Concerto per Paolo Borsellino. Aula Aut "abbandonata" da palazzo Zanca

Concerto per Paolo Borsellino. Aula Aut “abbandonata” da palazzo Zanca

Concerto per Paolo Borsellino. Aula Aut “abbandonata” da palazzo Zanca

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venerdì 02 Agosto 2013 - 08:05

Mentre i Comuni di Barcellona, Patti e Torrenova si sono messi a completa disposizione degli organizzatori, Aula Aut denuncia che lo stesso non è accaduto a Messina, dove si esibivano diversi gruppi messinesi emergenti ed il cantante nazionale antimafia Alfonso de Pietro

Per commemorare il giudice Paolo Borsellino nel ventunesimo anniversario del suo assassinio in Via D’Amelio, l’associazione Socio Culturale Peppino Impastato ed il collettivo autogestito del Liceo Classico Maurolico Aula Aut hanno organizzato una manifestazione in 10 Comuni della provincia di Messina. Mentre però i Comuni di Barcellona, Patti e Torrenova si sono messi a completa disposizione degli organizzatori, Aula Aut denuncia che lo stesso non è accaduto a Messina, dove si esibivano diversi gruppi messinesi emergenti ed il cantante nazionale antimafia Alfonso de Pietro.

“Ammettiamo di esserci mossi relativamente tardi per organizzare dal punto di vista burocratico il concerto – affermano -, ma d’altra parte eravamo convinti che l’apparato amministrativo, da poco coordinato e guidato dalla figura di Renato Accorinti, per via dell’importanza dell’iniziativa di commemorazione, si sarebbe messo a totale disposizione per aiutarci”.

Gli attivisti raccontano i fatti: “Un ragazzo si è ritrovato nell’Ufficio Patrimonio a vedersi chiedere da parte di una dirigente di fare un disegno di Piazza Municipio per indicare l’ubicazione delle apparecchiature, e, una volta fatto, gli è stato detto testualmente “che era da scuole elementari”. Lo stesso ragazzo è stato poi buttato fuori dal Ufficio del Capo Gabinetto accusato di maleducazione, perché stava usando la voce grossa lamentandosi che nel suddetto Ufficio Patrimonio, la mattina del concerto, non ci fosse nessuno che potesse dare l’autorizzazione per il suolo pubblico, poiché era chiusa a chiave in una stanza e la dirigente era assente. Infine, 24 ore prima ci è stato negato l’accesso al punto luce del Comune (a circa 5 metri dalle apparecchiature) da parte dell’amministrazione che la mattina prima del concerto ci aveva fatto firmare un protocollo di richiesta del punto luce e ci aveva liquidato dicendo che non ci saremmo dovuti più occupare della questione. Mentre invece ce ne siamo dovuti occupare eccome, trovando in poche ore prima del concerto un gruppo elettrogeno per alimentare la strumentazione”.

Dopo le critiche, le proposte: “Abbiamo nel cassetto – concludono – una serie di idee per ravvivare le piazze della città con eventi di questo tipo, idee che faciliterebbero tutti i gruppi come noi ad organizzare quel che si vuole: ma per far sì che queste idee vengano attuate, abbiamo bisogno della collaborazione del Comune di Messina e di tutti i Comuni d’Italia, che dovranno mostrare apertura e non demoralizzante chiusura burocratica, come nell’episodio appena raccontato”.

2 commenti

  1. ma perchè, non dedicare concerti a borsellino significa essere mafiosi??

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  2. ahahahah ecco il nostro beneamato sindaco….

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