L’ecosezione di Messina chiama in causa Accorinti per sollecitare un incontro che “dovrà servire ad individuare l’Ente che, per legge, deve assumersi la gestione delle centraline e tutte le incombenze conseguenti”
Fin da aprile 2010, la Provincia ha spento le centraline che registravano gli inquinanti atmosferici emessi nel territorio comunale, dandone comunicazione agli enti interessati, tra cui il Comune di Messina, ed anche alla Procura della Repubblica. Lo ricorda l’avv. Letteria Spadaro, dell’Ecosezione di Messina dell’associazione Movimento Azzurro, che scrive al sindaco Renato Accorinti chiedendogli di convocare i responsabili degli enti che dovrebbero occuparsi di controlli ambientali, in particolare la Provincia, l’assessorato regionale e l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), perché “nessuna iniziativa di tutela dell’atmosfera e, conseguentemente, della salute dei cittadini, può essere assunta in mancanza di un Ente che registri i dati e che, tempestivamente, li comunichi al Comune”.
Il Movimento Azzurro sollecita dunque l’incontro che “dovrà servire ad individuare l’Ente che, per legge, deve assumersi la gestione delle centraline e tutte le incombenze conseguenti”. Ed in caso contrario si “minacciano” azioni legali conseguenti. “E’ appena il caso di ricordare – conclude l’avv. Spadaro – che l’Unione Europea ha avviato la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per le polveri sottili oltre i limiti”.