Sulla carta progetti ambiziosi ma in strada solo 23 bus al giorno. L’Orsa prova a svegliare il Comune

Sulla carta progetti ambiziosi ma in strada solo 23 bus al giorno. L’Orsa prova a svegliare il Comune

Sulla carta progetti ambiziosi ma in strada solo 23 bus al giorno. L’Orsa prova a svegliare il Comune

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lunedì 05 Maggio 2014 - 09:11

Si torna ai vecchi “fasti” del passato. Il mese di maggio si apre con gli stessi numeri di mezzi in servizio di quello dello scorso anno, quando però la “gestione aziendale e l'amministrazione comunale erano ben diverse”. L'Orsa fotografa un servizio disastroso e teme il piano decennale di riequilibrio previsto per Atm

L’amara realtà si scontra con gli ambiziosi progetti per il futuro. Perché se da un lato c’è un’amministrazione comunale che vede un’Atm capace di produrre risparmi per 55 milioni di euro nei prossimi dieci anni, dall’altro ci sono i numeri reali di oggi che parlano di un’azienda sempre più in crisi. E allora qualche domanda sorge spontanea: in che modo il Comune pensa di ottenere quei risultati iscritti nel piano programmatico che l’assessore Gaetano Cacciola ha redatto nelle scorse settimane? O ancora, quando si procederà ad una vera riorganizzazione dell’azienda trasporti messinese in funzione degli obiettivi che si intendono perseguire? Sulla carta i progetti sono validi, giusti, importanti. Ad oggi però la realtà è tutt’altra cosa.

A ribadirlo, anche se nessuno più si stupisce, è un report del sindacato Orsa che ha monitorato per una settimana l’andamento del servizio e che porta alla luce un’amara constatazione: nella settimana scorsa, dal 28 Aprile al 3 Maggio, l’Orsa ha verificato una media di 23 bus in servizio giornalieri con un minimo sceso fino a 18 mezzi in strada nei giorni 30 aprile e 2 Maggio. I tram, guasti permettendo, restano i soliti sei mezzi insufficienti a sopperire o integrare la carenza del servizio gommato al netto di qualunque progetto ambizioso o fantasioso si voglia studiare. Dati che parlano chiaro e che dicono, senza possibilità di smentita, che il mese di maggio si è aperto con gli stessi numeri di mezzi in servizio dello scorso anno, quando però la gestione aziendale e l'amministrazione comunale erano ben diverse, mentre purtroppo i cittadini appiedati o in vana attesa alla fermata di un bus che non arriva sono sempre gli stessi.

“Lo scenario di queste settimane, già visto, – dichiara Paolo Frigione responsabile Coordinamento Autisti ORSA – è quello dello scorso anno con rioni e villaggi completamente abbandonati a se stessi e le linee bus 74-17-47-76-41-43-79-2-81b-77-70-13-15-10 fortemente ridotte o completamente scomparse per carenza mezzi. Ma a rendere più chiara la situazione del servizio ed il disagio creato all'utenza messinese può servire solo qualche esempio – continua Frigione- : le Masse, Castanea e Faro superiore servite dal solo 73 hanno tempi di attesa tra una corsa e l'altra di 2 ore e 30 minuti, la carenza mezzi comporta spesso la sospensione di servizi fondamentali come il collegamento bus col Neurolesi a cui si aggiunge la frequente soppressione del 78 che collega l'annunziata all'ospedale Papardo. Non va meglio a sud dove a singhiozzo mancano i bus 6 -9- 38 – 29 – 33 – 35 lasciando isolati Briga, Larderia , Tipoldo , Cumia e Bordonaro”.

Per l’Orsa l’Atm è un malato che muore davanti agli occhi di tutti mentre “troppi” dottori ne studiano inutilmente la cura. “Consegnamo all’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola, sicuramente finora il più attivo della squadra accorintiana, un report che però descrive un fallimento – dichiara Michele Barresi, Segretario ORSA Trasporti – ma crediamo sia utile, visto che il trasporto pubblico rappresenta il vero banco di prova dell'amministrazione, che un monitoraggio costante e reale venga richiesto dal Comune direttamente all'azienda giorno per giorno o meglio verificato sul campo, alle fermate, dove i cittadini aspettano inferociti un bus che si intravede sempre meno. Sono passati pochi mesi da quando si enfatizzava l’aumento degli autobus in circolazione, erano 50, e sebbene come sindacato avessimo accolto con ottimismo quello che appariva un nuovo corso, avevamo palesato la necessità urgente dell'acquisto di nuovi mezzi per non tornare all'emergenza”.

Barresi rincara la dose passando in rassegna alcuni degli ultimi “errori” commessi in casa Atm a danno di un servizio che stenta giorno dopo giorno a funzionare. “Oggi constatiamo che anche l'acquisto dei bus dall'ATM Milano ha subito uno stop e potrebbe rappresentare, se non si rimedia per tempo, l'ennesima occasione perduta di un'azienda che non riesce a rinascere e che dal 2007, affidandosi alle solite “competenze interne” che hanno in vent'anni manifestato i propri limiti gestionali si dimostra incapace di acquistare nuovi bus e gestire i processi di manutenzione ed è lasciata irresponsabilmente da mesi nelle mani di una giostra di direttori generali "a tempo", molti dei quali corresponsabili dello sfascio attuale se non addirittura inquisiti per fatti legati alla stessa gestione dell'azienda”.

Alla luce di queste valutazioni, il sindacato non nasconde una serie di dubbi e timori legati proprio a quelle che pare siano le intenzioni dell’amministrazione comunale. Barresi sottolinea che il piano di riequilibrio decennale, che per Atm prevede un risparmio di 55 milioni di euro in dieci anni, è stato elaborato prevedendo già dal maggio 2014 un numero di autobus in linea pari a 52 mezzi che dovrebbero effettuare 3,5 milioni di chilometri con rimborsi superiori a 6,5 milioni di euro per il 2014. Ma visti i numeri attuali per l’Orsa “si rischia di partorire un progetto giusto e ambizioso ma falsato in partenza dai numeri dei mezzi oggi in campo e che darebbe il colpo di grazia all'azienda di trasporto messinese. Reputiamo urgente e necessario che l'amministrazione comunale convochi un tavolo tecnico su Atm per illustrare – ove ve ne fossero – le strategie imprenditoriali programmate per l'acquisto di mezzi ed il rilancio dell'Atm e nelle more sospenda l'atto di indirizzo relativo al piano finanziario decennale esitato dalla giunta comunale”.

10 commenti

  1. colpa delle passate amministrazioni, dl resto in soli 11 mesi non si può fare molto

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  2. colpa delle passate amministrazioni, dl resto in soli 11 mesi non si può fare molto

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  3. Perchè non mandare tutti a casa, cominciando dai vertici aziendali?
    Un servizio che funziona con i tempi “spera in Dio” che servizio è?
    VERGOGNA

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  4. Perchè non mandare tutti a casa, cominciando dai vertici aziendali?
    Un servizio che funziona con i tempi “spera in Dio” che servizio è?
    VERGOGNA

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  5. Giusto! In 11 mesi cosa si poteva fare di piu’?
    Giusto Marieditor?

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  6. Giusto! In 11 mesi cosa si poteva fare di piu’?
    Giusto Marieditor?

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  7. Hai ragione, ma almeno un piccolo segno che giustifichi i lauti stipendi di pseudodirigenti.
    Per fare i tavoli di lavoro basta la capacità di un modesto falegname.
    Allo stato in cui si trova l’ATM non resta che chiuderla e dare immediatamente la colpa ai predecessori: così Renatino e compagni potranno continuare a giocare facendo finta di essere amministratori.
    Non ti piace l’idea?

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  8. Hai ragione, ma almeno un piccolo segno che giustifichi i lauti stipendi di pseudodirigenti.
    Per fare i tavoli di lavoro basta la capacità di un modesto falegname.
    Allo stato in cui si trova l’ATM non resta che chiuderla e dare immediatamente la colpa ai predecessori: così Renatino e compagni potranno continuare a giocare facendo finta di essere amministratori.
    Non ti piace l’idea?

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  9. è buono solo per portare la croce

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  10. è buono solo per portare la croce

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