Teatro, CMdb:"No alla revoca per Bruschetta e Renzo". Ma gli atti finiscono in Procura

Teatro, CMdb:”No alla revoca per Bruschetta e Renzo”. Ma gli atti finiscono in Procura

Rosaria Brancato

Teatro, CMdb:”No alla revoca per Bruschetta e Renzo”. Ma gli atti finiscono in Procura

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martedì 24 Gennaio 2017 - 11:10

Il commissario Jervolino, in ottica di risparmio ha revocato i 2 incarichi da 64 mila euro l'anno. Cambiamo Messina dal basso: "I direttori artistici hanno operato bene". Ma l'avviso a titolo gratuito e i contratti onerosi finiscono in procura.

Cambiamo Messina dal basso difende Bruschetta e Renzo, i direttori artistici del Teatro ai quali il commissario Jervolino, alle prese con i tagli alle spese, ha revocato i contratti che gravavano l’Ente per 64 mila euro l’anno. Le delibere d’incarico, firmate pochi mesi dopo la manifestazione d’interesse a titolo gratuito sono anche all’attenzione della Procura e della Corte dei conti.

“La difficile e complessa attività di rilancio di un ente teatro che è stato soffocato da anni di gestione clientelare e burocratizzata è stata smantellata facendo prevalere una logica puramente economicista rispetto alla necessità di tutelare il ruolo del Teatro Vittorio Emanuele come soggetto produttore di cultura per Messina e il suo territorio- si legge nella nota di CMdb- Non capiamo come la situazione debitoria del teatro possa essere imputata allo sforzo creativo di Giovanni Renzo e Ninni Bruschetta il cui costante e faticoso lavoro ha assicurato anzi per due anni l'organizzazione di cartelloni prestigiosi, di forte richiamo sul pubblico e in grado di garantire all'ente sicure entrate. Un flusso di denaro certamente insufficiente a compensare non solo e non tanto le perdite derivate da alcune scelte discutibili del precedente sovrintendente Saija ma soprattutto i tagli lineari e indiscriminati operati dalla Regione Sicilia”.

La prima delibera firmata dal commissario Jervolino è stata quella di revoca del rinnovo per altri due anni (fino al luglio 2018) dei contratti ai due direttori artistici Bruschetta e Renzo, alla luce di una mole di debiti fuori bilancio che supera il milione e 200 mila euro. Per la verità le scelte operate dall’ex sovrintendente Saija che secondo il comunicato di CMdB sarebbero discutibili hanno avuto, almeno fino allo scorso mese di maggio il pieno avallo di Bruschetta e Renzo, come attestano le relazioni correlate a quelle dell’ex sovrintendente. Il movimento ribadisce inoltre che la priorità di un teatro non debba essere quella di “far cassetta” assecondando i gusti del pubblico ma riuscire a conciliare quegli stessi gusti con attività e spettacoli che puntino a rilanciare la cultura.

“Non è infatti accettabile che si faccia passare un'idea di efficienza amministrativa esclusivamente legata ai bilanci in attivo derivanti dagli incassi degli spettacoli- continua infatti il documento- Si rischia cosi di trasformare i teatri pubblici in puri contenitori di eventi "di cassetta”, penalizzando le produzioni di qualità. Non abbiamo pregiudizi verso lo spettacolo popolare e verso i grandi successi commerciali, crediamo soltanto che la funzione primaria di un'istituzione culturale debba essere quella di educare il gusto affiancando alle iniziative più popolari proposte che altrimenti avrebbero ben poche possibilità di incontrare il pubblico. Per questo siamo convinti che Ninni Bruschetta e Giovanni Renzo vadano ringraziati per il lavoro fino a qui svolto e rinnoviamo loro la nostra piena fiducia, esprimendo il forte timore che la sfiducia manifestata nei loro confronti dai vertici regionali altro non sia che un triste corollario dell'"altra " sfiducia. Quella che 16 consiglieri comunali stanno intentando contro l'amministrazione Accorinti. L'ennesimo schiaffo a una città che ha scelto di emanciparsi dall'influenza di padroni e padrini politici che stanno tornando alla carica per tentare di commissariarla”.

La questione dei contratti dei direttori artistici Bruschetta e Renzo è finita all’attenzione dei magistrati contabili e della Procura.

Sul finire del 2013 infatti l’allora commissario Cultrona pubblicò un avviso di manifestazione d’interesse a titolo gratuito per le direzioni artistiche.

Di quel bando non se ne seppe più nulla e pochi mesi dopo il Cda affidò gli incarichi, con contratti da 32 mila euro ciascuno per Bruschetta e Renzo. In quelle settimane non mancarono le polemiche sia per l’inversione di rotta rispetto all’iniziale avviso a titolo gratuito che per la scelta di Bruschetta, socio del presidente del Teatro Maurizio Puglisi in Nutrimenti Terrestri. I due contratti sarebbero andati in scadenza nel luglio del 2016 ma il Cda proprio in vista della predisposizione dei cartelloni per l’Arena di Furnari bis voluta dall’ex sovrintendente Saija, hanno approvato il rinnovo ad Aprile. Adesso sia il bando che gli altri atti sono finiti in Procura ed alla Corte dei conti.

Nel frattempo Jervolino sta predisponendo un nuovo avviso d’interesse per le direzioni artistiche a titolo gratuito.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. ma quelli di CMDB non hanno niente da dire sull’incarico a titolo gratuito dei direttori artistici poi “inspiegabilmente” divenuto oneroso…….Doppia morale ?

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  2. ma quelli di CMDB non hanno niente da dire sull’incarico a titolo gratuito dei direttori artistici poi “inspiegabilmente” divenuto oneroso…….Doppia morale ?

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