Gettonopoli, udienza preliminare a marzo per 19 consiglieri

Gettonopoli, udienza preliminare a marzo per 19 consiglieri

Alessandra Serio

Gettonopoli, udienza preliminare a marzo per 19 consiglieri

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lunedì 15 Febbraio 2016 - 20:14

Escono dall'inchiesta 4 consiglieri, per tutti gli altri la Procura ha invece chiesto il rinvio a giudizio. Al centro degli accertamenti della Digos c'é stata la partecipazione dei consigliei ai lavori di commissione.

Sono 19 le richieste di rinvio a giudizio per la Gettonopoli messinese. Il sostituto procuratore Diego Capece Minutolo e l'aggiunto Vincenzo Barbaro hanno avviato la notifica del provvedimento proprio oggi, e c'é già una data fissata per l'udienza preliminare, che si aprirà il prossimo 17 marzo. Rispetto alla chiusura delle indagini, quindi alla luce degli interrogatori effettuati, il quadro è leggermente mutato. Cinque consiglieri, infatti, sono stati stralciati. Per Carlo Cantali, Rita La Paglia, Donatella Sindoni e Giuseppe Trischitta, infatti, la Procura non ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio. Adesso per loro gli inquirenti decideranno se archiviare le accuse ipotizzate a loro carico. Per questa vicenda l'indagine è al capolinea, quindi un'archiviazione appare più che probabile, ma il calderone complessivo degli accertamenti sull'operato dei consiglieri è ancora "acceso".

Vanno al vaglio preliminare, quindi, i 12 consiglieri comunali che da novembre hanno l'obbligo di firma prima e dopo i lavori di commissione e altri cinque colleghi: Carlo Abbate, Piero Adamo, Pio Amadeo, Angelo Burrascano, Antonino Carreri, Nicola Crisafi, Andrea Consolo, Giovanna Grifó, Nicola Cucinotta, Carmela David, Paolo David, Libero Gioveni, Pietro Iannello, Maria Perrone, Nora Scuderi, Santi Sorrenti, Fabrizio Sottile, Benedetto Vaccarino, Santi Daniele Zuccarello.

L'inchiesta della Digos si è concentrata soprattuto su tre mesi di lavori di commissioni consiliari, e sull'effettiva partecipazione dei suoi componenti. Partecipazione per la quale a tutti viene corrisposto un gettone di presenza. L'ipotesi dell'accusa, cristallizata nei reati di truffa e falso, è che alcuni partecipanti prendevano parte soltanto pochissimi minuti ai lavori, al solo fine di verbalizzare la presenza in aula e intascare il gettone. Gli agenti hanno piazzato video camere a Palazzo Zanca, e attivato le intercettazioni ambientali e telefoniche, se pur soltanto in un paio di giornate.

Da due mesi al Municipio le cose funzionano diversamente. I consiglieri hanno un badge elettronico che rileva la loro effettiva partecipazione ai lavori di ogni genere.

Alessandra Serio

4 commenti

  1. speriamo che per questi stralciati per cui ancora la procura non ha delineato il rinvio a giudizio, non si incappi in qualche altra indagine!per intanto, le presunte malefatte ancora non risultano archiviate,quindi stralcioni si, ma con riserva!!

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  2. speriamo che per questi stralciati per cui ancora la procura non ha delineato il rinvio a giudizio, non si incappi in qualche altra indagine!per intanto, le presunte malefatte ancora non risultano archiviate,quindi stralcioni si, ma con riserva!!

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  3. Che personaggi scadenti. Questi sono i “grandi amministratori” di Messina. Quelli che dovrebbero prendere decisioni per il benessere dei cittadini di Messina. Non sanno neanche imbrogliare si sono fatti “pescare”.
    Pagella Consiglieri Comunali: voto -2 (inconcludenti).

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  4. Che personaggi scadenti. Questi sono i “grandi amministratori” di Messina. Quelli che dovrebbero prendere decisioni per il benessere dei cittadini di Messina. Non sanno neanche imbrogliare si sono fatti “pescare”.
    Pagella Consiglieri Comunali: voto -2 (inconcludenti).

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