III Giornata del Giornalismo studentesco, giovani e professionisti a confronto

III Giornata del Giornalismo studentesco, giovani e professionisti a confronto

III Giornata del Giornalismo studentesco, giovani e professionisti a confronto

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venerdì 18 Maggio 2012 - 22:40

Tanti gli spunti di riflessione colti dagli intervenuti. Presente anche il nostro editore, Pippo Trimarchi che ha detto: «Tempostretto.it è un giornale popolare. Abbiamo fatto della libertà il nostro riferimento e lasciato a tanti giovani la possibilità di esprimersi».

La Consulta Provinciale degli Studenti di Messina ha organizzato, Venerdì 18, la III Edizione della “Giornata del Giornalismo Studentesco”, che è stata incentrata sul tema “Il valore delle informazioni e i problemi della loro diffusione”. Al centro del pomeriggio la cultura che, come hanno detto bene gli organizzatori, i due giovani studenti Paola Benvenga e Alessandro Buono, è apertura, è mettere in discussioni verità e concetti acquisiti. Ad alternarsi sono stati professionisti e giornalisti locali, oltre a studenti e appassionati del mestiere.

Nel suo intervento, la prof.ssa Melania Salazar, docente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, ha toccato diversi temi. Al giorno d’oggi, ha detto, siamo portati ad intendere come mezzi di informazioni solo i media ufficiali, cioè i giornali, le televisioni, le radio ed Internet che ha definito «strumento meraviglioso e terribile». Eppure esistono anche altre due fonti di informazioni: l’arte e la scienza. E la Costituzione ne difende lo studio e l’insegnamento. Se la notizia si ferma sul presente, queste vanno oltre, rielaborando le notizia stessa. Arte e scienza comunicano ciò che è accaduto e ciò che potrebbe accadere, hanno il compito di non soccombere all’esistenza ma trovare un senso alla futilità della vita. «Il miscelatore di questi due aspetti –ha affermato– è, e deve essere, la scuola pubblica, che, istituzionalmente, garantisce una visione a 360° della società ed è il luogo dove si coltiva l’attenzione a chiarire tutti i dubbi del cittadino e dove si educa quest’ultimo a essere informato». A fianco del giornalismo e di tutto questo, cammina il Diritto che insegue affannosamente il mondo che cambia e lo regola. La Costituzione sancisce il diritto di informazione ma questo è comunque limitato per evitare ogni strumentalizzazione delle notizie. Esse, infatti, non devono intaccare l’onore, il valore, la reputazione e il buon costume (quest’ultimo è espressamente citato nell’art. 21).

Dal diritto dell’informazione si è passati all’informazione del diritto. Alessio Caspanello, redattore del settimanale regionale Centonove, ha parlato del giornalismo d’inchiesta, cioè il passo successivo che avviene dopo il lancio della notizia. La difficoltà maggiore viene dalla ristrettezza degli ambienti in cui si lavora, in una realtà in cui ci si conosce tutti. Ogni ente, ogni associazione è una miniera di notizie. «Un settimanale che non vuole rimasticare le notizie che già un quotidiano ha trattato – ha fatto presente– deve approfondirle e valutarle da più punti di vista». Deve, perciò, valutare bene le fonti. La notizia, come ha definito una sentenza della Cassazione, deve essere vera, cioè veritiera, confermabile, pertinente, cioè di interesse sociale e continente, cioè riportata in maniera leale e non pretenziosa. Infine, Caspanello ha voluto sottolineare come, a parer suo, il giornalismo, soprattutto quello di inchiesta, sia l’ultimo baluardo della democrazia, dato che ogni articolo è firmato e l’autore ne risponde in prima persona, nel bene e nel male.

Il nostro editore, Pippo Trimarchi, ha poi indirizzato la discussione sull’innegabile importanza che riveste l’informazione on-line e sulle possibilità che Internet offre al mondo dei giovani. Alcuni dati: negli ultimi due anni gli utenti unici collegati a giornali on-line sono passati da 4 a 6 milioni e il 51% di coloro i quali si connettono lo fa per informarsi. Del resto Internet può essere utilizzato o in modo superficiale o in maniera utile ed efficace. E Tempostretto.it ne è un valido esempio. Certamente alcuni fattori giocanoa favore del giornalismo on-line fra cui la mancanza del costo della distribuzione, voce primaria dei costi strutturali della carta stampata e l’interattività, che consente un allargamento della visuale della notizia (con, nel caso del nostro giornale, i commenti dei lettori che aggiungono il loro punto di vista). Ha affermato ancora Trimarchi: «Tempostretto.it è un giornale popolare. Abbiamo fatto della libertà il nostro riferimento e lasciato a tanti giovani la possibilità di esprimersi». E proprio ai giovani ha lanciato un personale appello a cogliere le seppur minime occasioni che Messina presenta, perché, proprio loro, in quanto forze positive, possono risollevare le sorti della nostra città.

Non è apparso così ottimista Renato Cortimiglia, direttore editoriale di Noi Magazine, inserto di Gazzetta del Sud. Il giornalista, a suo parere, non è stato protagonista dell’evoluzione della società, ma ha “subito” l’evoluzione dei tempi imposta dalla politica. Ed è pure cauto nel parlare di libertà di stampa. «La libertà – ha affermato– va cercata dentro ciascuno di noi. Problemi, discussioni, che pensavamo di esserci lasciati alle spalle sono ancora presenti». In ogni caso il giornalista deve tentare di fare il suo mestiere bene, seguendo la deontologia che la professione gli impone. Poi, ricollegandosi alle ultime battute di chi lo aveva preceduto, ha tuonato: «Chi dovrebbe rialzare le sorti se i giovani vanno via?». E da qui un breve excursus sulla sua esperienza da studente del Seguenza prima (ha ricordato “Il picchio verde”, giornale scolastico stampato di nascosto, nel dopoguerra, con il ciclostile) e su quella più recente di Noi Magazine. Il settimanale nacque 17 anni fa proprio da quell’interesse che un gruppo di studenti manifestò. La proposta di realizzare un giornale che raccogliesse contributi di tutte le scuole (cosa mai vista prima) e che fosse, però, libero e non soggetto al controllo dell’editore fu accolta.

In ultimo, Simone Milioti ha presentato ufficialmente Blog34, una nuova piattaforma virtuale nata, seppur con modestia, per coinvolgere maggiormente gli studenti degli Istituti superiori di Messina e provincia e per “indirizzarli” ad essere parte attiva nella società. Uno statuto, che Milioti ha definito «istruzioni per l’uso» regola il funzionamento del blog che, attivo da Ottobre scorso, conta già un migliaio di utenti su facebook e molte visite al sito (http://blog34.it/).

In conclusione spazio per presentarsi è stato dato ai giornali delle scuole superiori di Messina e Provincia presenti a questa iniziativa: Siamo tutti giornalisti dell’Istituto d’Istruzione Superiore di Furci, Hermes del liceo scientifico “G. Seguenza”, Koiné del liceo classico “F. Maurolico”, Stoà del liceo classico “G. La Farina” e Opinioni a confronto dell’ I.T.E. “A. M. Jaci”. (CLAUDIO STAITI)

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