Giudizi pendenti a palazzo Zanca, il Comune è esposto per 155 milioni di euro

Giudizi pendenti a palazzo Zanca, il Comune è esposto per 155 milioni di euro

Danila La Torre

Giudizi pendenti a palazzo Zanca, il Comune è esposto per 155 milioni di euro

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giovedì 15 Novembre 2012 - 07:40

Il dato non è definitivo ma indicativo. E’ quanto precisa in ina nota indirizzata al commissario Croce il dirigente all’Avvocatura Giardina, che quantifica in modo chiaro i debiti censiti

Tra tante incertezze sui numeri di Palazzo Zanca, emerge una certezza. I debiti censiti relativi al contenzioso ammontano complessivamente a 17 milioni di euro. Il dato è stato fornito dal dirigente all’Avvocatura, Carmelo Giardina, al commissario straordinario Luigi Croce, con nota datata 6 novembre: «attualmente – scrive testualmente il dirigente – risultano censiti debiti maturati a seguito di sentenze passate in giudicato per complessivi euro 17.082.898».

Fatta chiarezza su questo punto, il funzionario ed i suoi uffici non hanno invece potuto fornire all’ex procuratore capo riposte esaustive sull’intera mole del contenzioso. «Si fa presente – spiega Giardina – che presso l’Avvocatura vi è un archivio informatico nel quale vengono censite le sentenze ed i provvedimenti giudiziari a definizione delle controversie, da cui non è possibile in atto ricavare il numero di giudizio pendenti». Non un numero definitivo almeno, ma uno approssimativo ed indicativo sì, che viene fuori dalla «ricognizione effettuata dai funzionari addetti ai diversi servizi e dagli avvocati interni».

E allora eccoli questi dati segnalati dall’avvocatura al reggente di Palazzo Zanca. «Le pretese creditorie di terzi avanzate nei confronti dell’Ente – si legge nella nota – ammonterebbero ad un totale di circa euro 155.000.000 a fronte di giudizi attivi pendenti per un ammontare di circa 73.000.000». E’ quanto si ricava, specifica il dirigente, «dalla documentazione, da integrare con il perseguimento dell’attività di verifica, ma comunque indicativo dell’attuale situazione del contenzioso».

C’è poi un ultimo aspetto interessante nella nota di Giardina, probabilmente relativo alla richiesta di Croce di conoscere il numero esatto di transazioni già effettuate o in via di definizione. «Relativamente al punto – scrive Giardina – si riferisce che è stato stipulato un atto transattivo con la FRAIMM G.F. Building per una somma di euro 1,800.000, approvata e non finanziata, mentre altre transazioni di modico valore vengono stipulate dagli avvocati interni in corso di causa a definizione di giudizi di competenza del Giudice di pace». (Danila La Torre)

7 commenti

  1. Alla faccia si parla di milioni di euro come se fossero noccioline, e come pensano di pagarli ?

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  2. Come la giri il discorso non cambia i numeri non mentono al contrario di chi cerca di salvare questo sistema marcio, carico di debiti di esuberi, di nulla. Perche unica cosa reale a messina sono gli oltre 200ml di debito, fatto a fronte del nulla assoluto, niente servizi, niente polizia, anarchia assoluta, pertanto a che pro ci dobbiamo sobbarcare anni e anni di supertasse ? Forse per permettere ai soliti noti la bella vita ?

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  3. FRAIMM G.F. Building = Franza Immobiliare – Gruppo Franza, vedi l’articolo sul GDS “MESSINA: Esproprio di 21 anni fa sulla Panoramica. Due milioni al gruppo Franza (GF Building srl). Il consigliere Melazzo, ‘Manca la copertura finanziaria per questi debiti'”

    Sempre i soliti… noti e noi paghiamo!

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  4. COMMISSARIO CROCE…
    i numeri non convincono possibile che molti di questi costi non siano stati coperti da assicurazione ( esempio gli incidenti per le buche stradali ? ) apra una indagine presso l’avvocatura comunale richidendo di verificare se per caso il Comune di Messina è rimasto per qualche anno privo di copertura assicurativa. Mi risulta che c’era un contenzioso in atto con una compagnia ( credo Gerling Konzern) assicurativa che si rifiutava di pagare sostenendo la risoluzione del contratto assicurativo con il Comune di Messina. Qualcuno della stampa potrebbe per favore fare il proprio mestiere e chiedere notizie in merito? Dobbiamo sempre aspettare Report ?

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  5. ART.1 COSTITUZIONE.Siamo come al solito in un CUL DE SAC, chi beneficerà del SAC DE CUL.La parola SENTENZA si ritrova nel Testo Unico Enti Locali laddove è prevista la delibera del Consiglio Comunale per il RICONOSCIMENTO della LEGITTIMITA’ dei DEBITI fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive.Sono collocati fra i DEBITI INVOLONTARI,cioè quelli connotati dal fatto che la loro formazione si verifica senza che vi concorrono,a qualunque titolo,atti o provvedimenti di amministratori o funzionari del Comune. Il DEBITO sorge nel momento in cui viene adottata la decisione da parte del giudice,prima della pubblicazione della sentenza il DEBITO è futuro e soprattutto incerto, e si è nell’impossibilità di adottare alcun provvedimento di impegno. Motivo per cui il Comune non prevede in bilancio degli stanziamenti destinati alla copertura di questi DEBITI, perchè,come sapete,deve essere attivato il procedimento per il riconoscimento della legittimità da parte del Consiglio. Oggi che siamo con le pezze al culo, in mancanza di fondi in bilancio,per il reperimento delle relative risorse finanziarie,si materializza il CUL DE SAC,per i messinesi beneficiari delle sentenze.Nella consapevolezza che le controversie possono concludersi con esito sfavorevole ai Comuni, che si difendono all’acqua di rose pallide, il legislatore è intervenuto sui tempi e limiti dell’esecuzione forzata, per cui c’è il SAC DE CUL a favore del Comune, che lasciano i creditori in un CUL DE SAC. Signor,dottore,avvocato,dirigente, non so quale titolo utilizzare, CARMELO GIARDINA, sarà certamente d’accordo con me, che è una pacchia per i DIRIGENTI,predisporre atti senza rischiare nulla.

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  6. ART.21 COSTITUZIONE. Se il Comune fosse un’azienda privata, penserebbe seriamente a chiudere l’AVVOCATURA: perché tenere quarantotto dipendenti, di cui ventotto di categoria D, quindi dal costo elevatissimo, a fronte dei risultati disastrosi del dipartimento? In economia vale il DARE AVERE. La spesa media del personale di Palazzo Zanca è intorno ai 42 mila euro, che per i 48 addetti fa più di 2 milioni l’anno, potremmo destinarli ai messinesi beneficiari delle sentenze esecutive, come Comune potremmo poi chiedere il patrocinio gratuito.

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  7. SI MA…
    fummo assicurati o no? Mariedit tu che tutto sai ti risulta che per qualche anno siamo stati sprovvisti di assicurazione? Perchè qui di Milena Gabbanelli ( report ) non ne abbiamo, di approfondimenti giornalistici non ne abbiamo, abbiamo solo pennaiuoli divulgatori di fatti noti…

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