Un bilancio di previsione da 33milioni di euro per un'Atm che arranca

Un bilancio di previsione da 33milioni di euro per un’Atm che arranca

Francesca Stornante

Un bilancio di previsione da 33milioni di euro per un’Atm che arranca

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giovedì 14 Novembre 2013 - 00:30

L'Atm chiude il bilancio previsionale 2013 con 8 milioni in meno rispetto a quello 2012. Pesa la riduzione del contributo previsto dal Comune, pochi gli incassi previsti dalla vendita di biglietti e parcheggio Cavallotti, 21milioni il costo del personale.

Il Bilancio di previsione 2013 dell’Atm è pronto. Rimodulato secondo le ultime indicazioni date dalla Ragioneria generale del Comune, il documento economico finanziario dovrà adesso passare al vaglio dell’amministrazione e dunque del Consiglio Comunale insieme al consuntivo 2012 redatto già nelle scorse settimane. Nelle sei pagine stilate dalla Ragioneria dell’Azienda trasporti vengono messi nero su bianco tutti i numeri dell’Atm, raffrontati con i dati dei bilanci precedenti.
Per il 2013, ormai quasi finito, il previsionale ammonta a 33.539.000 euro, mentre lo scorso anno era stato fissato in oltre 41 milioni per poi arrivare a 32.822.871.
Ma andando a spulciare la sfilza di numeri ordinati uno dietro l’altro emergono alcuni dati che non sono altro che l’esatta fotografia di un’azienda in crisi. Si parte dal valore della produzione, quindi dai ricavi che l’azienda incassa. Previsto un totale di 32.987.500. Sotto questa voce compaiono gli introiti che derivano da tutti i servizi che l’Atm “vende” in quanto azienda che gestisce il trasporto pubblico della città. Ci sono innanzitutto i biglietti: l’Atm ha previsto per il 2013 entrate per 1.700.000 euro, a fronte di 1.386.913 realmente incassati secondo il consuntivo 2012, a cui si aggiungono 960.000 euro di abbonamenti rispetto ai quasi 750.000 del 2012. Previsti quindi quasi 2 milioni di introiti tra biglietti e abbonamenti, ma basta incrociare questo numero con il costo del carburante, fissato in 1.400.000 euro, per rendersi conto che la cifra che deriva dalla vendita dei biglietti è troppo bassa e sufficiente quasi solo a pagare la benzina per far circolare i mezzi. Se poi aggiungiamo anche la spesa previste per la manutenzione del tram, visto che i tagliandi riguardano anche il tram, che ammonta a 1.700.000 euro si comprende bene come un’azienda di trasporto non può funzionare in questo modo.
C’è poi il parcheggio Cavallotti. Che sia sottoulizzato e sfruttato male è cosa nota, è preoccupante il fatto che nel documento si prevede dai biglietti per il parcheggio del centro città incassi per soli 65.000 euro, considerato anche che nel 2012 si sono fermati a 52.316 euro. Secondo il previsionale dunque non si punta a rendere quel parcheggio economicamente più produttivo che secondo questi dati non fattura più di 5.000 euro al mese che forse bastano a coprire solo le spese di gestione. E non è difficile non pensare alla prossima apertura del parcheggio Zaera nord con la preoccupazione che diventi un’altra zavorra sulle spalle dell’Atm semplicemente perché mancano una seria programmazione e gestione.
Il guadagno più consistente si conferma la vendita dei gratta e sosta per il parcheggio negli stalli blu. Per il 2013 si prevede di incassare 2.500.000 euro, nel 2012 ne sono entrati 2.256.473. Tra le voci figura poi l’affitto auditorium che si trova all’interno della struttura di via La Farina. Un auditorium che potrebbe essere sfruttato per fare cassa e per il quale invece si prevede di incassare zero euro. Esattamente come per il 2012. Sommando tutto emerge che la previsione dei ricavi provenienti dalla produzione di servizi tocca i 5.889.000 euro. In parole povere è questo il ricavato dell’Atm in base ai servizi che offre. Una cifra troppo bassa anche rispetto alla normativa sul trasporto pubblico locale che dice che almeno il 35% dei ricavi totali dovrebbe derivare dagli incassi sul prodotto offerto, mentre per l’Atm non supera il 15%.
Alla voce ricavi ci sono poi i finanziamenti e qui la vera nota dolente: il Comune ha infatti stabilito di scendere a 17.000.000 il contributo di esercizio per il 2013, come per il consuntivo 2012, rispetto ai 21 che erano stati inseriti nel previsionale 2012. Inseriti anche i circa 7 milioni di finanziamenti della Regione che però l’Atm non riceve dal 2011 e infine un contributo in conto esercizio di 26.740.000, cifra molto vicina a quella dello scorso anno.
Andando ai costi si parte da un totale previsto di 30.111.000 rispetto ai 29.544.881 spesi nel 2012 e agli oltre 35 che invece erano stati previsti. Tra i costi i più curiosi sono quelli legati ad esempio alle spese telefoniche per le quali si prevede una spesa di 150.000 euro a fronte dei 207.000 sborsati per il 2012. Non si può invece leggere in modo positivo il fatto che si preveda di destinare 120.000 euro alla manutenzione bus rispetto ai 400.000 del previsionale 2012 e i 258.000 effettivamente spesi secondo il consuntivo. Praticamente si dimezza la somma che si conta di investire in manutenzione, un segnale inequivocabile dell’esigenza di dover tagliare i costi senza tenere presente che il parco mezzi dell’Atm ha costantemente bisogno di interventi di riparazione. Se però da un lato si risparmia, alla voce consulenza balza agli occhi che per il 2013 la spesa prevista è 280.000 euro mentre nel 2012 ne sono stati spesi 153.000.
Quando si parla di costi però a pesare maggiormente sui bilanci Atm è il costo del personale. Per il 2013 la previsione è di 21.983.500, cifra praticamente uguale a quella dello scorso anno. Come più volte evidenziato nelle ultime settimane basta questo dato per capire che continuando così l’azienda non avrà lunga vita. Per pagare il personale in pratica bastano a malapena i 17 milioni di contributo comunale i 5 dei ricavi dai servizi. Viene da chiedersi come si dovrebbero fronteggiare le spese per garantire trasporto efficiente tutto l’anno e gli investimenti.
Alla fine, raffrontando i totali di ricavi e costi con relativi proventi e imposte, emerge che per il 2013 la cifra alla voce perdita di esercizio è stata fissata a zero, lo stesso era stato fatto per quello 2012. Il consuntivo dice però che l’Atm nel 2012 ha avuto una perdita di 359.899 euro, quindi con costi che hanno superato i ricavi. I bilanci però si chiudono in pareggio. E per il 2013 si prevede di fissarlo in 33.539.000 euro, ben 8 milioni in meno rispetto alla previsione dello scorso anno. Quale sarà il destino di questo documento finanziario? Si scoprirà nelle prossime settimane, guardando però al passato non si prevede nulla di buono visto che dal 2004 nessun bilancio Atm è stato approvato.
Francesca Stornante

4 commenti

  1. RITORNO AL PASSATO
    Come unica soluzione al fallimento, per evitare il disastro e lasciare a casa tutti i dipendenti.
    L’azienda deve ritornare in mano ai privati, come lo era ai tempi della SATS, solo così può funzionare e avere in città un servizio pubblico che funzioni.
    Ma se l’ATM deve continuare a essere un giocattolo in mano ai politici e sindacati, allora il destino è segnato.

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  2. Il personale dell’ATM – e, quindi, tutte le loro famiglie – vota.

    Altrettanto non può, chiaramente, dirsi per autobus, tram, auditorium e parcheggi.

    E’ lapalissiano; pertanto, nessuna meraviglia: l’ATM è uno stipendificio.

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  3. I rimedi, vediamo,
    1.- fuori politici dal consiglio di amministrazione e dalla direzione.
    2.- Riduzione dei lauti stipendi del presidente e dei vari dirigenti-
    3.- Miglioramento del servizio cominciando dal controllo biglietti nelle prime ore mattutine quando i tram sembrano scatole di sardine su ruote e il 99% dei passeggeri non trimbrano il biglietto, quindi aumentare il numero delle corse dimuendo i tempi di attesa e presenza dei controllori su tutti i tram da capolinea a capolinea.
    4.- Migliorare i sistemi di sostegno dei passeggeri cominciando dallo spostare gli appigli posti sopra i divani in spazio stretto negli spazzi centralli ove non vi sta nessuna possibilità direggersi-
    Quattro cose molto semplici da attuare che sicuramente daranno i loro frutti molto in fretta.

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  4. Avete letto il bilancio! BENE! Avete sciorinato cifre che ritenete importanti! BENE! Ma si può sapere, da voi che avete letto il bilancio, quanto costa mediamente un dipendente, quanti chilometri in media fa un autista all’anno, quanti chilometri sono percorsi dai bus in un anno per tutte le linee, qual è il costo standard per chilometro??? Dopo parliamo di AZIENDA! Se taluni parametri non tornano, ma non sono conosciuti, non si può parlare di AZIENDA!

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