Cas, l'assessore regionale Pizzo: "Massima attenzione ma il problema è il futuro dell'Ente"

Cas, l’assessore regionale Pizzo: “Massima attenzione ma il problema è il futuro dell’Ente”

Rosaria Brancato

Cas, l’assessore regionale Pizzo: “Massima attenzione ma il problema è il futuro dell’Ente”

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mercoledì 28 Gennaio 2015 - 06:46

"Da parte mia c'è la massima attenzione sulla vicenda Cas. Abbiamo già avviato due attività ispettive" .L'assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti Giovanni Pizzo spiega come i riflettori siano accesi da tempo sul Consorzio "ma il vero problema è il futuro dell'Ente. Nel 2020 finiranno le risorse europee e dovremo farci trovare pronti".

“Seguo con attenzione le vicende del Cas e non soltanto adesso che sono assessore, ma sin da quando ero capo della segreteria tecnica dell’ assessore Torrisi ed in tutto l’arco di questo tempo abbiamo fatto almeno due visite ispettive e non escludo che possano essercene altre se arrivano ulteriori segnalazioni”. L’assessore regionale ai trasporti ed alle infrastrutture Giovanni Pizzo “i casi del Cas” li conosce bene e non hai mai smesso di seguire da vicino tutto ciò che riguarda il Consorzio Autostrade.

“Anche adesso ogni settimana ho un incontro con il presidente Faraci con il quale affrontiamo le problematiche del Consorzio e i vari argomenti sul campo, quindi non solo l’attenzione c’è, ma prosegue. La prima visita ispettiva risale al periodo in cui ero capo della segreteria tecnica, poi, non appena mi sono insediato ne ho disposto un’altra. Ma ripeto, gli incontri con Faraci sono continui”.

La Regione ha quindi acceso i riflettori con due ispezioni, volte ad accertare una serie di elementi, dalle procedure per gare d’appalti, incarichi, fino alle varie problematiche roventi o alle carenze della struttura sotto il profilo organizzativo. La recente inchiesta che ha portato agli arresti ha del resto reso indispensabile e urgente un’attenzione sempre maggiore. Il Consorzio, dopo la prima ispezione, ha iniziato a dare risposte e trasmettere parte della documentazione richiesta, mentre per quel che riguarda la seconda, quella disposta da Pizzo all’insediamento, la consegna è ancora in corso. Nel frattempo il neo assessore regionale ha già sollecitato Crocetta nell’individuare il quarto componente del Cda, ruolo rimasto scoperto dopo le dimissioni di Vermiglio e ancora non sostituito nonostante sia trascorso del tempo. La situazione singolare è data dal fatto che attualmente il Cda è composto da tre persone, una delle quali è Presidente. Rosario Faraci e due sono vicepresidenti, Marina Marino e Nino Gazzara, per non tacere delle polemiche legate all’aumento dei compensi, che ha portato quello del presidente da 48 mila euro annui fino a 50 mila e quello dei vice dai 17 mila euro l’anno ai 40 mila.

“ Per il quarto componente l’idea sarebbe quella di puntare su una persona che abbia una specifica competenza sul piano giuridico- spiega l’assessore Pizzo– Ci sono una serie di disfunzioni per le quali stiamo cercando soluzioni. Certo il presidente Faraci dovrebbe accelerare molto quel processo anche di trasparenza avviato al suo insediamento, ma dobbiamo dire che non è molto supportato dai dirigenti. Non dimentichiamo la vicenda relativa agli arresti dei dirigenti nei mesi scorsi. Quindi è chiaro che va supportato soprattutto sotto il profilo tecnico. Abbiamo inviato il capo del genio civile di Trapani Pirrone. Stiamo cercando di puntare ad un rinforzo sul piano tecnico. Sul piano poi amministrativo e legale la situazione è nebulosa, non c’è neanche un dirigente dell’ufficio legale. Insomma ci sono molti aspetti da verificare”.

L’assessore Pizzo le idee le ha abbastanza chiare, sia su quanto accaduto in un Ente divenuto col tempo una macchina macina soldi che su quelle che devono essere le prospettive per il futuro. Nel frattempo non si escludono altre attività ispettive.

“La verità è che il problema è un altro- prosegue Pizzo- La domanda che dobbiamo farci riguarda il futuro del Cas. Attualmente l’Ente conta sui fondi Europei, ma cosa faremo quando, nel 2020 non ci saranno più quelle risorse? Il 2020 non è lontano. Il Cas è un Consorzio di enti locali e proprio grazie a questo è riuscito ad avere la concessione in un certo senso strappandola all’Anas. Ma non è un Ente economico, non vive di risorse proprie a differenza di altre autostrade in Italia che investono, si reggono con i pedaggi e sono gestite da società private. E’proprio questo il limite del Cas, quello di basarsi sulle risorse europee che tra pochi anni non ci saranno più. Allora come sarà assicurata la manutenzione sulla Messina Palermo, solo per fare un esempio, cosa faranno i dipendenti, che sorte avrà la struttura? Io penso che sia questo l’aspetto principale da affrontare in tempo. Dobbiamo ripensare il ruolo di un Ente che in questo momento si basa su risorse che tra non molto non ci saranno più e non sarà in grado di sostenersi. Né l’Anas vorrà rilevarlo visti i costi della macchina strutturale. La Milano-Sanremo è gestita da società private e così in Italia e in Europa. In Sicilia il Cas ha questo limite e spetta a noi intervenire per chiederci come vogliamo cambiare le cose”.

Insomma o l’Ente che finora si è dimostrato una macchina lenta e in grado solo di macinare risorse viene trasformato oppure si avvia alla stagione del tramonto.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. (Allora come sarà assicurata la manutenzione sulla Messina Palermo)….Ma dico carissimo Assessore Pizzo di quale manutenzione stiamo parlando io vedo solo lavori in corso eterni per non parlare della vergognosa e xxxxxx gestione dei caselli come quello di Villafranca Tirrena, in quanto lo svincolo di Ponte Gallo ricade nel territorio cittadino.Nonostante innumerevoli richieste della sua abolizione da parte di politici locali e comitati vari non viene preso nessun provvedimento, e intanto i residenti di Villafranca che come me devono recarsi ogni giorno a Messina per lavorare vengono derubuti di € 2.40 ogni giorno.

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  2. (Allora come sarà assicurata la manutenzione sulla Messina Palermo)….Ma dico carissimo Assessore Pizzo di quale manutenzione stiamo parlando io vedo solo lavori in corso eterni per non parlare della vergognosa e xxxxxx gestione dei caselli come quello di Villafranca Tirrena, in quanto lo svincolo di Ponte Gallo ricade nel territorio cittadino.Nonostante innumerevoli richieste della sua abolizione da parte di politici locali e comitati vari non viene preso nessun provvedimento, e intanto i residenti di Villafranca che come me devono recarsi ogni giorno a Messina per lavorare vengono derubuti di € 2.40 ogni giorno.

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