGAMENTI DA REGOLARIZZARE € 58.802,84(0,02%).Nel prossimo commento calcolerò alcune cifre relative all’EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE del PRIMO SEMESTRE 2014,come vedete non faccio sconti a nessuno,il mio SOVRANO POLITICO è il popolo messinese.

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  11. Ok ci arrangeremo, grazie.

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  12. Ok ci arrangeremo, grazie.

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  13. Dimettetevi tutti, siete una massa di xxxxxxxx che non gliene frega niente della città…

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  14. Dimettetevi tutti, siete una massa di xxxxxxxx che non gliene frega niente della città…

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  15. Inutile lamentarsi dei dirigenti quando il nuovo segreteria generale e direttore generale dallo stipendio galattico ha ritenuto di non intervenire per tempo nei loro confronti. Vuol dire che li reputa bravi bravissimi e capaci di fare cose belle bellissime come quelle a cui ci ha abituato questa epocale giunta portatrice di novità e cambiamento dal basso dall’alto di sotto di sopra e dai lati…

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  16. Inutile lamentarsi dei dirigenti quando il nuovo segreteria generale e direttore generale dallo stipendio galattico ha ritenuto di non intervenire per tempo nei loro confronti. Vuol dire che li reputa bravi bravissimi e capaci di fare cose belle bellissime come quelle a cui ci ha abituato questa epocale giunta portatrice di novità e cambiamento dal basso dall’alto di sotto di sopra e dai lati…

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  17. Ah se ci fosse stato Buzzanca o Genovese. Sicuramente il bilancio sarebbe stato approvato senza perdere tempo a fare conti e riconti e Messina sarebbe una città a misura per i messinesi … Come te!

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  18. Ah se ci fosse stato Buzzanca o Genovese. Sicuramente il bilancio sarebbe stato approvato senza perdere tempo a fare conti e riconti e Messina sarebbe una città a misura per i messinesi … Come te!

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  19. UN MUNICIPIO è come casa nostra o studio professionale o azienda, piccola o grande che sia,se dovesse saltare l’EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE,i rischi di infossarsi sarebbero dietro l’angolo. Analizziamo insieme l’equilibrio di parte corrente del PRIMO SEMESTRE di Palazzo Zanca.Faccio una premessa:i Comuni possono finanziare la spesa corrente e il rimborso dei mutui e prestiti con le sole entrate correnti,salvo alcune eccezioni previste
    dall’ordinamento,fra le quali gli oneri di urbanizzazione e
    l’avanzo di amministrazione degli esercizi precedenti.
    L’equilibrio di parte corrente misura il grado di copertura delle spese di cui sopra.Facciamo insieme i calcoli:sommiamo le entrate correnti dei titoli(1+2+3)€74.214.497 + il codice gestionale 9999 €26.936.085 = €101.150.582,a questa cifra sottraiamo la spesa corrente del titolo 1 €111.384.522, il risultato è NEGATIVO,pari a -€10.233.940,non dice nulla di buono perchè dobbiamo sottrarre le quote capitali del rimborso mutui e prestiti del titolo 3,tranne le ANTICIPAZIONI DI TESORERIA,pari a €4.003.829, il risultato fa tremare le vene ai polsi, E’ NEGATIVO, -€14.237.768.Un valore positivo esprime la capacità di destinare entrate correnti,non solo alla spesa corrente e al rimborso dei prestiti,ma anche alla spesa di investimento,un sogno per i cittadini di mezza Italia,compresi noi messinesi.Ad attenuare questo risultato negativo la formula permette di sommare l’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE(quando c’è),e una parte delle entrate destinate a finanziare la spesa corrente,come il contributo per permessi di costruire,plusvalenze,il trasferimento regionale relativo alla risorsa 651/18 del titolo 4,sono cifre che difficilmente porteranno ad un SALDO DI PARTE CORRENTE positivo.Spero che nel SECONDO SEMESTRE le cifre siano molto diverse.

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  20. UN MUNICIPIO è come casa nostra o studio professionale o azienda, piccola o grande che sia,se dovesse saltare l’EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE,i rischi di infossarsi sarebbero dietro l’angolo. Analizziamo insieme l’equilibrio di parte corrente del PRIMO SEMESTRE di Palazzo Zanca.Faccio una premessa:i Comuni possono finanziare la spesa corrente e il rimborso dei mutui e prestiti con le sole entrate correnti,salvo alcune eccezioni previste
    dall’ordinamento,fra le quali gli oneri di urbanizzazione e
    l’avanzo di amministrazione degli esercizi precedenti.
    L’equilibrio di parte corrente misura il grado di copertura delle spese di cui sopra.Facciamo insieme i calcoli:sommiamo le entrate correnti dei titoli(1+2+3)€74.214.497 + il codice gestionale 9999 €26.936.085 = €101.150.582,a questa cifra sottraiamo la spesa corrente del titolo 1 €111.384.522, il risultato è NEGATIVO,pari a -€10.233.940,non dice nulla di buono perchè dobbiamo sottrarre le quote capitali del rimborso mutui e prestiti del titolo 3,tranne le ANTICIPAZIONI DI TESORERIA,pari a €4.003.829, il risultato fa tremare le vene ai polsi, E’ NEGATIVO, -€14.237.768.Un valore positivo esprime la capacità di destinare entrate correnti,non solo alla spesa corrente e al rimborso dei prestiti,ma anche alla spesa di investimento,un sogno per i cittadini di mezza Italia,compresi noi messinesi.Ad attenuare questo risultato negativo la formula permette di sommare l’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE(quando c’è),e una parte delle entrate destinate a finanziare la spesa corrente,come il contributo per permessi di costruire,plusvalenze,il trasferimento regionale relativo alla risorsa 651/18 del titolo 4,sono cifre che difficilmente porteranno ad un SALDO DI PARTE CORRENTE positivo.Spero che nel SECONDO SEMESTRE le cifre siano molto diverse.

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  21. Intanto, preparati a pagare la IUC più cara d’Italia.
    Sempre se paghi le tasse, of course.
    George.

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  22. Intanto, preparati a pagare la IUC più cara d’Italia.
    Sempre se paghi le tasse, of course.
    George.

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  23. Come fa ad essere sempre in ferie?

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  24. Come fa ad essere sempre in ferie?

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  25. George hai proprio ragione!!

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  26. George hai proprio ragione!!

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  27. Il PARTITO DEMOCRATICO “da i numeri”, parla di CARICO TRIBUTARIO, a dire il vero è PRESSIONE TRIBUTARIA,cioè la il rapporto tra le ENTRATE TRIBUTARIE del titolo 1/numero abitanti(242.267).Non so dove prendono le cifre quelli del PD,ma MARIEDIT si,dai flussi di cassa depositati alla Ragioneria Generale dello Stato,ISTAT, Banca d’Italia,quindi per essere smentito dovranno citare la loro fonte.Il PARTITO DEMOCRATICO afferma un carico tributario di € 797 nel 2013,€ 384 nel 2012.MARIEDIT afferma che nel 2013 le ENTRATE TRIBUTARIE siano state €156.807.189/242.267= €647(€797 per il PD),ma quelli del PD non tengono conto che €73.698.315 sono trasferimenti dello Stato,non pagati direttamente dai messinesi,codice gestionale 1303,è il fondo sperimentale statale di riequilibrio per sopperire al minore gettito IMU prima casa, quindi per esseri onesti intellettualmente,il PD doveva sottrarre questa cifra,lo fa MARIEDIT,per cui la reale PRESSIONE TRIBUTARIA per i messinesi è stata: ANNO 2013 (€156.807.189-€73.698.315)/242.267= €343(€797 per il PD).ANNO 2012 €95.019.401/242.267= €392 (€384 per il PD).Voglio dare anche la PRESSIONE TARSU: ANNO 2013 €30.464.134/242.267= €126. ANNO 2012: €25.282.190/242.267= €104. PRESIONE ICI/IMU: ANNO 2013 €29.246.888/242.267= €121. ANNO 2012: €45.557.879/242.267= €188. Voglio andare oltre e tenere conto della pressione sul singolo NUCLEO FAMILIARE, a Messina sono 102.436. PRESSIONE TRIBUTARIA: ANNO 2013 € 1530, depurata dal fondo di riequilibrio €811. ANNO 2012: €927. PRESSIONE TARSU: ANNO 2013 €297. ANNO 2012 €247. PRESSIONE ICI/IMU: ANNO 2013 €286. ANNO 2012 €448. Siccome non tutti pagano, perchè la forte evasione/elusione, come l’abusivismo, è stata tollerata, se ne è fatto un indirizzo di governo della città, quella reale sul singolo cittadino o nucleo familiare è molto più alta.

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  28. Il PARTITO DEMOCRATICO “da i numeri”, parla di CARICO TRIBUTARIO, a dire il vero è PRESSIONE TRIBUTARIA,cioè la il rapporto tra le ENTRATE TRIBUTARIE del titolo 1/numero abitanti(242.267).Non so dove prendono le cifre quelli del PD,ma MARIEDIT si,dai flussi di cassa depositati alla Ragioneria Generale dello Stato,ISTAT, Banca d’Italia,quindi per essere smentito dovranno citare la loro fonte.Il PARTITO DEMOCRATICO afferma un carico tributario di € 797 nel 2013,€ 384 nel 2012.MARIEDIT afferma che nel 2013 le ENTRATE TRIBUTARIE siano state €156.807.189/242.267= €647(€797 per il PD),ma quelli del PD non tengono conto che €73.698.315 sono trasferimenti dello Stato,non pagati direttamente dai messinesi,codice gestionale 1303,è il fondo sperimentale statale di riequilibrio per sopperire al minore gettito IMU prima casa, quindi per esseri onesti intellettualmente,il PD doveva sottrarre questa cifra,lo fa MARIEDIT,per cui la reale PRESSIONE TRIBUTARIA per i messinesi è stata: ANNO 2013 (€156.807.189-€73.698.315)/242.267= €343(€797 per il PD).ANNO 2012 €95.019.401/242.267= €392 (€384 per il PD).Voglio dare anche la PRESSIONE TARSU: ANNO 2013 €30.464.134/242.267= €126. ANNO 2012: €25.282.190/242.267= €104. PRESIONE ICI/IMU: ANNO 2013 €29.246.888/242.267= €121. ANNO 2012: €45.557.879/242.267= €188. Voglio andare oltre e tenere conto della pressione sul singolo NUCLEO FAMILIARE, a Messina sono 102.436. PRESSIONE TRIBUTARIA: ANNO 2013 € 1530, depurata dal fondo di riequilibrio €811. ANNO 2012: €927. PRESSIONE TARSU: ANNO 2013 €297. ANNO 2012 €247. PRESSIONE ICI/IMU: ANNO 2013 €286. ANNO 2012 €448. Siccome non tutti pagano, perchè la forte evasione/elusione, come l’abusivismo, è stata tollerata, se ne è fatto un indirizzo di governo della città, quella reale sul singolo cittadino o nucleo familiare è molto più alta.

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  29. Il Consiglio Comunale e la sua presidenza non sono all’altezza della Urbs Messana.

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  30. Il Consiglio Comunale e la sua presidenza non sono all’altezza della Urbs Messana.

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