Ieri pomeriggio ennesimo faccia a faccia tra il segretario generale Antonio Le Donne e i sindacati, oggi si torna a discutere per rifare i calcoli e capire a quante ore potranno essere stabilizzati i precari. Per la FP Cgil le proposte che arrivano dall'amministrazione sono inaccettabili.

“E’incredibile discutiamo dal 2014 della stabilizzazione del personale precario e ancora oggi non riusciamo ad avere certezze in merito al calcolo sulla capacità assunzionale. Confusione, caos e accordi sottobanco che cambiano in continuazione. Sembra la tela di Penelope”. Il timore però è che il segretario generale di Palazzo Zanca Antonio Le Donne non sia Ulisse e dunque, non essendo attrezzato ad affrontare le insidie che possono sorgere in un percorso così complicato, possa portare al naufragio una parte dei precari. Questo il commento della segretaria della Fp Cgil dopo l’ennesima fumata nera in merito alla stabilizzazione dei precari. Ancora una volta tutto rinviato, ancora una volta servirà un nuovo incontro con il Dirigente al personale per rifare i calcoli e capire quali margini ci possano essere per avviare la tanto agognata stabilizzazione. E tutto questo di fronte all’ennesima delibera messa in piedi dalla giunta Accorinti per definire il fabbisogno del personale. Se ne tornerà a parlare oggi, dopo la riunione di ieri pomeriggio sulla scottante tematica che sta tenendo i riflettori puntati sul personale precario di Palazzo Zanca. La Fp Cgil spiega che le proposte avanzate dal Segretario Generale, accompagnato dall’assessore Gaetano Cacciola , non possono avere il placet del sindacato perché si tratta di una stabilizzazione a 13 ore per 190 unità nel 2016 e altre 100 nel 2017.

Una seconda ipotesi, considerato che i 48 vigili possono essere stabilizzati nel 2017, vedrebbe invece 14 ore per tutto il personale con l’assunzione dei 48 vigili nel 2018 che sarebbero “premiati” per il sacrificio con la promessa di tre ore in più di stabilizzazione. La proposta della Fp Cgil resta sempre la stessa: assumere i precari comunque a 18 ore. Proposta che però continua a scontrarsi con le resistenze da parte dell’Amministrazione.

“Non siamo disponibili a firmare un accordo che possa contrattualizzare i lavoratori a meno di 18 ore settimanali –ha dichiarato la segretaria Clara Crocè. Le condizioni per arrivare a questa ipotesi ci sono tutte. Oggi dopo avere avuto contezza degli importi sulla capacità assunzionale , decideremo con i lavoratori le iniziative da intraprendere in caso di contratti con meno di 18 ore”.