Salvatore Cuzzocrea: “La mia candidatura vuol essere espressione unitaria”

Salvatore Cuzzocrea: “La mia candidatura vuol essere espressione unitaria”

Salvatore Cuzzocrea: “La mia candidatura vuol essere espressione unitaria”

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mercoledì 21 Febbraio 2018 - 13:19

Anche il Pro-Rettore per la Ricerca ufficializza con una lettera al modo accademico la propria candidatura alla carica di rettore

E’ Salvatore Cuzzocrea il il candidato scelto dal gruppo Navarra per dare continuità all’attività svolta negli ultimi 4 anni dall’ormai ex rettore.

Il Pro-Rettore per la Ricerca ha ufficializzato la sua candidatura con una lettera al mondo accademico inviata quasi contemporaneamente a quella firmata dal suo rivale, al momento l’unico, Francesco Stagno D’Alcontres (vedi articolo a parte) .

Ecco cosa scrive Cuzzocrea:

“La mia candidatura vuol essere espressione unitaria di quanti, colleghi e personale tecnico-amministrativo, negli ultimi cinque anni hanno contribuito ad avviare, grazie anche alla proficua collaborazione con gli studenti e le loro rappresentanze negli Organi collegiali d'Ateneo, un percorso nuovo, di profondo cambiamento ed in discontinuità con il passato, al quale ho avuto l'onore di partecipare con grande impegno e passione.

Gli attestati di stima e di fiducia rivolti verso la mia persona m'inorgogliscono molto e sono, nel contempo, motivo di grande responsabilità. Difatti, rappresentano uno stimolo a proseguire nei programmi già avviati e a dar linfa ad una nuova progettualità che fornisca ai nostri studenti una didattica nonché servizi sempre più all'avanguardia, oltre a valorizzare al meglio, nell'interesse comune, sia le competenze dei colleghi appartenenti a tutti i settori scientifico disciplinari, sia le professionalità del personale tecnico-amministrativo.

Ritengo di poter mettere a disposizione della nostra comunità la mia lunga esperienza, anche in materia assistenziale, di ricercatore e docente, così come quella maturata in questi anni ultimi anni come Prorettore alla Ricerca.

Sin qui ho avuto il privilegio di collaborare con molti di Voi, in un clima costantemente animato dal dialogo e dal confronto d'idee, che ha consentito al nostro Ateneo di raggiungere traguardi significativi negli ambiti della didattica, della ricerca, dell'internazionalizzazione e del contributo allo sviluppo del territorio.

Ho comunque piena consapevolezza delle difficoltà che il Sistema universitario nazionale, segnato da un'incessante riduzione delle risorse economiche investite per gli Atenei, ormai attraversa da lungo tempo. Ma sono tuttavia fiducioso del fatto che, attraverso le azioni già intraprese e quelle che insieme a Voi potrò intraprendere, la nostra Università proseguirà nel suo cammino, conseguendo ulteriori risultati d'eccellenza sulla base dei principi, irrinunciabili, del merito, della trasparenza e dell'ampia collegialità delle decisioni.

Accompagnato da questa visione, che appare chiara a me come a tanti altri colleghi che con profondo senso di appartenenza all'Università di Messina hanno contribuito ad avviare un percorso importante e virtuoso, sono fortemente motivato ad avanzare la mia candidatura, nella certezza che nei prossimi giorni potrò incontrarVi tutti e ricevere quei suggerimenti che sono fondamentali per la stesura del Programma da attuare nei prossimi sei anni.

Procederò, poi, con la presentazione pubblica della proposta progettuale, aperta a tutti, per il futuro governo universitario”.

Sono fiero di esser parte del nostro Ateneo e sono sicuro che, con il supporto di ognuno di Voi, l'Università degli Studi di Messina saprà affrontare con forza le nuove Sfide, a livello nazionale ed internazionale, puntando al raggiungimento di traguardi sempre più ambiziosi".

Un commento

  1. L’Università e annesso potrebbero dare tanto alla città…potrebbero essere volano e attrattiva di finanziamenti che avrebbero ricadute straordinarie in un tessuto economico sempre più povero come il nostro. E invece da decenni è una questione privata di poche famiglie potenti messinesi che si autorigenerano…i cognomi che si succedono sono sempre gli stessi…Navarra..Cuzzocrea…Stagno D’Alcontres….ecc. Si votano tra di loro…si autoincensano…Figli che prendono il posto dei padri è pensabile nelle aziende private….purtroppo quello che è sempre stata l’Università…una sorta di Società per Azioni dove comandano sempre gli stessi come se fosse di loro proprietà. Veramente squallido

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