Ispezione della Guardia costiera a Giardini e Taormina: due deferiti

Ispezione della Guardia costiera a Giardini e Taormina: due deferiti

c. casp.

Ispezione della Guardia costiera a Giardini e Taormina: due deferiti

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lunedì 18 Aprile 2016 - 08:21

Sanzionato l’esercente di una rivendita di pesce, con un verbale di illecito amministrativo per un importo di 3.500 euro

Una intensa attività di vigilanza in materia demaniale è stata espletata sul territorio di Giardini e Taormina dal personale della Guardia costiera di Giardini Naxos, durante la settimana trascorsa. Nel corso dei controlli i militari, individuavano un mini escavatore intento ad effettuare la sistemazione dell’arenile accertando che i lavori risultavano eseguiti in assenza delle previste autorizzazioni. Nel corso dell’attività ispettiva è stata contestata l’avvenuta demolizione di parte di una roccia naturale presente nell’area demaniale marittima provocandone il suo danneggiamento. Sono state individuate due persone, deferite all’Autorità giudiziaria contestando loro, oltre il reato di modifica dello stato dei luoghi, anche il reato di deturpamento di bellezze naturali. Contestualmente si è proceduti al sequestro del mezzo meccanico usato per le operazioni. In un’altra operazione, è stato segnalato, alla Procura della Repubblica di Messina, il titolare di uno stabilimento balneare per aver depositato sull’area demaniale marittima alcune strutture non autorizzate.

I militari, inoltre, hanno controllato altre 11 attività commerciali ricadenti sul pubblico demanio marittimo constatandone la regolarità. Espletata anche un’attività di controllo in materia di “Etichettatura e tracciabilità” del prodotto ittico ed in materia di “Rintracciabilità”. L’attività ha riguardato i ristoranti e gli esercizi commerciali della piccola e grande distribuzione (pescherie, supermercati ed ipermercati) al fine di consentire la corretta tracciabilità del pescato, in tutte le fasi della filiera ittica, infatti, questa è di fondamentale importanza al fine di prevenire possibili frodi in danno del consumatore nonché garantire la corretta verifica dello stato di conservazione del prodotto e sottrarre dal mercato il pescato di dubbia provenienza. In un solo caso, riscontrando inadempienze sulla corretta etichettatura del prodotto ittico posto in vendita, è stato sanzionato l’esercente di una rivendita di pesce, con un verbale di illecito amministrativo per un importo di 3.500 euro.

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