Bilancio 2015, rateizzazione del disavanzo e piano Aro: il futuro del Comune passa da questi atti

Bilancio 2015, rateizzazione del disavanzo e piano Aro: il futuro del Comune passa da questi atti

Danila La Torre

Bilancio 2015, rateizzazione del disavanzo e piano Aro: il futuro del Comune passa da questi atti

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lunedì 09 Maggio 2016 - 22:11

La corsa contro il tempo del Consiglio comunale inizierà mercoledì con la discussione sulla delibera che mira a rateizzare in 30 anni i quasi 100milioni di euro di passività emersi dal riaccertamento straordinario dei residui ma la priorità delle priorità resta il bilancio di previsione 2015. C’è infine il piano che programma le gestione dei rifiuti per i prossimi 9 anni

Bilancio di previsione 2015, rateizzazione del disavanzo emerso dal riaccertmaneto straordinario dei residui attivi e passivi e Piano Aro sono oggetto di tre distinte delibere che il Comune deve adottare in tempi brevissimi. Le prime due per non peggiorare ulteriormente la situazione finanziaria e rispettare i termini di legge, la terza per non perdere l’autonomia nella gestione dei rifiuti.

BILANCIO DI PREVISIONE 2015

La priorità assoluta ce l’ha la delibera con lo schema di bilancio di previsione 2015, ovviamente per le gravi conseguenze a cui va incontro l’ente se non rimedia alla propria inadempienza, che dura ormai dal 30 settembre. Dopo il diniego formalizzato da parte del Collegio dei revisori dei Conti sulla quarta versione del documento contabile, l’amministrazione ha deciso di non portare il provvedimento in Aula ma di procedere immediatamente alla redazione della quinta versione, che dovrà sanare le criticità riscontrate da Dario Zaccone, Federico Basile e Giuseppe Zingales (vedi qui). Salvo imprevisti, il nuovo schema di bilancio dovrebbe essere esitato dalla giunta Accorinti già questa sera per poi essere immediatamente trasmesso all’Organo di revisione. Il commissario ad acta nominato dalla Regione lo scorso dicembre, Nicolò Lauricella, tornato a farsi sentire con una nuova nota, ha già sollecitato l’amministrazione ad adottare i provvedimenti «nei tempi più brevi».

Intanto, sulla quarta versione previsionale 2015 arriva un duro attacco da parte di LabDem Sicilia e LabDem Messina alla giunta Accorinti. «Probabilmente hanno speso più di quanto non avessero preventivato e adesso non sanno come giustificare le uscite”. “Il problema è l’allineamento del bilancio. Sicuramente non sanno come motivare le spese dell’anno scorso", commentano i responsabili regionale e provinciale Francesco Barbalace e Peppe Fera.

RATEIZZAZIONE DEL DISAVANZO DA 100 MILIONI DI EURO

Se per far arrivare in aula il bilancio di previsione 2015 bisognerà aspettare ancora qualche giorno, è invece pronta ad approdare in Consiglio comunale la delibera n.315, che punta a stabilire il recupero del maggiore disavanzo emerso con il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi attraverso 30 quote costanti annuali a partire dall'esercizio 2015, per un importo di ciascuna rata pari 3.215.420,37 euro (vedi qui).

Nella Conferenza dei capigruppo tenutasi ieri all’ora di pranzo è stato deciso di mettere il provvedimento al primo punto dell’ordine del giorno della seduta di Consiglio convocata per domani ( mercoledì 11 maggio) alle 19. Ricordiamo che l’atto va votato obbligatoriamente entro il 15 maggio, quando cioè scadranno i 45 giorni concessi dalla legge dal momento dell’approvazione in giunta del riaccertamento straordinario dei residui.

PIANO ARO

Ieri mattina, in commissione bilancio, si sarebbe dovuto approfondire il piano Aro ma così non è stato, a causa della contestuale esercitazione che si è svolta a Palazzo Zanca nell’ambito della settimana della sicurezza. Il poco tempo a disposizione rimasto una volta ripresi i lavori ha consentito solo gli interventi di alcuni consiglieri comunali, ai quali però non hanno potuto rispondere gli assessori Daniele Ialacqua, Guido Signorino e Luca Eller Vainicher. Come ormai succede quotidianamente da mesi, le sedute delle commissioni vengono interrotte bruscamente per fare iniziare quelle successive, in modo da non creare problemi a quei consiglieri comunali coinvolti nell’inchiesta Gettonopoli che hanno obbligo di firma presso il Comando dei vigili urbani, i quali devono far coincidere temporalmente la firma davanti ai vigili e quella in commissione.

Tornando al piano Aro, è bene ricordare che il piano messo a punto dalla giunta Accornti prevede l’affidamento sotto la formula “in house providing” non solo dei servizi di igiene ambientale, ma anche quelli di gestione degli impianti di separazione della frazione secca realizzato dall’Ato3 a Pace, di trattamento della frazione umida da realizzare presso l’impianto di depurazione di Mili, nonché della gestione post-operativa delle discariche dismesse di Portella Arena, contrada Vallone, contrata Piani e Formaggiara (Tripi) e contrada Cianina (Valdina).

Rispetto alle previsioni contenute nelle 120 pagine, l’esecutivo di Palazzo Zanca dovrà modificare il dato che riguarda il 2016, perché in sede di approvazione delle tariffe Tari i revisori hanno riscontrato una discrasia di 200 mila euro nel costo totale dei rifiuti (vedi qui). Nei prossimi giorni, la commissione bilancio tornerà ad occuparsi dello strumento che definisce la nuova gestione dei rifiuti per i prossimi 9 anni.

IL TOUR DE FORCE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Con la seduta di mercoledì sera sulla rateizzazione del disavanzo da quasi cento milioni di euro verrà inaugurata una fase di lavori molto intensa per il Consiglio comunale, chiamato a votare atti di natura finanziaria fondamentali per l’ente e per la città. E come troppo spesso accade con scadenze imminenti da rispettare ed esigenze da soddisfare per non paralizzare del tutto la vita del Comune, da mesi strozzato da una crisi di liquidità senza precedenti a causa della mancata adozione del bilancio di previsione 2015.

Danila La Torre

20 commenti

  1. (2) Andate a pag.11, ZACCONE non mette in discussione, per esempio, l’accertamento ballerino delle Entrate del Titolo 2, i trasferimenti di Stato Regione, il 9dic €53.065.116, il 29dic €50.842.507, il 31mar e il 21 apr €62.187.368, a fronte di quelle risultanze della gestione, a cui si appella,pari nel 2014 a €23.961.084 e 2015 €21.021.842, tratte dai flussi di cassi rilevati dal tesoriere, ma elenca, quando analizza gli equilibri di parte corrente, al punto 4) una differenza del Titolo 2 di +€344.803 rispetto alla contabilità del Comune, che sommata algebricamente a quelle del punto 2 -€296.263, sono i proventi dei permessi da costruire, e del punto 3) -€27.743, Tasi e Fitti attivi, da un saldo di +€20.797,lo 0,007% delle entrate correnti.

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  2. (2) Andate a pag.11, ZACCONE non mette in discussione, per esempio, l’accertamento ballerino delle Entrate del Titolo 2, i trasferimenti di Stato Regione, il 9dic €53.065.116, il 29dic €50.842.507, il 31mar e il 21 apr €62.187.368, a fronte di quelle risultanze della gestione, a cui si appella,pari nel 2014 a €23.961.084 e 2015 €21.021.842, tratte dai flussi di cassi rilevati dal tesoriere, ma elenca, quando analizza gli equilibri di parte corrente, al punto 4) una differenza del Titolo 2 di +€344.803 rispetto alla contabilità del Comune, che sommata algebricamente a quelle del punto 2 -€296.263, sono i proventi dei permessi da costruire, e del punto 3) -€27.743, Tasi e Fitti attivi, da un saldo di +€20.797,lo 0,007% delle entrate correnti.

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  3. (1) Cosa pensavo ingenuamente, che un ZACCONE rinsavito e lettore attento della Corte, con il rigore di questi mesi volesse denunciare la cultura degli accertamenti di alcune entrate di Palazzo Zanca, testando puntigliosamente, attraverso il confronto con “le risultanze della gestione 2015, ormai consolidata..” così si esprime, il livello di attendibilità delle previsioni definitive di competenza del 2015 predisposte da CAMA. Sembra più una linea di difesa: vedete Giudici come sono corretto nel controllo dei bilanci, ho dato parere negativo a tutte le stesure nonostante abbia guidato passo passo il ragioniere generale. Con lealtà o slealtà, ai posteri l’ardua sentenza. Purtroppo, e lo dice un sostenitore di RENATO sindaco, non è così.

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  4. (1) Cosa pensavo ingenuamente, che un ZACCONE rinsavito e lettore attento della Corte, con il rigore di questi mesi volesse denunciare la cultura degli accertamenti di alcune entrate di Palazzo Zanca, testando puntigliosamente, attraverso il confronto con “le risultanze della gestione 2015, ormai consolidata..” così si esprime, il livello di attendibilità delle previsioni definitive di competenza del 2015 predisposte da CAMA. Sembra più una linea di difesa: vedete Giudici come sono corretto nel controllo dei bilanci, ho dato parere negativo a tutte le stesure nonostante abbia guidato passo passo il ragioniere generale. Con lealtà o slealtà, ai posteri l’ardua sentenza. Purtroppo, e lo dice un sostenitore di RENATO sindaco, non è così.

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  5. Loro… hanno speso di piu…(si dice) e 100 milioni di debiti cu i fici????
    cortesemente trovate i responsabili..e fateli pagare a loro.. molti miei concittadini hanno sempre pagato i tributi, devono essere loro ha sanare le porcate fatte…??? qui le cose vanno al contrario…

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  6. Loro… hanno speso di piu…(si dice) e 100 milioni di debiti cu i fici????
    cortesemente trovate i responsabili..e fateli pagare a loro.. molti miei concittadini hanno sempre pagato i tributi, devono essere loro ha sanare le porcate fatte…??? qui le cose vanno al contrario…

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  7. DAI,DAI BUDDACE ,chiu scrivi e chiu ridiculu si.“U Buddaci” è dotato di grossa testa e di una bocca grande e piena, credulone, chiacchierone a vuoto e politicamente scorretto.

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  8. DAI,DAI BUDDACE ,chiu scrivi e chiu ridiculu si.“U Buddaci” è dotato di grossa testa e di una bocca grande e piena, credulone, chiacchierone a vuoto e politicamente scorretto.

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  9. Cara DANILA a questi di LAM DEM, sconosciuti ai messinesi, voglio ricordare che le uniche spese non motivate, inutili, superflue, inane, sono le indennità e i rimborsi dei Consiglieri Comunali sempre assenti, sono la metà del Consiglio. Questi signori non nulla da dire a Dario ZACCONE che fonda il suo parere negativo in una differenza delle entrate, conteggiate per il calcolo dell’equilibrio di parte corrente, pari a €20.797,lo 0,0076854%? Nulla da dire alla contestazione per una diversa presentazione della spesa corrente, scrive ZACCONE “per una corretta intellegibilità”, il quale esige €283.100.601 + €3.215.420 invece di €286.316.020. Alle quattro contestazioni poteva dare il rango di note, ma fondare un parere negativo mi pare troppo.

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  10. Cara DANILA a questi di LAM DEM, sconosciuti ai messinesi, voglio ricordare che le uniche spese non motivate, inutili, superflue, inane, sono le indennità e i rimborsi dei Consiglieri Comunali sempre assenti, sono la metà del Consiglio. Questi signori non nulla da dire a Dario ZACCONE che fonda il suo parere negativo in una differenza delle entrate, conteggiate per il calcolo dell’equilibrio di parte corrente, pari a €20.797,lo 0,0076854%? Nulla da dire alla contestazione per una diversa presentazione della spesa corrente, scrive ZACCONE “per una corretta intellegibilità”, il quale esige €283.100.601 + €3.215.420 invece di €286.316.020. Alle quattro contestazioni poteva dare il rango di note, ma fondare un parere negativo mi pare troppo.

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  11. Nel prossimo commento darò conto dell’affermazione dei messinesi di LAM DEM, i quali farebbero bene a non essere omertosi, ad essere più chiari e precisi, in ogni caso le cifre sono irrisorie, degne di nota ma non di un parere negativo.

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  12. Nel prossimo commento darò conto dell’affermazione dei messinesi di LAM DEM, i quali farebbero bene a non essere omertosi, ad essere più chiari e precisi, in ogni caso le cifre sono irrisorie, degne di nota ma non di un parere negativo.

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  13. Ma la smetta di raccontare storie senza senso, il fatto reale è che i suoi padroni non sanno più a che santo votarsi per resistere fino alle prossime elezioni. Lei è un lecca lecca che per salvare il suo stipendio farebbe, come fa, carte false.Ridicolo taccia.

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  14. Ma la smetta di raccontare storie senza senso, il fatto reale è che i suoi padroni non sanno più a che santo votarsi per resistere fino alle prossime elezioni. Lei è un lecca lecca che per salvare il suo stipendio farebbe, come fa, carte false.Ridicolo taccia.

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  15. Fra i rilievi che possano sembrare gravi c’è quello sulla RICONCILIAZIONE dei trasferimenti regionali in conto capitale destinati a spese vincolate per investimenti, a ZACCONE non sta bene che le risorse pari a €22.922.546 non siano sufficienti a coprire le spese collegate per €23.183.092, rinfaccia a CAMA di aver speso €260.546 in più, stiamo parlando di percentuali con lo zero virgola zero. Questa differenza è relativa ad un solo capitolo di spesa, il 20668/16, riguarda il dirigente Antonio AMATO ed è inerente all’acquisizione di immobili (ancora immobili?). Nel PEG 2015, la cui stesura è di dicembre, la previsione definitiva era di €355.348, cambiata in €1.126.076 con la reimputazione scende a €770.727. AMATO spieghi il perché.

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  16. Fra i rilievi che possano sembrare gravi c’è quello sulla RICONCILIAZIONE dei trasferimenti regionali in conto capitale destinati a spese vincolate per investimenti, a ZACCONE non sta bene che le risorse pari a €22.922.546 non siano sufficienti a coprire le spese collegate per €23.183.092, rinfaccia a CAMA di aver speso €260.546 in più, stiamo parlando di percentuali con lo zero virgola zero. Questa differenza è relativa ad un solo capitolo di spesa, il 20668/16, riguarda il dirigente Antonio AMATO ed è inerente all’acquisizione di immobili (ancora immobili?). Nel PEG 2015, la cui stesura è di dicembre, la previsione definitiva era di €355.348, cambiata in €1.126.076 con la reimputazione scende a €770.727. AMATO spieghi il perché.

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  17. Chi è l’ing. Antonio AMATO? Un dirigente importante, è a capo di tutta l’AREA TECNICA, nella articolazione degli uffici gli è stato affidato il Dipartimento Lavori Pubblici, per il quale si occupa dell’attività di programmazione, delle urbanizzazioni primarie e secondarie, della manutenzione strade e impianti. Il PEG 2015, deliberato a dicembre, come previsione definitiva gli affida risorse finanziarie per €17.322.069, a quella data ne aveva impegnato €7.959.968, di queste in pagamento €5.035.580. Il PEG 2015 per il capitolo 20668/16 ha una previsione definitiva di €355.348,impegnata la stessa cifra,in pagamento €327.642. Zaccone nel suo parere per lo stesso capitolo scrive di una previsione di €1.126.076, di una reimputazione di €770.727.

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  18. Chi è l’ing. Antonio AMATO? Un dirigente importante, è a capo di tutta l’AREA TECNICA, nella articolazione degli uffici gli è stato affidato il Dipartimento Lavori Pubblici, per il quale si occupa dell’attività di programmazione, delle urbanizzazioni primarie e secondarie, della manutenzione strade e impianti. Il PEG 2015, deliberato a dicembre, come previsione definitiva gli affida risorse finanziarie per €17.322.069, a quella data ne aveva impegnato €7.959.968, di queste in pagamento €5.035.580. Il PEG 2015 per il capitolo 20668/16 ha una previsione definitiva di €355.348,impegnata la stessa cifra,in pagamento €327.642. Zaccone nel suo parere per lo stesso capitolo scrive di una previsione di €1.126.076, di una reimputazione di €770.727.

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  19. Chi la vuole cotta da RENATO, sono i revisori di ZACCONE, chi cruda, i Consiglieri Comunali pronti a stracciarsi le vesti se avesse aumentato i costi per i messinesi. Il Revisore richiama il Sindaco ad aumentare dal 19,38% al 36% la copertura dei servizi a domanda individuale, fra questi ci sono le rette per gli asili nido comunali, la refezione scolastica, il trasporto alunni, la disinfestazione, l’assistenza, i mercati rionali e l’uso degli impianti sportivi. Su una spesa di €5.221.399 l’amministrazione ha previsto di farne pagare €1.011.820, mentre ZACCONE e la legge pretendono €1.879.704; ci ricorda pure la sanzione ricevuta di €2.399.561 e quella che potrebbe arrivare di €2.400.000. I Dirigenti responsabili di questi servizi DORMONO?

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  20. Chi la vuole cotta da RENATO, sono i revisori di ZACCONE, chi cruda, i Consiglieri Comunali pronti a stracciarsi le vesti se avesse aumentato i costi per i messinesi. Il Revisore richiama il Sindaco ad aumentare dal 19,38% al 36% la copertura dei servizi a domanda individuale, fra questi ci sono le rette per gli asili nido comunali, la refezione scolastica, il trasporto alunni, la disinfestazione, l’assistenza, i mercati rionali e l’uso degli impianti sportivi. Su una spesa di €5.221.399 l’amministrazione ha previsto di farne pagare €1.011.820, mentre ZACCONE e la legge pretendono €1.879.704; ci ricorda pure la sanzione ricevuta di €2.399.561 e quella che potrebbe arrivare di €2.400.000. I Dirigenti responsabili di questi servizi DORMONO?

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