Da giovedì al via la prima edizione di FurnariArte

Da giovedì al via la prima edizione di FurnariArte

Redazione

Da giovedì al via la prima edizione di FurnariArte

martedì 26 Agosto 2014 - 15:04

Numerosi gli appuntamenti in programma tra mostre, musica lirica e jazz d’autore. Sarà presente alla cerimonia d’inaugurazione anche il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone.

Dal 28 agosto al 14 settembre, la prima rassegna FurnariArte, ospitata nella cittadina del Messinese. Mostre collettive e personali, abiti e gioielli delle nobildonne siciliane, musica popolare e jazz d’autore, lirica e cantautorato, trovano spazio in un antico palazzo nobiliare restaurato e inaugurato durante la rassegna. Dal ritorno dei Taberna Mylaensis a Fausto Mesolella, da Beppe Cubeta ad una Carmen multimediale. La direzione artistica è di Saverio Pugliatti.

C’è veramente di tutto nel primo cartellone di FurnariArte, un progetto ambizioso, messo a punto dal Comune messinese, guidato dall’avvocato Mario Foti, che ha deciso di restaurare e restituire alla comunità l’antico palazzo settecentesco dei principi Marziani, famiglia dell’aristocrazia siciliana che di fatto governò a lungo sul paese. Il palazzo, che ospita un maestoso affresco a mosaico (anch’esso recuperato) fu edificato all’inizio del XVIII secolo, divenne poi caserma dei Carabinieri e scuola elementare. Da giovedì prossimo (28 agosto), giorno della sua inaugurazione a cui parteciperà il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il palazzo diventerà il centro culturale di Furnari. Per l’inaugurazione saranno aperte due mostre, “Fragili equilibri”, sculture di Sara Teresano; e un’esposizione di abiti, accessori e gioielli provenienti dal Museo della Storia e del Costume che lo scenografo Pippo Miraudo ha creato a Mirto. Abiti e accessori di una delicata nobildonna siciliana di inizio ‘900: dal mattino alla sera, dai messali in avorio ai ventagli di piume di struzzo, dai completi da passeggio alle mise da teatro. Il 4 settembre sarà invece inaugurata, nelle sale di Palazzo Marziani, “Figurazione Nuova”, un unico progetto artistico a cura di Saverio Pugliatti, formato dalle mostre personali di Antonello Bonanno Conti, Sebastiano Messina, Togo, Michele D’Avenia e Sara Teresano, oltre all’esordiente Adriano Bertazzone. Il riferimento di fondo è l’attualizzazione del movimento artistico degli anni ’60, Nuova Figurazione, di cui fece parte anche Renato Guttuso. Testi critici e presentazione di Stefania Petrillo (Università di Perugia). Le mostre sono aperte fino al 14 settembre. Orari: 18/24, ingresso libero.

A metà settembre verrà consegnato il premio Levriero d’oro – dal nome dell’animale che padroneggia lo stemma di Furnari – ad un personaggio che ha portato alto nel mondo il nome della Sicilia. In questa occasione verrà anche scoperta la scultura “Mater” di Bruto Pomodoro, scultore milanese figlio di Giò Pomodoro. L’opera, realizzata dall’associazione Fabbri d’Arte, è stata donata al Comune di Furnari che ha dato una sede all’associazione e, per volontà del sindaco Mario Foti, offrirà anche uno spazio alla prossima scuola di formazione per divenire fabbro d’arte. FurnariArte già da quest’anno toccherà tutte le sezioni – arte, musica, cinema, food – che la comporranno nelle prossime edizioni, come deciso dall’amministrazione Foti. Già per l’inaugurazione di Palazzo Marziani è prevista la degustazione di prodotti tipici del territorio di Furnari, nel quale esistono numerose aziende produttrici di olio, vino, miele, formaggi, conserve, prodotti ittici, sul cui sviluppo punta l’amministrazione. FurnariArte promette comunque di andare avanti e di puntare alla nascita di una fondazione che avrà il suo centro a Palazzo Marziani e nel vicino Teatro Comunale, da tempo realizzato e mai utilizzato.

Dopo l’inaugurazione delle mostre e del palazzo, giovedì 28 agosto, è in programma un concerto di Luciano Maio, leader dei Taberna Mylaensis, accompagnato dal polistrumentista messinese Antonio Vasta, da Antonio Putzu (fiati) e Francesco Bongiorno (percussioni). Un vero ritorno nel Messinese, quello di Luciano Maio (voce e plettri), ormai trapiantato in Olanda: a lui il sindaco Foti ha chiesto di recuperare gli antichi Canti di Furnari che nel 1975 furono registrati da Melo Freni per la Fonit Cetra, dal gruppo dei Cavernicoli. Brani tradizionali di autore ignoto, fedeli alle originali cantate dai contadini, riarrangiate in maniera originale. Tra tutte, “Chiangiunu l’occhi me, ran chiantu fannu” che Luciano Maio riproporrà accanto ai pezzi più noti dei Taberna Mylaensis, alcuni dal cd del 2004, “E vinniru du mari. Federicu”.

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