Verso la mobilitazione, l’appello di Accorinti. E sul sito di Trenitalia “scompare” la Sicilia…

Verso la mobilitazione, l’appello di Accorinti. E sul sito di Trenitalia “scompare” la Sicilia…

Marco Ipsale

Verso la mobilitazione, l’appello di Accorinti. E sul sito di Trenitalia “scompare” la Sicilia…

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martedì 10 Febbraio 2015 - 23:06

Sabato 14 febbraio tutti i messinesi sono invitati a partecipare alla manifestazione organizzata in difesa dello Stretto e della continuità territoriale, un diritto calpestato fino ai limiti della violazione. Valentina Zafarana porta la questione all’Ars mentre Raciti e D’Alia si rivolgono al ministro Lupi

“Un forte appello alla cittadinanza per la partecipazione più ampia possibile all’iniziativa che si sta organizzando, una massiccia presenza che confermi la volontà comune di tutti i messinesi di mettere la questione Stretto di Messina al primo posto tra le richieste che continuiamo a rivolgere incessantemente al Governo nazionale”. A lanciarlo è il sindaco Renato Accorinti, in vista della mobilitazione di sabato a difesa dei trasporti sullo Stretto e della continuità territoriale ferroviaria.

L’area dello Stretto è stata il motivo conduttore dell’amministrazione comunale sin dal suo insediamento, perché – afferma il sindaco – “rappresenta l’unica, vera, importante, strategica opzione di sviluppo per le nostre popolazioni”.

Ed il rischio è che si facciano passi indietro invece che avanti. Gravi risvolti occupazionali, disagi nell’attraversamento per i viaggiatori, ma non solo. “Il problema attiene, più in generale, al progetto complessivo che deve riguardare tutti i territori che si affacciano sullo Stretto – prosegue il sindaco -, un nodo cruciale per lo sviluppo economico non solo di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria, ma per l’intera Sicilia e tutto il Mezzogiorno”.

Non può essere neppure un problema di soldi, visto che il Governo era pronto a spenderli per il Ponte sullo Stretto prima che l’iter fosse interrotto. “Quelle somme – ribadisce Accorinti – devono essere investite in una prospettiva di vero sviluppo per migliorare i servizi e creare infrastrutture. Questo è l’obiettivo da condividere e sottoporre con forza alle autorità di governo”.

Del resto, la continuità territoriale è un diritto “e le politiche di disimpegno delle Ferrovie dello Stato vanno contrastate con decisione – conclude -. Confermo l’adesione a questa piattaforma del governatore Crocetta, di gran parte della deputazione, di sindaci della province siciliane e calabresi, e mi preme evidenziare che non è il tempo delle divisioni. Tutti insieme, senza steccati, forze sociali, sindacati, amministrazione e consiglio comunale, rappresentanze politiche, associazioni, movimenti, cittadini, ribadiamo la volontà di credere in un futuro che riparta dal nostro mare, uno Stretto che ci ha sempre incantato ed al quale vogliamo restituire il rispetto che merita”.

Ed in effetti gli appelli a difesa dei diritti dei siciliani sono arrivati da ogni parte. Mercoledì 25 febbraio se ne parlerà all’Ars, in quarta commissione, su richiesta della deputata messinese Valentina Zafarana. All'audizione sono stati invitati l'assessore ai Trasporti, rappresentati di Fs, del Ministero, di Blueferries, dei comitati dei pendolari e del sindacato Orsa. Zafarana lancia anche un appello ai sindaci dell'isola a fare fronte comune per ribadire a Roma la volontà della Sicilia di non sottostare ad una decisione "mascherata da spending review, ma che in realtà è connotata da una forte valenza politica, che lede il diritto di continuità territoriale, sancito dalla Costituzione. E' assurdo – prosegue la deputata -, l'anno scorso sono stati spesi più di 50 milioni per l'ammodernamento e acquisto delle navi, adesso vogliono chiudere tutto. Prima parlano di rilancio e ammodernamento, poi tagliano quasi del tutto le corse di intercity e intercity notte, togliendo le navi per il traghettamento da giugno in poi".

In attesa della seduta della commissione, la deputata chiede intanto la massiccia partecipazione alla manifestazione trasversale che sabato prossimo a Messina vedrà la mobilitazione generale delle popolazione per chiedere lo stop del progetto. Aderisce anche il Partito di Rifondazione Comunista Sicilia, che evidenzia il disagio che ne deriverebbe, soprattutto per le persone a ridotta mobilità. “Il Governo Renzi ed il Gruppo Fs – si legge in una nota -, mentre nel nord Italia continuano ad investire miliardi in risorse pubbliche nell’Alta Velocità, in Sicilia perseverano nel colpire mortalmente i servizi essenziali, giustificando con l’austerity un risparmio di circa 40 milioni di euro all’anno. A questo aggiungiamo il progressivo scadimento del servizio all’utenza, soprattutto al Sud, che è costretta anche a subire il rincaro delle tariffe”.

La questione è arrivata ancora una volta sul tavolo del ministro ai Trasporti, Maurizio Lupi, grazie ad un’interpellanza dei deputati nazionali Fausto Raciti (Pd) e Giampiero D’Alia (Udc), firmata anche dai parlamentari nazionali siciliani dei democratici. “Dieci anni fa – si legge nell’interpellanza – i collegamenti a lunga percorrenza da e per la Sicilia erano 56 al giorno e da giugno si vorrebbe portarli a 4, con in più notevoli disagi logistici per i passeggeri in transito sullo Stretto”. Raciti e D'Alia chiedono dunque al mi‎nistro Lupi "quali investimenti si intende effettuare per potenziare il servizio di traghettamento veloce sullo Stretto a carico del Gruppo Fs Italiane, senza sopprimere le corse diurne a lunga percorrenza; quali interventi infrastrutturali saranno effettuati negli scali interessati per agevolare il passaggio treno/nave con supporto alla mobilità dei passeggeri; ‎quali garanzie occupazionali questo piano di investimento fornisce ai 62 lavoratori del Gruppo Fs Italiane impiegati nel servizio, ai precari trimestrali ed ai lavoratori dell'indotto".

L’ultima nota “di colore” giunge dal Comitato Pendolari Siciliani, che rivendica anch’esso il diritto alla continuità territoriale. Un diritto “negato” anche dal sito internet di Trenitalia. “Programmare un viaggio in treno per raggiungere la Sicilia è ormai un serio problema – scrive il Comitato -. Da diversi mesi chi entra nel portale di Trenitalia ed accede alla ricerca rapida vedrà apparire una schermata di un’Italia mutilata e per di più con un invito a cliccare su una città della mappa, dove mancano Sicilia e Sardegna. Quale può essere la chiave di lettura? Forse l’Italia ferroviaria finisce a Reggio Calabria? E’ il segno da cogliere per i siciliani della fine della Continuità Territoriale?”. La chiave di lettura è in realtà più semplice, vale a dire che la ricerca rapida è attiva solo sulle “Frecce”, in Sicilia inesistenti. E proprio qui sta il punto: invece di pensare a nuovi servizi per adeguare la Sicilia al resto d’Italia, si pensa a tagliare quel poco che già c’è. A proposito: è sempre bene ricordare, soprattutto a chi si riempie la bocca di belle parole sull’alta velocità nel triangolo Palermo-Catania-Messina, che il raddoppio ferroviario della Messina – Palermo non è neppure nei piani, mentre quello della Messina – Catania non è ancora finanziato. Altro che “Frecce”, qui restano solo le lumache…

(Marco Ipsale)

34 commenti

  1. il frutto del nulla degli ultimi 60 anni, aggravato dal no ponte senza nessuna alternativa seria, adesso abbaiate pure alla luna insieme ai vostri cari politici sulla scena da 20 anni ( D’Alia docet).

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  2. il frutto del nulla degli ultimi 60 anni, aggravato dal no ponte senza nessuna alternativa seria, adesso abbaiate pure alla luna insieme ai vostri cari politici sulla scena da 20 anni ( D’Alia docet).

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  3. Il no ponte è stato l’unico atto di amore dei messinesi per messina. Poi che Leonardi, Buzzanca, Genovese siano stati incapaci di alternative è un problema gravissimo. Certo sono stati i messinesi a votarli.

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  4. Il no ponte è stato l’unico atto di amore dei messinesi per messina. Poi che Leonardi, Buzzanca, Genovese siano stati incapaci di alternative è un problema gravissimo. Certo sono stati i messinesi a votarli.

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  5. Ma scusate, in quale mondo vive il Sindaco di Messina ?
    I tempi sono radicalmente cambiati, oggi la gente si muove utilizzando gli aerei per le lunghe percorrenze, i costi del trasporto aereo low cost sono veramente ridicoli e oggi raggiungere l’aereoporto internazionale di Catania, tramite il servizio dei pulman è economico e comodo.
    Pertanto, se la battaglia riguarda l’aspetto politico – elettorale, economicamente conviene pagare gli stipendi al personale delle ferrovie, lasciandoli comodamente a casa fino alla pensione, poi saranno a carico dell’inps.
    Gli unici utenti penalizzati sono i camionisti perchè ancora COSTRETTI a prendere una barca cara e salata per 3 miseri km di mare.

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  6. Ma scusate, in quale mondo vive il Sindaco di Messina ?
    I tempi sono radicalmente cambiati, oggi la gente si muove utilizzando gli aerei per le lunghe percorrenze, i costi del trasporto aereo low cost sono veramente ridicoli e oggi raggiungere l’aereoporto internazionale di Catania, tramite il servizio dei pulman è economico e comodo.
    Pertanto, se la battaglia riguarda l’aspetto politico – elettorale, economicamente conviene pagare gli stipendi al personale delle ferrovie, lasciandoli comodamente a casa fino alla pensione, poi saranno a carico dell’inps.
    Gli unici utenti penalizzati sono i camionisti perchè ancora COSTRETTI a prendere una barca cara e salata per 3 miseri km di mare.

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  7. forse è stata la condanna, visto che attualmente il ponte non c’è e questi ….. non sanno dare valide alternative, visti i fatti.I messinesi hanno votato pure accorinti ( anche se in pochi) è dopo 2 anni cosa è successo a tal proposito?? una beata…, ergo accorinti e soci, fanno parete di quella politica incapace che non sa dare risposte ai cittadini

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  8. forse è stata la condanna, visto che attualmente il ponte non c’è e questi ….. non sanno dare valide alternative, visti i fatti.I messinesi hanno votato pure accorinti ( anche se in pochi) è dopo 2 anni cosa è successo a tal proposito?? una beata…, ergo accorinti e soci, fanno parete di quella politica incapace che non sa dare risposte ai cittadini

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  9. LA SICILIA PIAN PIANO LA STANNO CANCELLANDO ANZI LA STANNO AFFONDANDO POI MESSINA E LA POLITICA MESSINESE PROPRIO PERSI POSTI DI LAVORO CHE SI PERDONO E FUTURO NON C’E NE PIU VEDIAMO I MOLINI GAZZI LA BIRRA MESSINA LA FERROVIA NESSUNO DIFENDE I DIRITTI DEL CITTADINO CI VORREBBE UNA BELLA RIVOLUZIONE E VEDIAMO SE E GIUSTO CHE SOLO xxxxxxxxxxxxxxxxx DEVONO ESSERE QUESTI POLITICI CHE HANNO ROVINATO IL L’ITALIA

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  10. LA SICILIA PIAN PIANO LA STANNO CANCELLANDO ANZI LA STANNO AFFONDANDO POI MESSINA E LA POLITICA MESSINESE PROPRIO PERSI POSTI DI LAVORO CHE SI PERDONO E FUTURO NON C’E NE PIU VEDIAMO I MOLINI GAZZI LA BIRRA MESSINA LA FERROVIA NESSUNO DIFENDE I DIRITTI DEL CITTADINO CI VORREBBE UNA BELLA RIVOLUZIONE E VEDIAMO SE E GIUSTO CHE SOLO xxxxxxxxxxxxxxxxx DEVONO ESSERE QUESTI POLITICI CHE HANNO ROVINATO IL L’ITALIA

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  11. Accorinti in più di 18 mesi di mandato avresti potuto sbloccare qualche opera pubblica dando lavoro invece di farti fotografare, renderci ridicoli in tutta l’Italia ed aiutare chi ti ha messo dove sei evitando il dissesto

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  12. Accorinti in più di 18 mesi di mandato avresti potuto sbloccare qualche opera pubblica dando lavoro invece di farti fotografare, renderci ridicoli in tutta l’Italia ed aiutare chi ti ha messo dove sei evitando il dissesto

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  13. bravo e viaggiando molto in aereo e in treno,lo confermo

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  14. bravo e viaggiando molto in aereo e in treno,lo confermo

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  15. Il sito di trenitalia a cui si fà riferimento è solo per le varie frecce treni che non circolano ne in Sicilia ne in Sardegna. Se si passa all’opzione tutti i treni allora compaiono tutte le stazioni siciliane e sarde e quindi la beneamata continuità territoriale continua ad esistere anche per le ferrovie. E poi subito ad attaccare il Sindaco ogni scusa è buona……

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  16. Il sito di trenitalia a cui si fà riferimento è solo per le varie frecce treni che non circolano ne in Sicilia ne in Sardegna. Se si passa all’opzione tutti i treni allora compaiono tutte le stazioni siciliane e sarde e quindi la beneamata continuità territoriale continua ad esistere anche per le ferrovie. E poi subito ad attaccare il Sindaco ogni scusa è buona……

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  17. Una soluzione a tutto, forse c’è, e potrebbe essere la migliore in assoluto, se la si potesse attuare…: salutare un’Italia che non ci vuole staccandoci completamente da essa. Il bello è che continuiamo a parlare di area integrata dello Stretto…. ma finiamola! Meglio poveri ma liberi che schiavi di uno Stato che 150 anni fa si è salvato dal fallimento colonizzandoci, scippandoci delle nostre ingenti ricchezze e affamandoci! (Ah…se avessi tra le mani quel mercenario in camicia rossa…..)

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  18. Una soluzione a tutto, forse c’è, e potrebbe essere la migliore in assoluto, se la si potesse attuare…: salutare un’Italia che non ci vuole staccandoci completamente da essa. Il bello è che continuiamo a parlare di area integrata dello Stretto…. ma finiamola! Meglio poveri ma liberi che schiavi di uno Stato che 150 anni fa si è salvato dal fallimento colonizzandoci, scippandoci delle nostre ingenti ricchezze e affamandoci! (Ah…se avessi tra le mani quel mercenario in camicia rossa…..)

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  19. aggiungo una piccolissima annotazione. La sinistra governa tutto: da 4 anni a Roma , da 3 anni a Palermo, da 2 anni a Messina. Risultati zero; colpa di chi c’era prima??

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  20. aggiungo una piccolissima annotazione. La sinistra governa tutto: da 4 anni a Roma , da 3 anni a Palermo, da 2 anni a Messina. Risultati zero; colpa di chi c’era prima??

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  21. ha ragione, del resto che ne sanno questi di cosa significa emigrare con titoli ecc al seguito, per un pezzo di pane

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  22. ha ragione, del resto che ne sanno questi di cosa significa emigrare con titoli ecc al seguito, per un pezzo di pane

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  23. Settimo, noi siciliani possiamo inviare le merci in Italia, in Europa e nel mondo con l’areo. Arance, melanzane, limoni, carciofi, zucchine, uva, vino, salumi, formaggi ect. con quali costi???
    Chi ha una minima base di conoscenza dei problemi di trasporto merci è a conoscenza che il mezzo ferroviario è il più affidabile, veloce, ecologico, ma sopratutto il più economico.Il costo del trasporto incide molto sul prezzo finale…Noi siciliani offriamo sicuramente prodotti di alta qualità, ma se i nostri prezzi diventano troppo alti per i costi del trasporto….la concorrenza, grazie ad un prezzo aggressivo, ci brucia.Non è solo un problema di passeggeri…il trasporto su gommato costa, l’aereo poi….non c’è una alternativa al treno.

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  24. Settimo, noi siciliani possiamo inviare le merci in Italia, in Europa e nel mondo con l’areo. Arance, melanzane, limoni, carciofi, zucchine, uva, vino, salumi, formaggi ect. con quali costi???
    Chi ha una minima base di conoscenza dei problemi di trasporto merci è a conoscenza che il mezzo ferroviario è il più affidabile, veloce, ecologico, ma sopratutto il più economico.Il costo del trasporto incide molto sul prezzo finale…Noi siciliani offriamo sicuramente prodotti di alta qualità, ma se i nostri prezzi diventano troppo alti per i costi del trasporto….la concorrenza, grazie ad un prezzo aggressivo, ci brucia.Non è solo un problema di passeggeri…il trasporto su gommato costa, l’aereo poi….non c’è una alternativa al treno.

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  25. Guarda che il trasporto merci dalla Sicilia e’ scomparso da tempo. Sopravvvivono delle spedizioni container dagli scali di Bicocca e Brancaccio.
    Se non mi credi prova a chiedere informazioni su una eventuale spedizione di derrate da Messina al Nord.
    Io ritengo che , attrezzando bene la stazioni di Messina e Villa ( scale mobili, tapis roulants e imbarchi coperti ) si possa abbreviare la percorrenza Sicilia – Continente di almeno un’ora e mezza rendendo il treno competitivo .
    P.S.
    I livelli occupazionali in un’ azienda come le FS sono garatiti a prescindere.

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  26. Guarda che il trasporto merci dalla Sicilia e’ scomparso da tempo. Sopravvvivono delle spedizioni container dagli scali di Bicocca e Brancaccio.
    Se non mi credi prova a chiedere informazioni su una eventuale spedizione di derrate da Messina al Nord.
    Io ritengo che , attrezzando bene la stazioni di Messina e Villa ( scale mobili, tapis roulants e imbarchi coperti ) si possa abbreviare la percorrenza Sicilia – Continente di almeno un’ora e mezza rendendo il treno competitivo .
    P.S.
    I livelli occupazionali in un’ azienda come le FS sono garatiti a prescindere.

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  27. A fronte della “vibrante protesta” capitanata dal nostro “meditativo” Renato No ponte….non è azzardato ipotizzare uno scenario che… consenta ai LUPI ferocI e furbI di promettere qualche bel tapis roulant o scala mobile in aggiunta a qualche romantico “ferry boat” che arriva uora uora… per accontentare i bambocci messinesi DISOCCUPATI che non avendo ovviamente niente da fare si trastulleranno gioiosamente. Forza ..tutti a trastullarsi ..trullallerotrullallah

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  28. A fronte della “vibrante protesta” capitanata dal nostro “meditativo” Renato No ponte….non è azzardato ipotizzare uno scenario che… consenta ai LUPI ferocI e furbI di promettere qualche bel tapis roulant o scala mobile in aggiunta a qualche romantico “ferry boat” che arriva uora uora… per accontentare i bambocci messinesi DISOCCUPATI che non avendo ovviamente niente da fare si trastulleranno gioiosamente. Forza ..tutti a trastullarsi ..trullallerotrullallah

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  29. Concordo perfettamente con lei, l’unica cosa è diventare siciliani completamente separandoci dall’italia che non ci vuole.
    La nostra regione è ricchissima, tanto che esportiamo denaro a Roma ed esattamente il 40% delle tasse pagate qui.Potremmo vivere alla grande senza l’appendice romana che ci succhia l’anima.

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  30. Concordo perfettamente con lei, l’unica cosa è diventare siciliani completamente separandoci dall’italia che non ci vuole.
    La nostra regione è ricchissima, tanto che esportiamo denaro a Roma ed esattamente il 40% delle tasse pagate qui.Potremmo vivere alla grande senza l’appendice romana che ci succhia l’anima.

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  31. Siamo una regione a statuto speciale ed in Italia ce ne sono 5. Abbiamo un governo, parlamentare regionali e possiamo vivere senza Roma.

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  32. Siamo una regione a statuto speciale ed in Italia ce ne sono 5. Abbiamo un governo, parlamentare regionali e possiamo vivere senza Roma.

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  33. Miloto si deve tornare al trasporto ferroviario delle derrate siciliane per i costi inferiori con grandi capacità e minor tempo….il trasporto sul gommato con piccola capacità a costi elevati rende meno competitivi i nostri prodotti che pur di alta qualità se troppo costosi non trovano mercato.
    Un convoglio con decine di vagoni che attraversa lo Stretto con i mezzi dello Stato trasporta più merce di centinaia di camion che attraversano lo Stretto pagando un salatissimo pedaggio ai privati.
    In termini di costi la differenza è notevole.

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  34. Miloto si deve tornare al trasporto ferroviario delle derrate siciliane per i costi inferiori con grandi capacità e minor tempo….il trasporto sul gommato con piccola capacità a costi elevati rende meno competitivi i nostri prodotti che pur di alta qualità se troppo costosi non trovano mercato.
    Un convoglio con decine di vagoni che attraversa lo Stretto con i mezzi dello Stato trasporta più merce di centinaia di camion che attraversano lo Stretto pagando un salatissimo pedaggio ai privati.
    In termini di costi la differenza è notevole.

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