Ciucci insiste sul Ponte. Ma si avvia la liquidazione della società Stretto di Messina

Ciucci insiste sul Ponte. Ma si avvia la liquidazione della società Stretto di Messina

Ciucci insiste sul Ponte. Ma si avvia la liquidazione della società Stretto di Messina

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mercoledì 08 Maggio 2013 - 16:45

L'amministratore unico di Anas, Pietro Ciucci, ha partecipato al congresso nazionale della Fit Cisl, in cui si è discusso dei corridoi europei e ci si è soffermati sulla articolazione del corridoio Helsinki-Palermo-Malta e sulle modalità di attraversamento dello Stretto di Messina in mancanza dell’omonimo ponte stradale e ferroviario

L’Amministratore unico di Anas, Pietro Ciucci, intervenendo oggi al congresso nazionale della FIT-CISL a Cagliari sul tema delle reti TEN-T, ha dichiarato che “appare poco plausibile il corridoio Helsinky-La Valletta senza un collegamento stradale da Napoli in poi. Infatti, la proposta della Commissione Europea CEF individua quali sezioni predefinite del Corridoio la ferrovia Napoli-Reggio Calabria e Messina-Palermo e via mare Palermo–Valletta. Non viene specificato come collegare la Calabria alla Sicilia e rimane quindi la necessità di un ponte sullo Stretto: ferroviario, ma anche stradale”.

“Il progetto – ha continuato Pietro Ciucci – consiste di un ponte misto e lungo – su una distanza di 3.3 km tra i due piloni principali – sullo Stretto di Messina che collegherà l’isola più popolata del Mediterraneo (5 milioni di abitanti) al resto dell’Europa. Questo collegamento rappresenterà un caposaldo infrastrutturale per l’Europa le cui dimensioni sono paragonabili a quelle del ponte Oresund”.

L’Opera, in quanto indispensabile segmento di congiunzione dei versanti calabrese e siciliano, compresi in tale corridoio multimodale, è tuttavia ricompresa nella “Comprehensive network – rete Globale” TEN-T .

“In merito – ha concluso Pietro Ciucci – è opportuno precisare che, poiché il Piano Economico e Finanziario dell’Opera non ha mai previsto, in via prudenziale, alcun contributo europeo a fondo perduto, l’eventuale approvazione della nuova proposta di sviluppo della TEN-T non implicherebbe una riduzione di risorse per il Ponte. Il nuovo status di opera non prioritaria potrebbe, tuttavia, rendere più difficile l’accesso agli strumenti finanziari che la BEI mette a disposizione nonché, in generale, ai mercati finanziari, tenuto conto dell’attuale situazione di tensione e volatilità degli stessi. Peraltro, va evidenziato che nella medesima proposta della Commissione UE il Fehmarn Belt, un progetto assimilabile per certi aspetti al Ponte sullo Stretto di Messina, è stato confermato quale progetto prioritario nell’ambito del suddetto nuovo Corridoio multimodale 5 “Helsinki-La Valletta”. Tale infrastruttura, che dovrebbe collegare la Danimarca alla Germania, è attualmente in fase di progettazione preliminare e nell’esercizio 2011 ha beneficiato di contributi europei a fondo perduto per un ammontare pari al 42% dei costi sostenuti nel medesimo anno”.

Pietro Ciucci ha confermato che con un decreto firmato dal presidente Monti è stata avviata la liquidazione, con la nomina del commissario liquidatore della società Stretto di Messina.

Nel corso della tavola rotonda dedicata ai corridoi europei ci si è soffermati sulla articolazione del corridoio Helsinki-Palermo-Malta e sulle modalità di attraversamento dello Stretto di Messina in mancanza dell’omonimo ponte stradale e ferroviario.

A chi chiedeva un commento sulle dichiarazioni secondo le quali il ponte servirebbe a collegare due “cosche mafiose”, Pietro Ciucci ha risposto “non commentabile”.

14 commenti

  1. ma per favore…io lo denuncerei per inutilità..

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  2. dai ciucci,il tempo di ciucciare è finito fatti eleggere in parlamento e continua li ad ammuccare

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  3. Il ponte potrebbe collegare due cosche mafiose??????…….
    I traghetti invece sono vergini, belli, fumosi ed innocenti…..
    i TIR che attraversano la città???? Sono meravigliosi, amabili…non inquinano….e se qualche volta uccidono….che ci fa????non cerchiamo il pelo nell’uovo…diamo la possibilità ai Tir di uccidere….l’importante è non unire con il ponte…
    Il ponte opera statica fa ombra.
    Le navi non fanno ombra ….
    Il ponte inquina, emana fumi, esalazioni pontifere…..o….pontificazioni esalifere…..
    Le navi noooo….non inquinano i loro motori sono puri…purissimi….
    E poi Messina non ha bisogno di lavoro….già c’è troppo lavoro a Messina, troppa ricchezza, non ci serve il lavoro che questo ponte avrebbe portato…..meglio guardare con amore i tir che attraversano la città….grazie ai traghetti ed ai traghettatori che con disinteressato amore riempiono di tir la città.

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  4. braga claudio 8 Maggio 2013 22:34

    Pura e semplice verita.
    A Messina si devo arricchire e schiavizzare solo i poteri forti.
    Le navi che fanno la spola h24 365 giorni l`anno nn inquinano e nn fanno ombra…
    La rada San Francesco e` un fiore all`occhiello x la citta`…..
    I tir che distruggono le strade e oncor peggio uccidono, quelli sono un tocca sano per la nostra citta`… ma tanto di come viviamo noi Messinesi e di cosa sarebbe meglio per noi e la citta` nn importa a nessuno.
    Cittadini siamo abbandonati a noi stessi, da tutte le istituzioni..

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  5. purtroppo molti messinesi non sono cittadini ma servi ben sistemati, che se ne fregano se messina è ormai morta sotto ogni aspetto e che magari preferiscno vedere i figli emigrare a vita, dove però le cose le fanno eccome, piuttosto che credere e sperare in qualsiasi ipotesi di sviluppo e di modernizzazione.Gli piace lo status quo. Sorvolo sulla politica che non muove un dito, siamo rimasti al 1950

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  6. Settimo Libero 9 Maggio 2013 08:20

    Il Ponte sullo Stretto di Messina rimane come ultima ancora per salvare la Sicilia dal dimenticatoi nazionale ed europeo.
    Mi rivolgo a tutti i giovani che hanno studiato per laurearsi in un territorio in via di desertificazione industriale.
    Possiamo fermare tutto ciò favorendo la continuità del progetto (già costato parecchi soldi all’intera collettività) e posa in opera della struttura.
    Parola di Gatto.

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  7. Il sig. Ciucci ha espresso una pura e sacrosanta verità. Senza il ponte non si può sperare in un futuro diverso per la nostra amata isola. Purtroppo i sigg. NO PONTE non vogliono aprire gli occhi e rendersi conto ci come si vive a Messina, o forse non vogliono ammettere che la politica del “no” incondizionato non paga mai. Si sono sempre schierati per partito preso,dicendo “NO” a prescindere,e invece i commenti sotto dimostrano che ci sono tanti messinesi con gli occhi spalancati che si rendono perfettamente conto che rimanendo così, si distrugge ogni sogno dei nostri figli di rimanere e crescere a Messina.

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  8. più leggo certe notizie più mi vergogno di essere italiano..
    Il ponte inutile allo sviluppo economico? E l’expo che sta risucchiando milioni di euro per tornare utile solo alle tasche dei nostri “fratelli” del nord?
    popolo di schiavi che elemosina da chi ci governa..
    Ci si accontenta dei traghetti sporchi e inquinanti, di emigrare (per poi scendere per le vacanze con finto accento milanese) e si protesta contro un’opera che più di ogni altra darebbe ossigeno ad una città che sta soffocando, piuttosto che lottare per il bene della nostra città.. siamo anzi siete(mi escludo con orgoglio) un gruppo di ruminanti che pascola davanti alle segreterie dei tanti imbonitori atteggiandosi a politici di lungo corso, chiamando per nome i vostri leader che in questi giorni vi trattano da amici(chissà perchè)auspicandovi fantomatici impieghi e posizioni allettanti, ma che passate le elezioni vi tornerà a trattare da nullità..

    SI AL PONTE!!!!!!!!

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  9. cettu che a Messina manca una chiesa dedicata al più taumaturgico e miracoloso simbolo delle ideologie , giuste o sbagliate che siano (dipende dai punti di vista),dei pochi…la chiesa dedicata a san ponte..

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  10. Peppe Vallera 9 Maggio 2013 13:52

    Cari pontisti, dovete fare buon viso a cattivo gioco.
    Persino il vostro uomo-dio, il grande silvio, vi ha abbandonato.
    Non una parola di Letta sul ponte, e dire che il ministro delle infrastruttuire è del Partito Dei Ladroni!
    Vi ha preso per i fondelli per 20 anni, vi ha fatto balenare l’idea di guadagni facili ed abbondanti e dopo vi ha lasciato in mutande.
    Vi ha fatto sognare ad occhi aperti fiumi di denaro ed adesso… la triste realtà.
    E che nessuno provi a sistemare in qualche struttura pubblica gli infaticabili “lavoratori” della Stretto di messina.
    A casa e pipa.
    Avete goduto abbastanza del niente.
    Adesso è tempo che andiate a cercare un lavoro vero e serio e che vi meritiate uno stipendio
    Giuseppa Vallèra

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  11. sig.Ciuccio,il tempo delle vacche grasse è finito,quindi vendi il biberon perchà sul ponte non puoi più succhiare.La bufala non da più latte e stata munta a dovere.

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  12. alo,concordo e mi escludo anche io

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  13. Potrei anche essere dalla parte di chi vuole il ponte, purtroppo penso che sarebbe un monumento tra due sponde poichè sarebero sprecati miliardi senza arrivare mai alla conclusione. Non dimentichiamo che per collegare Messina a Palermo senza i famosi 60 chilometri di statale ci sono voluti 30 anni. Il tutto su terra ferma, immagginate su acqua. Forse tra 230 anni si potrà vedere qualcosa.

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  14. Il tempo delle vacche grasse continua…..1,5 miliardi di euro per l’Expo di Milano per realizzare opere che saranno demolite con ulteriori costi alla fine della manifestazione…..
    Prima a molti messinesi disoccupati mancava il pane…..oggi anche a molti messinesi che hanno un lavoro manca il pane poichè da mesi non sono pagati……..Le vacche grasse al nord….. la fame a Messina…..con il benestare di tutta la politica….da destra a sinistra…..con gli ambientalisti che negano opere indispensabili….mentre hanno riempito tutte le nostre belle montagne con migliaia di mostruosi enormi ventilatori che deturpano il paesaggio e spaventano gli animali.

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