Va in porto la prima delibera, nuovi attriti tra Udc e Dr per il terzo revisore dei conti

Va in porto la prima delibera, nuovi attriti tra Udc e Dr per il terzo revisore dei conti

F.St.

Va in porto la prima delibera, nuovi attriti tra Udc e Dr per il terzo revisore dei conti

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mercoledì 30 Ottobre 2013 - 02:32

Approvata, dopo tante sedute fiume, la delibera che introduce novità al regolamento sulle affissioni pubblicitarie. Eletto anche il terzo revisore dei conti, è Federico Basile, espressione dei Dr. Ma non sono mancate le tensioni ancora una volta tra Dr e Udc.

Quattro mesi dopo l’ingresso a Palazzo Zanca dell’amministrazione Accorinti va finalmente in porto la prima delibera. Si tratta della n. 70 del 30 luglio 2013, proponente l’assessore al Bilancio Guido Signorino, ed è l’atto che approva le modifiche al “Regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni”. Un provvedimento che in realtà risale all’epoca del Commissario Croce, tanto che nel documento discusso in queste settimane nell’aula del Civico consesso era inserita proprio la delibera presentata lo scorso 18 aprile proprio da Croce. Un passo avanti è comunque stato compiuto. Dopo sedute fiume dedicate all’approvazione dei numerosi emendamenti presentati da alcuni consiglieri comunali, il Consiglio ha detto sì alle modifiche che serviranno a regolamentare in modo più chiaro tutto il vasto campo delle affissioni pubblicitarie, settore che tra l’altro dovrebbe rappresentare anche un discreto ritorno economico per le casse di Palazzo Zanca. I lavori si erano bloccati durante la seduta di lunedì su un emendamento presentato dalla consigliera Dr Elvira Amata ma che non aveva trovato il parere favorevole del Dirigente Romolo Dell’Acqua. Era stato ipotizzato un subemendamento che però a sua volta è rimasto senza parere favorevole fino alla decisione di ritirare tutto e procedere al voto che ha sancito l’entrata in vigore delle modifiche.

Non solo affissioni pubblicitarie però. All’ordine del giorno anche l’elezione del terzo Revisore dei Conti che mancava dallo scorso 15 marzo, quando Domenico Maesano aveva lasciato il collegio senza un elemento. Nel frattempo, dopo che il consiglio aveva eletto Giuseppe Zingales, anche Panzera ha salutato Palazzo Zanca. Dunque la necessità di ricostituire l’organo e l’elezione di Federico Basile, espressione dei Dr già alla scorsa seduta, che ha incassato 24 voti favorevoli. In tre hanno lasciato la scheda bianca, un voto è andato a Faraone proposto da Pippo Trischitta, capogruppo Pdl. Come avvenuto durante la scorsa votazione per il revisore, a tenere banco ancora una volta il braccio di ferro tra i Democratici Riformisti e l’Udc, sulla carta nella stessa coalizione, ma in aula “antagonisti” pronti a farsi lo sgambetto ad ogni buona occasione. In prima battuta era stata la votazione per la vicepresidenza del consiglio comunale in cui l’alleanza tra Pdl e Dr era riuscita a soffiare per un voto la carica all’Udc. Il gruppo che fa capo al Ministro D’Alia si era poi “vendicato” durante l’elezione del revisore in cui a contendersi il ruolo erano proprio Giuseppe Zingales per l’Udc e Federico Basile per i Dr. Quella volta ad avere la meglio però l’Udc che era riuscito a piazzare il “suo” revisore grazie anche ai voti di Pd e liste collegate. La “vendetta” dei Dr non si è fatta attendere: nonostante le contestazioni del capogruppo Udc Mario Rizzo che aveva chiesto la presenza in aula dei 2/3 dei consiglieri prima di procedere al voto, richiesta rimasta inascoltata, il Consiglio ha scelto. L’intero gruppo Udc ha abbandonato l’aula prima di votare, l’asse Dr-Pdl, questa volta con il supporto di Pd, liste collegate e Megafono ha portato nel collegio l’ex consigliere di quartiere ed ex Mpa Federico Basile. A questo punto non resterà che attendere la contromossa alla prossima occasione utile.

2 commenti

  1. ATTENZIONE ATTENZIONE ATTENZIONE,invito i lettori di TempoStretto alla massima diffusione del commento. Il nuono REGOLAMENTO TARES, https://www.google.it/#q=regolamento+tares++comune+di+messina,proponente Luigi CROCE,parere favorevole di regolarità tecnica dirigente Giovanni BRUNO,di regolarità contabile dirigente Giovanni DI LEO e ragioniere generale Ferdinando COGLITORE,norma all’art.22 le RIDUZIONI TARIFFARIE e all’art.23 le ALTRE RIDUZIONI ED ESENZIONI,prevedendo che le istanze,per ottenere le riduzioni o le esenzioni,DEBBANO ESSERE RINNOVATE ANNUALMENTE entro il 20 gennaio,ripeto RINNOVATE ANNUALMENTE.Questo comma voluto dall’AREA TRIBUTARIA è la conferma dello stato pietoso in cui è ridotto il DIPARTIMENTO TRIBUTI,scritto nero su bianco nelle AVVERTENZE di pag.7,dove si dichiara che il previsto carico esponenziale non possa essere affrontato,in modo adeguato, senza un potenziamento del dipartimento,personale e mezzi. Il dirigente,che l’abbia diretto,non è stato capace di metterlo in rete nemmeno con l’anagrafe del Comune, figurarsi con l’Agenzia del Territorio o con il Notariato o con i tabulati delle utenze elettriche,per evitare procedure manuali discrezionali,cioè dipendenti dal giudizio personale dei RESPONSABILI DI SERVIZIO.Invito i messinesi,che abbiano diritto alle RIDUZIONI o ESENZIONI,a rinnovare l’istanza entro il 20 gennaio, altrimenti il ruolo sara calcolato a TARIFFA INTERA.

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  2. La musica è sempre la stessa con buona pace del merito e della competenza. Le logiche dell’appartenenza prevalgono su ogni demagogico proclamo di cambiamento. O ci si schiera, sperando che prima o poi qualcuno ti butti un osso, o sei fuori dai giochi (Sic!). Spiace per quei tanti giovani messinesi che si sono impegnati, con coraggio e passione, a favore del cambiamento sostenendo e votando l’amministrazione Accorinti. Vero è che questo consiglio comunale non è espressione dell’esecutivo ma è proprio da lì che non è partito e non parte l’esempio. Quel cambiamento di mentalità tanto sbandierato dal Sindaco non ha riscontro sui fatti. Proprio lui, che tanto orgogliosamente sbandierava la sua distanza dai partiti e dai politici di professione, si è messo sotto tutela di quel “politico” miracolato dall’operazione eversiva condotta dal Presidente della Repubblica che ha portato il governo nazionale al più becero inciucio. Quindi, non storciamo il naso schifati se poi in consiglio comunale si consumano gli spettacoli che ci vengono proposti. Meditate!

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