Operazione Panta Rei: pene ridotte in appello per le infiltrazioni mafiose all'Università di Messina

Operazione Panta Rei: pene ridotte in appello per le infiltrazioni mafiose all’Università di Messina

Redazione

Operazione Panta Rei: pene ridotte in appello per le infiltrazioni mafiose all’Università di Messina

lunedì 06 Aprile 2009 - 14:15

La sentenza emessa dopo nove giorni di camera di consiglio

Stamattina, dopo nove giorni di camera di consiglio, la Corte d’Appello ha emesso la sentenza dell’operazione “Panta Rei”, sulle infiltrazioni mafiose nell’Università di Messina. Confermato dai giudici l’impianto accusatorio ma sono state ridotte le condanne inflitte quattro anni fa in primo grado.

Trentacinque gli imputati che dovevano rispondere di associazione mafiosa e di traffico di sostanze stupefacenti ma l’accusa in generale ha sostenuto la radicata presenza delle ‘ndrine calabresi all’interno dell’Ateneo peloritano.

La Corte d’Appello ha assolto, per non aver commesso il fatto, Maurizio Dattilo, Rossana De Carlo, Cinzia Pasqua, Antonio Strangio e Antonino Randazzo che in primo grado erano stati tutti condannati.

Confermate invece anche in secondo grado le assoluzioni di Giovanni Morabito, Giuseppe Panzera, ( genero di Giuseppe Morabito, padrino di Africo Nuovo, Rocco Siciliano e Carmelo Patti, all’epoca dei fatti consigliere provinciale a Messina.

Dichiarato il non doversi procedere per prescrizione del reato per Nicola Calabria e Maria Luisa Loffreda, già condannati in primo grado ed il non doversi procedere per precedente giudicato per Giovanni Vitale.

Sono, invece, numerose le riduzioni di pena decise dai giudici. Dimezzata la pena per Domenico Arena, 5 anni e 6 mesi di reclusione contro i 10 anni e mezzo del primo grado e ridotta per Domenico Attinà, 3 anni e 9 mesi contro 5 anni. Per entrambi è stata esclusa l’aggravante di aver agito per agevolare un’associazione mafiosa. Altre riduzioni sono state concesse a Francesco De Maria (condannato ad 11 anni), Alessandro Rosaniti (11 anni contro 18), Carmelo Ielo (12 anni contro 14), Carmelo Laurendi (11 anni contro 14), Domenico Salvatore Rosaniti (3 anni e 9 mesi contro 3 anni e 10 mesi), Felice Stelitano (11 anni contro 18), Francesco Stelitano (4 anni e 6 mesi contro 7), Giuseppe Strangio (12 contro 14) e Pietro Bo naventura Zavattieri ( 4 anni e 5 mesi contro 6).

Sette le condanne confermate: a Francesco Corso, 2 anni; Giovanni Costantino, 5 anni e 6 mesi; il professor Giuseppe Longo ,1 anno e 8 mesi, Giorgio Mancuso, 5 anni e 6 mesi

Pasquale Papasidero, 1 anno e 8 mesi;: Francesco Piccolo, 3 anni; Giuseppe Zoccoli, 6 mesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007