Venetico, s’inasprisce lo scontro tra sindaco e opposizione

Venetico, s’inasprisce lo scontro tra sindaco e opposizione

Antonella Trifiro

Venetico, s’inasprisce lo scontro tra sindaco e opposizione

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mercoledì 29 Aprile 2015 - 15:55

Alcuni esponenti della maggioranza contestano l'incompatibilità del capogruppo d'opposizione. Il consiglio si fa così rovente non solo su tale questione ma anche sul continuo ping pong che va avanti da anni in merito alle opere incompiute e alle responsabilità da attribuire all'una o all'altra amministrazione

Consiglio comunale accesso ieri a Venetico. A infiammare gli animi, in particolar modo, la contestazione d' incompatibilità del consigliere di minoranza Pietro Anastasi, avanzata da quattro consiglieri di maggioranza, che fanno riferimento alla legge regionale del 24 giugno 1986 n°31 che recita "Non può ricoprire la carica di consigliere provinciale, comunale e di quartiere: (…) colui che ha una lite pendente, in quanto parte in un procedimento civile o amministrativo, rispettivamente, con la provincia o con il Comune" .

La vicenda affonda le sue radici nel mese di gennaio, quando il comune di Venetico intenta un ricorso contro l'Ufficio Pit 22 gestione Com. Pit. "Via dell'Argilla per lo Sviluppo e la Produttività", costituito diversi anni fa. In quell'ufficio, insieme ad altri rappresentanti dei comuni del comprensorio, rientrava anche l'ingegnere Pietro Anastasi, nonché capo del gruppo di minoranza del consiglio. Con il ricorso si chiede di considerare nulli alcuni decreti ingiuntivi poiché si ritiene che il P.I.T. 22 non abbia alcun titolo per pretendere su base coercitiva il pagamento di quote associative nei confronti del comune di Venetico. Si chiede inoltre di restituire "per mala gestio" alcune quote versate dal 2000 al 2009 dal comune al P.I.T. così come quelle versate a carico degli esperti nominati all'epoca, tra i quali figura appunto l'ingegnere Anastasi.

L’episodio ha dato modo ancora una volta di tastare con mano lo scontro permanente tra la minoranza e il sindaco Rizzo. La prima, infatti, aveva avanzato una serie di richieste facenti parte dell’ordine del giorno del consesso di ieri: i consiglieri di minoranza chiedevano delucidazioni in merito a opere incompiute e inutilizzate come il centro ricerche, nato sulle ceneri dell’ex fornace Hoffman ma mai utilizzato, o sui riscaldamenti mancanti nelle scuole, o ancora su un finanziamento per l’asilo nido. Quando però si parla di mancanze lo scontro si posta sempre sullo stesso piano: il sindaco Rizzo punta il dito contro l’amministrazione precedente, guidata da Carlo Lamberti, nella cui compagine rientravano chiaramente alcuni degli esponenti dell’attuale gruppo di minoranza. Quest’ultima a sua volta ritiene il paragone ormai obsoleto, sottolineando che in questi tre anni l’amministrazione Rizzo avrebbe potuto fare molto di più. Il sindaco Rizzo dal canto suo ribadisce di aver amministrato bene il paese in questi anni e rivendica anzi le numerose denunce fatte dalla minoranza, definendole “immotivate e non veritiere”.

Il consigliere Anastasi commenta così la contestazione di incompatibilità che lo vede protagonista: “quest’atto mi riempie di orgoglio per chi mi ha dato fiducia e andrò fino in fondo senza nessun problema. Ritengo questo gesto una vigliaccheria politica, io mi auguro che il consiglio voti questa incompatibilità e che tutta la maggioranza se ne assuma la responsabilità”. In altre parole il capogruppo di minoranza ritiene che questo sia un tentativo di mettergli “il bavaglio”, ma “nessuno riuscirà a farmi stare zitto” avverte. E aggiunge: “noi continueremo a rappresentare le nostre denunce presso gli organi competenti ogni volta che ci accorgeremo che non c’è legalità”. Il sindaco porta avanti comunque la propria tesi e non intende fermarsi: “Porterò alla luce cos’era l’amministrazione passata”.

La contestazione causa di incompatibilità del consigliere Anastasi è stata comunque approvata con 7 voti favorevoli su 13 presenti, mentre non è passata l'immediata esecutività. L’atmosfera si è poi decisamente placata sul finire del consesso civico, quando in realtà sarebbe stato importante tenere alta l’attenzione sull’ultimo punto: la realizzazione di un aeroporto nella piana di Milazzo – Barcellona, argomento sul quale l’atto di indirizzo è stato approvato, ma meritava di certo un'analisi più dettagliata.

Antonella Trifirò

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