Sul tetto anche tre deputati regionali, ma è tutto nelle mani di Crocetta

Sul tetto anche tre deputati regionali, ma è tutto nelle mani di Crocetta

Francesca Stornante

Sul tetto anche tre deputati regionali, ma è tutto nelle mani di Crocetta

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lunedì 05 Agosto 2013 - 16:42

Andrà avanti a oltranza la protesta dei precari che da giorni occupano il tetto del Consorizio Autostrade. Oggi hanno ricevuto la visita dei deputati Panarello, Greco e Zafarana, ma il loro futuro dipende dalla scelta del governatore.

Il loro futuro occupazionale è nella penna del Presidente della Regione Crocetta. Fino a quando il governatore non metterà la sua firma alla soluzione individuata per farli tornare al lavoro, gli storici precari del Consorzio Autostrade resteranno sul tetto dell’edificio di Contrada Scoppo. Il sole e il caldo di questi giorni non li hanno intimoriti. Non hanno intenzione di scendere fino a quando per loro non si aprirà una strada certa verso quell’impiego che non hanno più da oltre due anni. Oggi sul tetto a portare la loro solidarietà i deputati regionali Marcello Greco, Valentina Zafarana e Filippo Panarello. I tre hanno seguito da vicino la vicenda dei precari del Cas in quanto membri della V Commissione Lavoro dell’Ars e ciò che continueranno a fare a Palermo, dopo l’incontro di oggi, sarà incalzare il governatore Crocetta affinchè dia il via libera al reintegro dei 200 precari di tutta la Sicilia.

Valentina Zafarana, del Movimento 5 Stelle, ha sottolineato che “questi precari e tutte le altre persone incluse nella graduatoria da tempo lottano per il riconoscimento della propria professionalità, dunque si accelerino le procedure per la definizione delle questioni riguardanti queste persone, che non possono essere appese alla volubilità dei politici. Una decisione va presa il più presto possibile nel rispetto delle leggi, delle normative e della dignità di decine di famiglie che hanno il diritto di sapere quale sarà il loro futuro”.

Molto critico con il Presidente Crocetta il deputato dei Dr Marcello Greco che, in qualità di Presidente della Commissione Lavoro, ha ricordato che in questi mesi tante sono state le proposte, non solo per i precari del Cas, approntate dalla Commissione ma poi rimaste ferme per una sorta di immobilismo che pare abbia colpito il governo regionale.

Anche per il deputato Pd Filippo Panarello tutto ciò che era nelle loro possibilità è stato fatto e adesso è il governo a dover autorizzare qualsiasi nuovo passaggio, fermo restando che tutti si sono impregnati a tenere alta l’attenzione.

La certezza è che tutti, a partire dal Commissario del Consorzio Nino Gazzara, sono pronti a far tornare in servizio i precari. La soluzione prospettata non sarebbe definitiva, ma consentirebbe un miglioramento dei servizi e una boccata d’ossigeno per i lavoratori. I precari verrebbero reinseriti in servizio attraverso contratti di somministrazione, ricorrendo cioè ad agenzie di lavoro interinale, in modo da coprire le carenze d’organico più volte segnalate soprattutto dal responsabile del settore esazione. “Il settore è in ginocchio, mancano i casellanti, non si riescono a coprire i circa 600 turni al mese, basta una malattia o un periodo di ferie di un solo lavoratore per andare in tilt tutto il sistema” continua a ribadire Mario Giuffrè, uno dei precari che da giorni occupa insieme ai colleghi il tetto del Consorzio. In settimana a Palermo i vertici del Cas dovrebbero incontrare alcuni esponenti e dirigenti della Regione per discutere della riorganizzazione di tutto il personale. La speranza è che esca fuori una notizia positiva.

Al Presidente Crocetta ha scritto anche la neo segretaria della Filt Cgil Giovanna Caridi. “Oggi il Cas potrebbe offrire lavoro vero, e non assistenzialismo, a centinaia di disoccupati siciliani, e soprattutto a quei precari che, da oltre un decennio attendendo la stabilizzazione, suppliscono alla disorganizzazione dell’ente lavorando solo alcuni mesi. Consideriamo quanto sta accadendo in queste ore un vero e proprio schiaffo in faccia nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici siciliani e chiediamo pertanto l’immediato avvio al lavoro dei precari e l’urgente adozione di quelle misure con le quali si trasformi l’ente, si ripristinino gli organi statutariamente previsti, e si adegui finalmente la pianta organica, stabilizzando il precariato”.

(Francesca Stornante)

Un commento

  1. Apprezzo il gesto umano e politico di PANARELLO, ZAFARANA e GREGO, lo ritengo sincero.

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