Nelle prossime settimane l'Inps provvederà ad emanare le norme per l'erogazione del Bonus bebè, in base alla legge voluta dal governo Renzi tra le forme di sostegno al reddito. L'Associazione dei giovani consulenti di Messina,che sta portando avanti diverse iniziative per informare aziende e cittadini sulle nuove normative, spiega chi ne avrà diritto e come accedervi.
In tempi di nascite zero e di una crisi che appare sempre più irreversibile i “coraggiosi” che decidono comunque di guardare al futuro e di far entrare in casa loro la cicogna avranno, in base a certe condizioni, la possibilità di usufruire del Bonus bebè.
In realtà la norma c’è, a mancare, ancora per alcune settimane, sono le norme attuative predisposte dall’Inps che dovrà erogare gli incentivi. L’informazione è però indispensabile perché spesso persino leggi che possono dare vantaggi restano poco note e sfuggono ai più.
L’associazione giovani consulenti del lavoro di Messina, nell’ambito di un interessante serie di iniziative volte proprio a fornire il maggior numero di informazioni possibili quanto a procedure e normative utili sia alle aziende che ai cittadini, sta iniziando ad informare proprio in merito al bonus bebè, che non appena l’Inps varerà la norma d’applicazione sarà accessibile anche per i messinesi.
“E’ un lavoro d’informazione che stiamo cercando di portare avanti in diversi settori- ci spiega Alessandro Subba,Associazione giovani consulenti del lavoro di Messina- Abbiamo promosso diversi eventi sulle nuove normative per dare migliori informazioni sia alle aziende che ai cittadini e nel contempo avviato confronti per i colleghi in merito alle normative. Spesso capita che trascorra tempo tra la legge ed i decreti attuativi,così si crea confusione e scarsa conoscenza. Allo stesso modo spesso succede che gli utenti, pensiamo ad esempio ai pensionati, siano all’oscuro delle conseguenze di alcune nuove leggi. E’ successo con il nuovo modello Isee, in base al quale se non si è a conoscenza di alcuni dettagli si rischia di finire in un percorso giuridico complesso. Se il pensionato si scorda un dettaglio rischia di passare per evasore. Per questo a volte non bastano i Caf. L’informazione deve andare di pari passo anche con chi ha la competenza. Noi stiamo facendo queste operazioni volte a diffondere il più possibile le informazioni sulle nuove normative, a tutela delle aziende e dei cittadini. E’ il caso del bonus bebè, la legge è del 10 aprile e l’Inps ha garantito le norme d’applicazione nelle prossime settimane. Nel frattempo è bene sapere cosa prevede, chi ne ha diritto e come può usufruirne”.
Ecco la comunicazione dell’Associazione giovani consulenti sul Bonus bebè:
Il bonus bebè è un contributo economico mensile erogato dall’INPS ai genitori di figli nati o adottati dal 1° gennaio 2015 al 31dicembre 2017. Le risorse stanziate sono destinate alle famiglie o alle singole mamme con reddito ISEE al di sotto dei 25mila euro annui e l’importo dell’ assegno sarà compreso tra gli 80 e i 160 euro mensili. Sarà l’INPS a versare l’importo dovuto con cadenza mensile.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono i criteri e i requisiti per l’accesso alla prestazione.
REQUISITI: Possono presentare la domanda tutti i cittadini italiani o di uno stato membro dell’Unione Europea o cittadini di stati extracomunitari, con permesso di soggiorno di lungo periodo di cui all’art. 9 del dlgs 286/98 residenti in Italia.
LA DOMANDA: deve essere presentata all’INPS solo per via telematica entro 90 giorni dalla nascita o, nel caso di adozione, dall’ ingresso nella famiglia e fino al terzo anno di età o fino al terzo anno dall’ingresso nel nucleo familiare. Qualora la richiesta venga presentata oltre tale termine, l’assegno partirà dal mese in cui la domanda sarà presentata con perdita degli importi mensili precedenti.
TETTO DI REDDITO E IMPORTO ASSEGNO:
L’importo dell’assegno si differenzia in base al reddito ISEE fino al tetto massimo di 25 mila euro annui e precisamente::
fino a 7mila euro il bonus è pari a € 1.920,00 annui (160 euro al mese);
fra 7mila e 25mila il bonus è pari a 960,00 euro all’anno (80 euro al mese).
I requisiti ISEE devono essere posseduti all’atto della presentazione della richiesta e per l’intera durata del beneficio.
DECADENZA: Il bonus bebe’ decade quando vengono a mancare i requisiti economici e in caso di adozione qualora la stessa venga revocata.
Il decreto attuativo che permette alle famiglie di presentare le domande per avere diritto al beneficio è stato pubblicato sulla gazzetta Ufficiale di venerdì 10 aprile. L’INPS chiarirà tempistiche e modalità di invio delle domande, entro al massimo 2 settimane. La domanda dovrà essere corredata da adeguata autocertificazione che sarà sottoposta al vaglio dell’ente di previdenza per la verifica dei requisiti.
L’associazione sta portando avanti un’analoga attività d’informazione anche per il bonus giovani e per i corsi di formazione nelle aziende, nonché per le normative relative al microcredito. Orientarsi nel labirinto delle norme è importante sia per evitare d’incappare in trappole che per trovare invece la soluzione “su misura” che fa per noi. Nell’era di Internet ormai diventano sempre più numerose le istanze che viaggiano on line piuttosto che dopo ore di file agli sportelli ed è importante riuscire a muoversi agevolmente tra procedure e moduli. Anche per il bonus bebè infatti la modulistica è tutta on line e se da un lato è positivo per snellire i tempi dall’altro occorre saper “usare” gli strumenti.
I giovani consulenti del lavoro oltre ad eventi e ad attività informative e formative stanno puntando su una pagina facebook che diventi interfaccia con utenti e cittadini (è attiva da poco ma ha già registrato 2.500 contatti settimanali) e a breve sarà la volta del sito.
Rosaria Brancato
