Niente pace e niente Tasi: sindaco e Consiglio non si mettono d'accordo, ancora attriti

Niente pace e niente Tasi: sindaco e Consiglio non si mettono d’accordo, ancora attriti

Francesca Stornante

Niente pace e niente Tasi: sindaco e Consiglio non si mettono d’accordo, ancora attriti

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lunedì 21 Settembre 2015 - 23:23

Un'altra seduta serale per il consiglio comunale che però non è riuscito a chiudere le polemiche che si trascinano dalle sedute del 9 e 15 settembre. Non si riesce a trovare un accordo su chi dovrà parlare e quanto, alla fine si è deciso di rinviare ancora la decisione. Nulla di fatto neanche con la Tasi che torna in commissione bilancio.

Niente pace e niente Tasi. Niente di niente. Nuova discussione, vecchie polemiche, nessun risultato concreto. Consiglio comunale e amministrazione Accorinti non riescono a trovare un punto di incontro dopo il caos del 15 settembre e anche ieri sera il nuovo faccia a faccia tra consiglieri e primo cittadino non ha portato a nulla. Solo una lunghissima discussione avvenuta in riunione di capigruppo, nonostante l’incontro dovesse servire solo per concordare le modalità di intervento e i lavori d’aula. Accorinti si è presentato insieme agli assessori Signorino, Ialacqua, De Cola, Pino e Cacciola, la capigruppo presieduta dalla presidente Emilia Barrile ha visto schierati tutti i capigruppo consiliari che nei giorni scorsi avevano spalancato le braccia alla richiesta di pacificazione portata in aula da De Cola a nome dell’amministrazione intera, pur ribadendo da ogni lato che il sindaco avrebbe dovuto chiarirsi con l’intero consesso, andando a parlare con tutti. La capigruppo doveva servire a questo: organizzare i lavori d’aula in modo tale da evitare la replica delle puntate precedenti con una seduta di oltre 6 ore in cui l’amministrazione non aveva preso parola o pochi giorni dopo con un sindaco che ha snobbato l’aula che aveva deciso di dare la possibilità di intervento solo a lui e al contestatissimo Ialacqua, rinviando a future sedute il confronto con gli assessori. Così però non è stato e una riunione che doveva solo tracciare la linea da seguire e ritrovare la pace perduta si è trasformata in una nuova occasione di scontro. Un lungo dibattito a porte chiuse, toni a tratti molto duri, battibecchi tra il sindaco e alcuni consiglieri che sono continuati anche per i corridoi.

«Volevamo solo parlare, come avevamo chiesto anche la volta scorsa. Io avrei fatto un intervento generale e poi avrei passato la parola ai miei assessori per approfondire tutti gli aspetti tecnici delle tantissime questioni. Siamo pronti a qualunque confronto ma chiediamo di poterci esprimere tutti». Queste le parole di Renato Accorinti al termine di una capigruppo in cui alla fine non si è deciso nulla. Parole che hanno scatenato le consigliere Daniela Faranda ed Elvira Amata che, come avevano già fatto in aula e chiamando in causa anche la presidente Barrile, hanno ribadito la sovranità delle decisioni del consiglio, soprattutto quando il problema dev’essere risolto tra gli scranni dell’aula consiliare. Il sindaco è andato via sconsolato, seguito dai suoi assessori, convinto che anche ieri sera quasi tutti abbiano preferito giocare a braccio di ferro piuttosto che risolvere una questione che rischia di paralizzare la normale vita politica e amministrativa.

Poco e scarno il dibattito che si è aperto subito dopo: la Tasi. Un provvedimento corposo che definisce come verranno spesi i 9 milioni che entreranno nelle casse di Palazzo Zanca, una cifra importante da destinare ai servizi indivisibili. Anche su questo fronte però nulla, perché il vicensindaco Guido Signorino ha chiesto al consiglio di far tornare il provvedimento in commissione Bilancio perché rispetto a quella famosa tabella con la ripartizione degli introiti elaborata a maggio oggi sono necessarie delle modifiche in ottica bilancio previsionale.

Nel 2015 sono aumentati i tagli agli enti locali, dunque sarà necessario utilizzare le somme disponibili in base alle esigenze di impegno di spesa tenendo conto del bilancio di previsione” ha spiegato Singorino. Ciò significa che i consiglieri, pronti a modificare la tabella e variare le destinazioni per impiegare quelle somme, dovranno rendersi conto che ci sono pochissimi margini di movimento e dunque ci si potrà discostare poco da quelle che saranno le decisioni dell’amministrazione. Una Tasi che Signorino è pronto a modificare ma che tornerà in aula praticamente blindatissima. Nonostante sembrava potesse essere essere questo il provvedimento su cui amministrazione e consiglio avrebbero potuto far pace.

Salutata la Tasi l’aula ha deciso di ripescare una vecchissima delibera per la lottizzazione di una porzione di territorio a Tremestieri, delibera bocciata da un’aula quasi semivuota e che ha dato l’impressione di cercare a tutti i costi qualcosa da discutere e votare per dare un senso alla seduta. Oggi si replica alle 12.30.

Francesca Stornante

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