Dietro l'angolo pignoramenti per 10 milioni di euro, a rischio l'intero servizio di trasporto

Dietro l’angolo pignoramenti per 10 milioni di euro, a rischio l’intero servizio di trasporto

Francesca Stornante

Dietro l’angolo pignoramenti per 10 milioni di euro, a rischio l’intero servizio di trasporto

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giovedì 10 Aprile 2014 - 00:47

L'allarme viene lanciato dal Commissario Manna e dai due dirigenti Garufi e Crisafulli nella relazione annuale sullo stato dell'azienda trasporti. I numeri fotografano un'Atm in crisi su tutti i fronti. Confermate le carenze di autisti, l'isola pedonale porterà 400 mila euro in meno in cassa, il Comune deve fare la sua parte per i debiti con i fornitori.

L’Atm avrebbe bisogno di un contributo annuo da parte del Comune di 24 milioni di euro, contro i 17 attualmente previsti. Si chiude con questa considerazione la consueta relazione che lo scorso 13 febbraio il Commissario Domenico Manna, il Direttore amministrativo Ferdinando Garufi e l’allora Direttore facente funzioni Carmelo Crisafulli hanno redatto per mettere nero su bianco la situazione dell’azienda di via La Farina. Un documento che racconta l’Atm attraverso i numeri della crisi, non molto diverso dalla relazione con cui, sempre a febbraio, i revisori dei conti dell’Atm bocciavano il bilancio consuntivo (vedi articolo correlato). Proprio mentre a Palazzo Zanca in queste settimane si è chiuso quello che sarà il Contratto di servizio che regolerà finalmente i rapporti tra Comune e azienda trasporti, contratto che pare abbasserà le risorse che saranno a disposizione per far funzionare il servizio, i dati che arrivano dagli uffici di via La Farina continuano a consegnare la fotografia di un’azienda in grave crisi economico-finanziaria. Per avere però reale contezza della situazione si dovrà attendere il contratto di servizio e poi provare a fare i conti con progetti per il futuro e problemi cronici da risolvere.

Per quanto riguarda l’aspetto economico-finanziario, i vertici Atm ricordano all’amministrazione comunale tutti i debiti da coprire, pagamenti da effettuare al più presto e che mettono addirittura a rischio la sopravvivenza del servizio di trasporto pubblico. Per esempio ci sono 6.991.000 euro di contributi Inps che l’Atm non ha potuto versare da marzo 2012 a dicembre 2013, e quasi 7 milioni di ritenute sempre Inps non versate. Motivo per cui l’Atm ha perso i benefici connessi al rilascio del Durc con la conseguente impossibilità di riscuotere crediti per servizi effettuati presso altri Enti e di accedere ad esempio allo sgravio per gli oneri di malattia (circa 300mila euro persi). L’Atm non ha pagato tre rate del mutuo per la costruzione degli immobili di via La Farina per un totale di 1.134.696 euro, anche questo un problema che si trascina nel tempo perché, come scrivono i dirigenti, “il Comune da un canto dichiara di detenere la proprietà dei nuovi fabbricati di via la Farina ma non ha mai rimborsato l’Atm per le rate semestrali del mutuo”. Ad oggi l’azienda ha pagato rate per un importo pari a circa 6,4 milioni e ne restano altri 3. Per commissario e direttori “il mancato rimborso da parte del Comune senza dubbio ha contribuito ain maniera significativa all’attuale crisi di liquidità.

Continua ad essere pesantissima, e senza margini di miglioramento, la situazione debitoria verso i fornitori strategici. L’impresa Ventura, che si occupa di pronto intervento e manutenzione della tranvia, vanta un credito di 760 mila euro e ha già comunicato che interromperà il servizio a partire dal prossimo luglio. L’Esperia, che con la Ventura cura la manutenzione della linea aerea tranviaria, rivendica almeno il pagamento delle rate che risalgono ad una transazione vecchia di tre anni e che non supera i 200mila euro, oltre ad aver già azionato due decreti ingiuntivi su altre somme che potrebbero sfociare in pignoramento. E se fin qui a fermarsi potrebbe essere la manutenzione, scorrendo la relazione si scopre che a rischio è l’intero servizio tranviario perché in ballo c’è un accordo che risale al 2011 con la Alstom, fornitrice di mezzi tranviari, che l’Atm deve necessariamente rispettare. Accordo che, tra l’altro, prevedeva anche di rimettere in azione almeno due vetture per garantire vita all’intero servizio.Se non sarà onorata la transazione, che prevede un flusso mensile di 50 mila euro per 7 mesi, la società non provvederà più alle regolari operazioni manutentive finalizzate alla revisione annuale dei rotabili e di tutto il materiale tranviario. In questo quadro i dirigenti sottolineano anche che la carenza di liquidità non ha permesso di riparare le vetture ferme in officina e che attualmente sono 7 le macchine funzionanti, su un parco che inizialmente ne contava 15. Una questione di cui ci eravamo già occupati nei mesi scorsi e che l’Orsa ha denunciato in Procura con tanto di dossier fotografico che immortala tram ormai totalmente cannibalizzati. Ancora sul fronte debiti ci sono quelli con il fornitore di carburante, con la Bredamenarinibus che ha agito con pignoramento, ci sono le utenze Enel, Telecom, Edison, Amam che l’Atm non riesce a pagare. I dirigenti Atm temono che questo quadro potrebbe sfociare in pignoramenti per circa 10 milioni di euro, ipotesi che bloccherebbe i servizi per parecchi mesi.

La relazione parla anche del personale e sono i vertici aziendali a confermare le carenze di organico in settori specifici. Alla data del 31 gennaio 2014 l’Atm conta 578 dipendenti, di cui 366 di ruolo e 208 contrattisti. Mancano però gli autisti: in questo momento sono 163 più 51 contrattisti, siccome però di questi ce ne sono diversi destinati ad altre attività i conducenti effettivi sono 181. Un numero sufficiente oggi che in servizio ci sono circa 40 bus ma che non basteranno nel momento in cui si potenzierà la flotta anche di solo 20 mezzi. Carenze anche in officina, dove mancano almeno 10 tra meccanici e carrozzieri, per l’azienda ci sono invece esuberi tra gli addetti al controllo della Ztl, soprattutto da quando è stata attivata l’isola pedonale che ha tolto 248 stalli a pagamento e che nei sei mesi di sperimentazione prevista toglieranno circa 400 mila euro di incassi dei ticket. Mancati introiti dunque a cui si devono aggiungere quelli dei parcheggi Cavallotti e Zaera Sud gratuiti da gennaio ad oggi, ma soprattutto i famosi contributi che la Regione per anni ha bloccato.

Commissario e direttori però sono ancora fiduciosi e credono che un’azione decisa da parte del Comune potrebbe risollevare le sorti dell’azienda. Con le somme adeguate per acquistare almeno 10 bus, spiegano i dirigenti, e riparare almeno 10 mezzi comprati nel 2007 si potrebbe raggiungere l’obiettivo di immettere giornalmente in strada 60 mezzi. Naturalmente potenziando officine e settore autisti.

L’Atm chiede al Comune di fare la sua parte, la situazione è drammatica ma le intenzioni sembrano mirate a far uscire l’azienda dalla palude in cui sta lentamente sprofondando. Con questi numeri alla mano essere ottimisti è difficile. Soprattutto perché si tratta di questioni non certo nuove ma che si trascinano da anni, che i sindacati hanno spesso denunciato e che ad oggi non hanno trovato soluzione.

Francesca Stornante

18 commenti

  1. Settimo Libero 10 Aprile 2014 04:47

    Forse non tutti ricordano, ma i cinquantenni di oggi sanno benissimo che l’azienda ATM quando ancora si chiamava SATS ed era privata, funzionava benissimo.
    Servizi puntuali, autobus rigenerati da un’officina interna fatta di ottimi artigiani, autisti professionisti che vantavano anni di esperienza sui mezzi commerciali dell’epoca, che sapevano trattare i mezzi come fossero cosa propria.
    E allora ?
    La soluzione rimane una sola, RITORNO AL PASSATO, perché come dicevano i nostri nonni, l’occhio del padrone ingrassa il cavallo.

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  2. Settimo Libero 10 Aprile 2014 04:47

    Forse non tutti ricordano, ma i cinquantenni di oggi sanno benissimo che l’azienda ATM quando ancora si chiamava SATS ed era privata, funzionava benissimo.
    Servizi puntuali, autobus rigenerati da un’officina interna fatta di ottimi artigiani, autisti professionisti che vantavano anni di esperienza sui mezzi commerciali dell’epoca, che sapevano trattare i mezzi come fossero cosa propria.
    E allora ?
    La soluzione rimane una sola, RITORNO AL PASSATO, perché come dicevano i nostri nonni, l’occhio del padrone ingrassa il cavallo.

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  3. Dal punto di vista contabile ATM è fallita da tempo, lo sanno tutti, le responsabilità sono di una intera comunità, amministratori dell’azienda, politici al governo della città, dipendenti sleali e fannulloni, noi messinesi,incapaci come cittadini di proteggere il nostro servizio pubblico urbano di trasporto. Tenerla in vita significa farle trascinare il Comune nel baratro del dissesto finanziario, bisogna portare prima possibile i bilanci in Tribunale e poi tentare di ricominciare da zero, non c’è nessuna alternativa al FALLIMENTO, credetemi. COS’E’ UNA CITTA’ SENZA LA SUA ATM?

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  4. Dal punto di vista contabile ATM è fallita da tempo, lo sanno tutti, le responsabilità sono di una intera comunità, amministratori dell’azienda, politici al governo della città, dipendenti sleali e fannulloni, noi messinesi,incapaci come cittadini di proteggere il nostro servizio pubblico urbano di trasporto. Tenerla in vita significa farle trascinare il Comune nel baratro del dissesto finanziario, bisogna portare prima possibile i bilanci in Tribunale e poi tentare di ricominciare da zero, non c’è nessuna alternativa al FALLIMENTO, credetemi. COS’E’ UNA CITTA’ SENZA LA SUA ATM?

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  5. Settimo parole sagge, ma credo che questa amministrazione non voglia tornare al passato , la privatizzazione è un concetto alieno , inconcepibile per gente che ha sempre vissuto di stipendio . Purtroppo siamo governati da personaggi , allattati al seno di mamma stato fino alla morte .

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  6. Settimo parole sagge, ma credo che questa amministrazione non voglia tornare al passato , la privatizzazione è un concetto alieno , inconcepibile per gente che ha sempre vissuto di stipendio . Purtroppo siamo governati da personaggi , allattati al seno di mamma stato fino alla morte .

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  7. Commissario non abbia paura, non succederà nulla.
    Per l’elaborazione di un nuovo piano industriale ritengo opportuno suggerirle di rivolgersi alla truppa sindacale, li fanno per mestiere da tanti, con una raccomandazione.
    Fornisca loro un bicchiere rotondo potrabbe essere di ausilio per fare gli zeri, ed un libretto di aritmetica per ripassare le nozioni elementari per fare le quattro operazioni.
    Per il recupero dei 400 mila euro si potrà rivolgere all’assessore Cacciola che troverà il modo di farli pagare sia ai cittadini con incremento della tassazione che ai milioni di turisti che vorranno ammirare la bellezza unica dell’opera mediante il pagamento di un ticket d’ingresso. Le agenzie di viaggio hanno ricevuto prenotazioni per i bus scoperti sino al 2024.

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  8. Commissario non abbia paura, non succederà nulla.
    Per l’elaborazione di un nuovo piano industriale ritengo opportuno suggerirle di rivolgersi alla truppa sindacale, li fanno per mestiere da tanti, con una raccomandazione.
    Fornisca loro un bicchiere rotondo potrabbe essere di ausilio per fare gli zeri, ed un libretto di aritmetica per ripassare le nozioni elementari per fare le quattro operazioni.
    Per il recupero dei 400 mila euro si potrà rivolgere all’assessore Cacciola che troverà il modo di farli pagare sia ai cittadini con incremento della tassazione che ai milioni di turisti che vorranno ammirare la bellezza unica dell’opera mediante il pagamento di un ticket d’ingresso. Le agenzie di viaggio hanno ricevuto prenotazioni per i bus scoperti sino al 2024.

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  9. Il problema non è la privatizzazione, ma l’enorme massa debitoria che grava sulla società.
    Se un privato intendesse rilevare l’attività, chi pagherebbe i debiti?
    Escludo possa essere il subentrante.
    E ritorniamo, quindi, al punto di partenza.
    A Milano l?ATM è una partecipata, di diritto privato, del Comune di Milano al 100%, che gestisce trasporti pubblici e parcheggi ed opera come una qualsiasi società privata
    Dà un servizio ottimo e crea utili.
    A Messina bisogna fare i conti col dilettantismo di una classe politica di incapaci all’ennesima potenza.
    Pur di creare quella porcheria di isola pedonale, hanno sottratto all’ATM una cifra enorme, che, di questi tempi, farebbe solo bene alle casse.
    Non stiamo qui a mettere le toppe colorate sulle lenzuola.
    Chi abbia cominciato a creare il danno, in questa sede, è inutile andarlo a scoprire.
    Adesso se ne devono occupare renatino ed il suo gruppo.
    Quando ha deciso di candidarsi era conscio dei problemi che gravavano sul Comune?
    O pensava che bastassero chiacchiere e piedi nudi per risolvere problemi gestionali enormi?
    Lo avete voluto?
    Piangetevelo!!
    George.

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  10. Il problema non è la privatizzazione, ma l’enorme massa debitoria che grava sulla società.
    Se un privato intendesse rilevare l’attività, chi pagherebbe i debiti?
    Escludo possa essere il subentrante.
    E ritorniamo, quindi, al punto di partenza.
    A Milano l?ATM è una partecipata, di diritto privato, del Comune di Milano al 100%, che gestisce trasporti pubblici e parcheggi ed opera come una qualsiasi società privata
    Dà un servizio ottimo e crea utili.
    A Messina bisogna fare i conti col dilettantismo di una classe politica di incapaci all’ennesima potenza.
    Pur di creare quella porcheria di isola pedonale, hanno sottratto all’ATM una cifra enorme, che, di questi tempi, farebbe solo bene alle casse.
    Non stiamo qui a mettere le toppe colorate sulle lenzuola.
    Chi abbia cominciato a creare il danno, in questa sede, è inutile andarlo a scoprire.
    Adesso se ne devono occupare renatino ed il suo gruppo.
    Quando ha deciso di candidarsi era conscio dei problemi che gravavano sul Comune?
    O pensava che bastassero chiacchiere e piedi nudi per risolvere problemi gestionali enormi?
    Lo avete voluto?
    Piangetevelo!!
    George.

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  11. Come puoi pensare che un’amministrazione che si ispira ai principi comunisti di epoca prebellica potrebbe attuare una scelta liberista. Sei proprio un ingenuo.

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  12. Come puoi pensare che un’amministrazione che si ispira ai principi comunisti di epoca prebellica potrebbe attuare una scelta liberista. Sei proprio un ingenuo.

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  13. Tralasciando i miseri rilievi e pensieri di “giorgino”, non mi sembra peregrina l’idea del fallimento di un’azienda che, come le altre partecipate, sono state terra di conquista per sindacati, Commissari, lestofanti ed avventurieri di tutte le risme. In effetti, la SATIS, privata, con i suoi controllori e bigliettai che, al grido di….avanti c’è posto!! funzionava e garantiva ,ad una massa non motorizzata, un servizio sufficiente, ma non già eccellente, come qualcuno, intriso di nostalgia ,ama ricordare. Vengano pure i privati, tanto , oggi, hanno “mangiato” tutto, pure i copertoni e le bielle. Allora fallisca, e che tutti, compresi i dipendenti che non hanno saputo tutelare il loro lavoro ed il loro futuro, lasciando spazio al truffaldino di turno, vadano a casa. Non vi è dubbio che, una ditta subentrante, garantirebbe i migliori dell’ATM, quelli di qualità, fornendo loro la possibilità del rientro, ma le sanguisughe….,i sindacalisti ed i porta voti, a casa! Oppure questo non è gradito ai “signor no” che , da 8 mesi, sanno solo denigrare i tentativi di miglioramento (ove possibile) delle macerie lasciate dai BARBARI che da cinquanta anni, stanno violentando questa città. OPPURE FATE FINTA CHE NON E’ SUCCESSO NIENTE, e continuate a parlare del NULLA.
    Arrivederci e…alla prossima.

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  14. Tralasciando i miseri rilievi e pensieri di “giorgino”, non mi sembra peregrina l’idea del fallimento di un’azienda che, come le altre partecipate, sono state terra di conquista per sindacati, Commissari, lestofanti ed avventurieri di tutte le risme. In effetti, la SATIS, privata, con i suoi controllori e bigliettai che, al grido di….avanti c’è posto!! funzionava e garantiva ,ad una massa non motorizzata, un servizio sufficiente, ma non già eccellente, come qualcuno, intriso di nostalgia ,ama ricordare. Vengano pure i privati, tanto , oggi, hanno “mangiato” tutto, pure i copertoni e le bielle. Allora fallisca, e che tutti, compresi i dipendenti che non hanno saputo tutelare il loro lavoro ed il loro futuro, lasciando spazio al truffaldino di turno, vadano a casa. Non vi è dubbio che, una ditta subentrante, garantirebbe i migliori dell’ATM, quelli di qualità, fornendo loro la possibilità del rientro, ma le sanguisughe….,i sindacalisti ed i porta voti, a casa! Oppure questo non è gradito ai “signor no” che , da 8 mesi, sanno solo denigrare i tentativi di miglioramento (ove possibile) delle macerie lasciate dai BARBARI che da cinquanta anni, stanno violentando questa città. OPPURE FATE FINTA CHE NON E’ SUCCESSO NIENTE, e continuate a parlare del NULLA.
    Arrivederci e…alla prossima.

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  15. Mi spiace ma dare la colpa ai messinesi è troppo. Come si sarebe potuto fare ? protestando, occupando, bombardando? no no non è così, non avremmo potuto fare niente dato che la componente politica era a favore di assunzioni clientelari a piene mani tanto che esiste un esubero spaventoso. Noi messinesi se avessimo fatto lo zoccolo duro avremmo rischiato di mandare a casa centinaia di persone e con esse famiglie ed affini. Caro Meriadit non bisogna dare colpe ai messinesi anche se buddaci, bisogna bacchettare e chiedere il risarcimento dei danni a tutti quei politici che nell’arco di pochi decenni ci hanno portato alla dispesazione.

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  16. Mi spiace ma dare la colpa ai messinesi è troppo. Come si sarebe potuto fare ? protestando, occupando, bombardando? no no non è così, non avremmo potuto fare niente dato che la componente politica era a favore di assunzioni clientelari a piene mani tanto che esiste un esubero spaventoso. Noi messinesi se avessimo fatto lo zoccolo duro avremmo rischiato di mandare a casa centinaia di persone e con esse famiglie ed affini. Caro Meriadit non bisogna dare colpe ai messinesi anche se buddaci, bisogna bacchettare e chiedere il risarcimento dei danni a tutti quei politici che nell’arco di pochi decenni ci hanno portato alla dispesazione.

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  17. Abbiamo un segretario comunale a detta di tutti molto capace ma super impegnato , il commissario di Messina Ambiente anch’egli molto bravo e conoscitore del settore rifiuti ,
    secondo voi il commissario dell’atm è di pari grado rispetto agli altri due ?

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  18. Abbiamo un segretario comunale a detta di tutti molto capace ma super impegnato , il commissario di Messina Ambiente anch’egli molto bravo e conoscitore del settore rifiuti ,
    secondo voi il commissario dell’atm è di pari grado rispetto agli altri due ?

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